Rimanere in buona salute è una preoccupazione primaria per viaggiatori ed espatriati che possono correre il rischio di incappare in malattie sconosciute in un paese straniero con un diverso sistema di assistenza sanitaria rispetto a quello italiano.
Adottare i comportamenti corretti per rimanere in buona salute all’estero non è sempre semplice e banale.
Le informazioni sanitarie che fornisco in questo capitolo sono basate non solo sulle mie esperienze di viaggio in tutto il mondo, ma sopratutto su quelle di tanti viaggiatori che hanno contribuito negli anni con i loro racconti e diari di viaggio. Tuttavia, poiché io non sono un professionista sanitario, ho controllato la veridicità di queste informazioni che comunque sono destinate a fornirvi solo un orientamento generale.
Contattate quindi il vostro medico o la vostra clinica locale per maggiori informazioni professionali sui comportamenti specifici da adottare nel paese dove vi recherete.

PREPARARSI PRIMA DI PARTIRE

Per prima cosa verificate accuratamente il vostro stato di salute al momento della partenza.
Consiglio di fare sempre un check up completo prima di partire, potreste avere qualche disturbo del quale non siete a conoscenza e che si potrebbe rivelare o acutizzare col tempo una volta giunti a destinazione. Questo è importante soprattutto per chi ha stipulato assicurazioni personali che non riconoscerebbero il vostro stato di salute al rientro dalla destinazione.
Siete sensibili alla luce solare intensa, al calore, all’umidità, o allergici a determinate sostanze? Portate con voi tutti i medicinali ed i vostri presidi medici di cui avete necessità: siringhe, protesi, disinfettanti, antiparassitari ed insetticidi, prodotti dietetici; ricordatevi di portare anche la rispettiva ricetta medica e relativa scatola.
Portare con voi un certificato internazionale di vaccinazione, disponibile presso il vostro reparto locale di salute pubblica, che elenca tutti le vostre vaccinazioni.
Dovreste anche portare con voi informazioni su allergie a determinati farmaci o sostanze e su intolleranze alimentari.
Se portate occhiali o lenti a contatto annotate i dati di prescrizione delle lenti, se non le conoscete chiedetele al vostro oculista o al vostro ottico, e portate con voi con relativa traduzione, questo al fine di agevolare una eventuale sostituzione in loco.
Se prendete farmaci da prescrizione medica, portare la scatola originale, la prescrizione medica e sottolineate il principio attivo del farmaco. Molti farmaci sono disponibili in tutto il mondo, ma potrebbe essere necessario accontentarsi di una versione generica o di una di fabbricazione locale formulata con il medesimo principio attivo.
Preparatevi un “dizionario” di parole utili, tradotte per le vostre esigenze e necessità personali, non si trova tutto sui dizionari in commercio, ma su internet, si trovano dei dizionari anche per dialetti e lingue locali, che potrebbero ridurvi i problemi di comunicazione in caso di necessità in luoghi remoti.
Potete portare tutte queste informazioni con voi, in tasca o in un contenitore. Oppure potreste dotarvi di servizi innovativi come YouSos, un servizio che vi consente di avere sempre con voi tutte le vostre informazioni sanitarie semplicemente inserendole online e visibili in tutte le lingue del mondo

LE VACCINAZIONI

Le vaccinazioni vanno eseguite prima di partire presso il Servizio di igiene e sanità pubblica delle ASL. Sono registrate sul Certificato Internazionale di Vaccinazione, da portare sempre con sé in viaggio.
Le vaccinazioni vnno pianificate con almeno due mesi di anticipo, in quanto spesso si tratta di eseguire una prima iniezione seguita da una seconda il mese successivo. Inoltre mentre alcuni vaccini non possono essere sovrapposti ad altri. Non solo, il periodo di protezione dato dalle vaccinazioni non è sempre il medesimo, quindi pianificate tutto molto in anticipo.
Non tutti sanno che possono trovare un supporto oltre che dal medico di famiglia, anche presso la propria ASL e i Centri di vaccinazione internazionale, che sono gli unici, per esempio, autorizzati alla vaccinazione della febbre gialla e al rilascio del relativo certificato internazionale, obbligatorio per visitare molti paesi dell’Africa Subsahariana e del Centro America. L’elenco delle ASL e dei Centri internazionali si trovano sul sito del Ministero della Salute.
Le vaccinazioni richieste o consigliate ai viaggiatori internazionali sono: Febbre gialla, Morbillo, Colera, Poliomielite, Difterite e tetano, Febbre tifoide, Epatite virale A, Epatite virale B, Rabbia, Tubercolosi, Meningite meningococcica, Profilassi antimalarica.

