Emanuele, Chef a Sydney e Manager in Arabia Saudita
Emanuele è un esempio di come, alle volte, sia la propria natura girovaga a spingere al viaggio, più che una vera motivazione pratica.
E in molti casi è il destino a decidere di farci restare nel luogo che si ha visitato. Come fosse una rivelazione. È stato così per questo ragazzo che una volta in Australia ha capito che era quello il Paese che aveva sempre sognato e che la sua vita sarebbe stata lì.
Emanuele ha 36 anni e vive già da diversi anni a Sydney.
Nato nel salernitano, ha sempre lavorato in Italia come cuoco in diversi ristoranti della riviera romagnola e in particolare a Milano Marittina fino al 2001. Poi ha deciso di allargare i propri orizzonti e questo lo ha portato a lavorare in Germania, Inghilterra e Norvegia. Infine, il grande passo. Il viaggio in Australia e la decisione di stabilirsi lì e arrestare per un bel po’ un continuo migrare.
Dopo i primi giorni di assestamento, dovuti soprattutto al fuso orario, Emanuele dice di essersi sentito subito a casa, non solo per la forte presenza di italiani sul territorio, ma anche e soprattutto perché gli australiani sono un popolo molto aperto e disponibile.
In Australia Emanuele ha potuto coltivare il suo lavoro continuando a fare lo chef e oggi fa il General Manager e gestisce anche un ristorante in Arabia Saudita.
Insomma una persona che si definisce camaleontica e che in tutto questo non smette di coltivare la sua passione per la poesia.
L’adattamento quindi è stato semplice e Emanuele sottolinea il fatto che è molto più marcata, rispetto all’Italia, la sensazione di un tangibile senso di democrazia e l’impressione che la legge svolga efficacemente la sua funzione, il che favorisce un vivere più tranquillo e sereno. Inoltre la burocrazia è molto più snella che in Italia, aspetto spesso sottolineato da chi si trasferisce all’estero, di cui nessuno riuscirebbe più a fare a meno.
Gli chiedo come abbiano reagito i suoi parenti alla decisione di trasferirsi in Australia. Lui mi risponde che non sono rimasti poi così stupiti sapendolo un “vagabondo” dalla nascita! Anzi, sono sorpresi se le sue visite in Italia durano più di una settimana…
Nonostante questo ovviamente Emanuele è sempre in contatto con i parenti e con gli amici attraverso Skype o Facebook ma ammette che a mancargli di più sono le cene con gli amici di sempre.
L’Italia resta sempre immancabilmente nel suo cuore e non esclude che un giorno vi ci possa ritornare…
Per adesso si gode le belle spiagge Australiane!
Di Daniela Guidotti 20/10/2010