Il Crowfunding Immobiliare, arriva anche in Italia
Il “crowfunding” , letteralmente “raccolta di fondi dal basso”, è un fenomeno spesso conosciuto da chi è riuscito ad ottenere un finanziamento per un’impresa o un desiderio importante da realizzare, e che fonda il suo successo nella potenza dei singoli che decidono di investire nella realizzazione di un obiettivo.
A volte si tratta di viaggi, di avventure alla scoperta di nuovi orizzonti per chi lo sogna da tempo, o ancora, di idee rivoluzionarie da mettere in pratica, o la nascita di una start up, ma oggi il crowfunding inizia a essere presente perfino nel settore degli immobili: è arrivato anche in Italia, dopo la veloce diffusione negli Stati Uniti e in molti paesi europei. Si tratta di un fenomeno di grande interesse per tutti, una novità assoluta nel settore immobiliare.
Il crowdfunding immobiliare è finalmente al via anche in Italia grazie a una modifica legislativa, la cosiddetta Manovrina 2017 (n. 1 dell’articolo 57 del decreto legge 50 del 24 aprile); la nuova legge ha eliminato lo sbarramento dei beneficiari dell’equity crowdfunding, i quali erano inizialmente solo le imprese innovative, quindi le start up.
Non era possibile prima poter far rientrare le imprese edili in questo settore, ma ora, con l’abolizione del limite, anche queste attività hanno potuto approfittare del crowfunding. Infatti la normativa è stata modificata da poco, con l’apertura anche alle Pmi ( piccole medie imprese).
Vediamo come funziona in pratica il crowdfunding per un progetto immobiliare: normalmente, un’operazione immobiliare è sostenuta al massimo per il 50% dalle banche, mentre il crowdfunding si sostituisce alle banche, almeno in parte.
Tradotto in un esempio pratico, ciò significa che chi progetta una costruzione, si fa prestare dalla banca un 40%, mentre un 20% lo investe in prima persona, in quanto il promotore deve investire comunque in questo nuovo meccanismo.
La parte rimanente viene richiesta tramite crowfunding.
L‘Italia timidamente si affaccia su questi nuovi modi di investire: entro l’estate sarà lanciata la raccolta di capitali finalizzati a sostenere due progetti edilizi, uno in Trentino Alto-Adige, l’altro in Liguria.
A Trento, grazie al progetto sviluppato da Gruppo Bertoldi holding, titolare del portale di raccolta Walliance, si costruirà un complesso residenziale di 13 appartamenti e di 3 attici, dal valore complessivo di 10 milioni, per cui il crowdfunding dovrebbe raccoglierne 800.000.
L’altro progetto al via si trova sul portale Wearestarting, promosso dalla rete d’impresa Crowdre. L’investimento avverrà su “La città del vetro” nella zona di Savona; si tratta di una riqualificazione mista pubblico-privato che punta a rinnovare un’area abbandonata: l’intervento, in questo caso, si può descrivere come crowdfunding a vocazione sociale.
Si intuisce che le potenzialità del crowdfunding immobiliare siano davvero molte. “Il business si svilupperà a livello esponenziale come è successo negli Stati Uniti. Inizialmente nessuno sapeva di cosa si trattasse, dopo sono iniziati gli investimenti, sono arrivati i guadagni e soprattutto ci si è accorti che si tratta di uno strumento che permette di partecipare all’investimento” ha dichiarato Marco Mongera, Cfo di Walliance, prima piattaforma in Italia di equity crowdfunding dedicata al real estate.
Per chi vuole provarci, è già attivo in Italia il sito di housers.com, il primo portale di crowfunding immobiliare, che guarda al futuro negli investimenti.
Di Luisa Galati