SARS: la nuova polmonite, tutte le informazioni sono sul sito del Ministero delle Salute, dove troverete tutti gli ultimi dati aggiornati e le ultime news. Per chi dovesse viaggiare in Cina e’ ora consigliata anche la vaccinazione contro l’encefalite giapponese. All’ufficio d’igiene danno consigli su quali vaccini e’ meglio fare: presentatevi con un documento (CI o passaporto), sono fatti al momento.

L’AIDS è una enorme epidemia in gran parte dell’Africa sub-sahariana, in alcune zone dell’Asia, e del Sud America. La migliore prevenzione è evitare il contatto sessuale con la gente del posto e di usare sempre il preservativo per ridurre il rischio di trasmissione del virus.

L’IINFLUENZA AVIARIA è diventata una preoccupazione per i viaggiatori e gli espatriati in Asia, è consigliabile ottenere informazioni aggiornate sulle epidemie e sulle zone dei focolai.
Il sito del OMS ha una pagina dedicata alle ultime informazioni sui focolai di influenza aviaria.

La FEBBRE GIALLA è il solo certificato di vaccinazione che dovrebbe essere richiesto per i viaggi internazionali. Molti paesi richiedono un certificato internazionale di vaccinazione valido ai viaggiatori che arrivano da zone infette o da paesi con aree infette o che abbiano transitato attraverso quelle aree.
Qualche paese richiede un certificato a tutti i viaggiatori che entrano, inclusi quelli in transito. Sebbene non ci sia una giustificazione epidemiologica per quest’ultimo obbligo la vaccinazione è fortemente raccomandata per i viaggi al di fuori delle aree urbane nei paesi compresi all’interno delle zone endemiche per la febbre gialla anche se questi paesi non hanno ufficialmente segnalato la malattia e non richiedono obbligatoriamente il certificato di vaccinazione.
I medici di base dovrebbero tener presente che le attuali aree di attività del virus della febbre gialla eccedono di gran lunga le zone considerate ufficialmente infette e che in anni recenti casi mortali di febbre gialla si sono verificati in turisti non vaccinati che avevano visitato aree rurali all’interno di zone endemiche per la febbre gialla.
La vaccinazione ha quasi un’efficacia del 100%, mentre l’incidenza di casi fatali per la malattia è maggiore del 60% negli adulti non immunizzati. La tolleranza al vaccino attuale è eccellente.
La sola controindicazione al suo uso, a parte le allergie reali alle proteine dell’uovo, è l’immunodeficienza cellulare (congenita o acquisita, quest’ultima essendo talvolta solo temporanea). Il certificato di vaccinazione è valido solo se conforme al modello approvato dall’OMS e rilasciato da un Centro di Vaccinazione contro la Febbre Gialla (consulta l’elenco suddiviso per Regione) legalmente autorizzato (D.D. 10 luglio 2007).
Il periodo di validità di un certificato internazionale di vaccinazione contro la febbre gialla è di 10 anni, a contare dal 10° giorno che segue la vaccinazione.
Nei casi di una persona rivaccinata prima della fine di questo periodo, la validità è prorogata per altri 10 anni a partire dal giorno di rivaccinazione. Se la rivaccinazione è registrata su un nuovo certificato si raccomanda ai viaggiatori di conservare il vecchio certificato per 10 giorni finché il nuovo certificato diviene valido.
Assicuratevi che tutte le vostre vaccinazioni standard sono aggiornate. Non esitate a fare vaccinazioni supplementari quando sono raccomandate per il paese dove andrete, quali l’epatite A, epatite B, febbre tifoide e febbre gialla.
Una volta giunti a destinazione, se avete acquisto familiarità con i servizi sanitari offerti dal vostro paese ospitante, potrete essere in grado di ottenere alcune vaccinazioni gratuitamente che, per esempio, potrebbero essere a pagamento in Italia.
Per esempio in Brasile ho ricevuto una vaccinazione gratuita contro la febbre gialla, che mi sarebbe costata circa 100 dollari se la facevo negli Stati Uniti, paese da dove provenivo.
Studiate e imparate tutto ciò che potete sui rischi sanitari della vostra destinazione, e sui paesi che dovrete attraversare per giungere a destinazione, più preparati sarete, più possibilità avrete di rimanere sani.

