Cervelli in fuga: Emanuele si è trasferito a lavorare a Ginevra per una migliore “qualità della vita”
Emanuele, terminati gli studi a Roma, prese una decisione difficile, decise di lasciare l’Italia per migliorare la qualità della sua vita. A distanza di anni non sembra essersi pentito della sua scelta… Anzi! Questa la sua intervista in esclusiva su MolloTutto.
Ciao Emanuele, puoi dirci dove vivevi e cosa facevi quando eri in Italia?
Prima di trasferirmi lavoravo a Roma come ricercatore post-doc per l’istituto nazionale di fisica nucleare(INFN).
Come ti chiamano gli amici?
Pappo 🙂
Qual’é il motivo principale che ti ha spinto ad andare a vivere e lavorare in Svizzera?
Ci sono due motivi principali:
- il desiderio di raggiungere la mia ragazza.
- migliorare la qualità della mia vita.
Che lingue parlavi e che livello eri quando hai cominciato a lavorare a Ginevra?
Inglese livello ottimo.
Italiano (madre lingua).
Tedesco (livello base).
Sei partito da solo o in compagnia?
Sono partito solo.
Ora sei solo o in compagnia?
Beh sì ho una comitiva di amici e la mia ragazza.
Di cosa ti occupi?
Sono assistente post-doc all’università di Ginevra e lavoro su un progetto di fisica medica.
Quanto costa vivere a Ginevra? Divertimenti esclusi…
Escludendo i divertimenti e la possibilità di risparmio, tra affitto di una stanza, assicurazione sanitaria e spesa per vivere bisogna contare almeno 2000 CHF al mese (circa 1700 euro). Se si vuole affittare un monolocale o un appartamento bisogna contare almeno 500/1000 franchi in più.
C’é molta differenza per quanto riguarda gli stipendi con l’Italia?
Beh sì moltissima. Lo stipendio minimo lordo si aggira intorno ai 3000 CHF (circa 2500 euro). C’è da dire anche che le tasse sono molto più basse.
Come hai fatto a trovare questo lavoro?
Tramite una persona che conosco al dipartimento di fisica di Roma Sapienza.
Quante valigie ti sei portato la prima volta che sei andato a vivere stabilmente in Svizzera? Il peso?
Una valigia, il mio drone e diverse scatole.
Qual é la differenza principale tra lavorare all’estero e lavorare in Italia?
Per quanto riguarda il mio ambito se devo dire la prima cosa che mi viene in mente è lo stipendio!! Ma poi anche la burocrazia, meno ridondante che in Italia.
Com’é stato trovare nuovi amici in un posto per te nuovo?
Per me fare nuovi amici non è mai stato difficile. Quindi direi piuttosto facile.
Domanda strana: Ti senti più in forma quando in Svizzera o quando sei in Italia?
Non ci ho mai pensato. Sarà che quando torno in Italia ultimamente, difficilmente è per motivi di lavoro. Quindi devo dire che prendendo il meglio dalle due Nazioni, sto bene in entrambe.
Sono meglio le donne Svizzere o quelle Italiane?
Considerando che la mia ragazza è Svizzera….Diciamo che in media le ragazze italiane sono più affettuose. Tuttavia l’affetto, sempre mediamente, si può trasformare in gelosia ossessiva e a questo preferisco di gran lunga “la freddezza” della ragazza Svizzera media.
Cos’é cambiato da quando sei partito la prima volta?
Diciamo che sono cresciuto professionalmente e come persona. Ho molti nuovi amici veri e convivo con la mia ragazza.
Sono da poco amministratore (insieme ad altri abbiamo ereditato l’amministrazione) del gruppo Italiani a Ginevra su Facebook, gruppo di circa 11000 persone pensato per mettere in contatto la comunità italiana di Ginevra con chi si sta trasferendo o ha intenzione di trasferirsi.
Cosa non trascurabile ho imparato il francese!
Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare a Roma?
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Da 1a 10 come valuti vivere e lavorare a Ginevra?
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Al momento qual é la tua paura più grande?
Di non avere abbastanza tempo per fare tutto quello che voglio fare nella vita!
Dove ti vedi tra 5 anni?
Ti dirò, a me piacciono molto i droni, ma anche lo sviluppo di detector per la fisica. Vorrei provare a mettere le due cose insieme e….non posso dare troppi dettagli.
Tornassi indietro lo rifaresti?
Sì sì.
Se tu fossi un supereroe quale saresti?
Ironman!
Un piatto Italiano che ti manca?
Mi mancano le coppiette e la porchetta!
Il piatto più buono che hai trovato in Svizzera?
Vado pazzo per la raclette.
Un amico che ti manca? Perché ti manca?
Guarda me ne mancano diversi, di ognuno mi mancano le sue peculiarità.
Un consiglio per chi vuole diventare un “viaggio lavoratore” in massimo 5 parole.
Anche se non è proprio il mio caso quello di viaggio-lavoratore, direi:
“il lavoro è un mezzo, non un fine”
Ne ho usate 8 di parole 😛
Con la speranza che possa essere di esempio per chi vuole mollare tutto e cambiare vita.
Intervista di Miky Rubini