ADATTARSI ALLE CONDIZIONI LOCALI

Si può imparare un sacco dall’esperienza dalla gente locale, vi possono insegnare alcuni trucchi molto semplici che vi aiuteranno a rimanere in buona salute. Ad esempio in alcuni paesi, dove l’acqua è una risorsa scarsa, i locali spesso utilizzano filtri depuratori per rendere potabile l’acqua dei loro rubinetti di casa per lavare le verdure e la frutta.
Le epidemie sono spesso causate da scarse condizioni igieniche in ambianti molto popolati e da condizioni atmosferiche favorevoli alla diffusione degli agenti di contagio, come la pioggia frequente, che produce ampie zone acquose adatte alla riproduzione delle zanzare.
Personalmente ho sempre trovato la gente del posto molto bene informata sulle malattie trasmesse dagli insetti, e ho sempre trovato il loro parere estremamente prezioso.
Nei paesi islamici non si mangia il cibo con la mano sinistra, perché questa è la mano che si usa per pulirsi in bagno. Questo è comprensibile nei paesi dove l’acqua è scarsa e non è sempre disponibile per lavarsi le mani.
Se vi trovate in uno di questi paesi non bagnatevi nelle acque di laghi e fiumi, bevete solo acqua di bottiglia o precedentemente bollita, evitate di bere direttamente da rubinetti o fontane, non fatevi mettere il ghiaccio nelle bevande, lavate e disinfettate sempre frutta e verdura prima di mangiarla, preferite cibi cotti.
Anche se gli abitanti locali avranno delle accortezze da insegnarvi, non imitate immediatamente tutte le loro abitudini, considerate che le vostre difese immunitarie sono adattate e perfezionate per i bisogni e le necessità nel vostro luogo di origine e del vostro clima. Solitamente è necessario un periodo di tempo piuttosto lungo per adattarvi alle condizioni locali e potere adottare tutti le abitudini locali… Un mio amico lo ha chiamato simpaticamente:”tempo di tropicalizzazione”.

PROBLEMI DI SALUTE COMUNI

I problemi di salute più comuni per viaggiatori ed espatriati sono correlati alla diversità di batteri che si trovano nel cibo e nell’acqua potabile, che spesso possono condurre alla diarrea e a problemi digestivi.
Anche le infezioni causate da punture di insetti e fastidiosi piccoli tagli o lesioni possono essere abbastanza comuni. Ricordate che è sempre meglio che trattiate queste lesioni, anche se di piccole dimensioni, con una cura molto di più attenta che se foste a casa dove non esistono certi tipi di parassiti o larve che vi si possono annidare.
Un altro rischio per la salute sono le malattie con le quali, chi proviene da paesi sviluppati e con climi temperati, non ha familiarità. Molte di queste malattie sono trasmesse dagli insetti (e talvolta anche da altri animali) e spesso si verificano nelle zone urbane con scarse condizioni igieniche e poveri servizi sanitari pubblici. Il tuo migliore strumento di prevenzione è l’informazione.

Ecco un caso di mala informazione… o meglio di informazioni parziali:
Nel 1988, prima di recarmi alle Seychelles, mi informai presso la ASL della mia città, se fosse necessario fare qualche vaccino o profilassi malarica, nulla era suggerito. Tuttavia mi fu segnalata come “mortale” la puntura di un insetto chiamato: “jellow mush” (mosca gialla, attenzione, in rete è un fungo, non è quello, ma non ho trovato altro), presi l’informazione con leggerezza, in quanto mi dissero che il rischio di incontrarla era veramente basso sopratutto per chi come me non aveva intenzione di avventurarsi nelle zone interne e selvagge dell’isola.
Giunto a destinazione a Praslin, una mattina mi stavo recando a piedi nudi dalla piaggia verso il mio bungalow, quando camminando su un soffice prato erboso perfettamente rasato all’inglese, calpestai inavvertitamente qualcosa, il dolore fu lancinante, come se il mio piede destro forse stato trafitto da un chiodo! Mi accasciai al suolo e vidi volare via da sotto il mio piede un grosso insetto volante giallo, grosso come un calabrone. Mi venne subito in mente ciò che mi era stato raccontato riguardo alla jellow mush: che era una puntura mortale!
Ovviamente pensai al peggio, nessuno era nei paraggi e i cellulari non erano ancora stati inventati. Fortunatamente poco dopo vidi uscire da un bungalow vicino una cameriera di colore che con un grosso cesto pieno di biancheria si stava occupandosi della pulizia delle camere. Io urlai subito: help me help me the jellow mush sting me! Si avvicinò e mi chiese “dove ti ha punto?” le dissi sotto il piede e glielo mostrai. Intanto il mio piede si era gonfiato come un pallone e si era fatto arancione. Allora lei mi disse di mettere il piede nell’acqua bollente e si occupò, senza affrettarsi, di avvisare qualcuno. Quando finalmente arrivarono i miei amici mi portarono nell’ambulatorio locale dove mi vennero somministrati dei medicinali e mi venne estratto un pungiglione lungo circa 2,5 cm.
Poi mi venne spiegato che quell’insetto rilascia una sostanza veramente velenosa ma che agisce a livello locale facendo gonfiare in modo spropositato la zona colpita.
Di fatto è una puntura che può essere mortale, ma solo se si viene colpiti al volto o al collo poiché può causare la morte per soffocamento.
Fui fortunato perché con una puntura al piede non si soffoca.
Come vedete le informazioni che si possono prendere non sono mai abbastanza e anche in un paradiso terrestre come un residence sulla spiaggia delle Seychelles si può rischiare la morte semplicemente camminando.

SCEGLIERE L’ASSISTENZA SANITARIA ALL’ESTERO

Se venite colti da un piccolo problema di salute, vi sarà possibile acquistare direttamente molti farmaci da banco direttamente in farmacia, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Potete anche chiedere ai farmacisti, che spesso vi forniranno utili consigli di salute proprio come qui in Italia.
Se si decide per una visita medica, vale la pena conoscere da vicino il sistema locale di salute pubblica in anticipo. Molti paesi hanno un sistema sanitario pubblico, dove sia la gente del posto, così come gli stranieri, possono consultare un medico ad un costo molto basso.
Un altro problema importante è come trovare un medico di fiducia nel caso abbiate un problema di salute più serio. La vostra ambasciata o il consolato spesso potranno fornirvi un elenco di medici e ospedali locali, oppure potete chiedere raccomandazioni ad altri espatriati o amici residenti in loco.
L’assistenza sanitaria può variare notevolmente da paese a paese, anche nello stesso continente. Dovreste capire se sia meglio optare per una visita medica privata oppure utilizzare l’assistenza sanitaria pubblica. Tuttavia ho rilevato personalmente che alcune cliniche e ambulatori medici pubblici – in molti paesi stranieri – sono spesso meno attrezzati rispetto allo standard al quale siamo abituati in Italia, ho riscontrato invece che i medici locali offrono invece ovunque lo stesso livello di attenzione e preoccupazione per tutti i pazienti; Inolte sono anche a conoscenza dei comuni problemi di salute della propria regione (o periodo dell’anno) meglio di chiunque altro e perciò possono fornire sempre una buona cura.

Di Massimo Dallaglio e Alex Stecchezzini

Risorse delle informazioni sanitarie:

International Travel and Health: SCARICA il PDF gratis

Ministero della Salute: www.salute.gov.it
Organizzazione Mondiale della Sanità: www.who.int
Centers for Disease Control: www.cdc.gov
Miglior Salute e Sicurezza Risorse all’estero: www.transitionsabroad.com

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