ESTATE E SOLITUDINE
Generalmente i mesi estivi non sono associati esclusivamente alle feste, al divertimento, alle riunioni con i familiari, amici e conoscenti, ma rappresentano per molti un periodo di vuoto.
Le richieste di aiuto in ambito psicologico aumentano esponenzialmente nei mesi di giugno, luglio e agosto, complice lo stop delle diverse attività svolte durante il resto dell’anno.
“Ora che ho più tempo libero che faccio? Come riempio le mie giornate?” sono gli interrogativi più ascoltati.
Se durante l’anno le persone sono abituate ad accumulare impegni, doveri e problemi contro cui lottare, nel tempo libero estivo emergono i più profondi stati d’animo.
A questo punto la domanda sorge spontanea:
Quanto fa paura la parola vuoto?
Il termine vuoto esprime una mancanza, un’assenza di essere, ma è anche un campo potenzialmente attivo in cui si può agire la creazione.
Soffermandoci sulla prima interpretazione della parola ecco spiegati i vissuti di solitudine, tristezza e sconforto spesso affrontati attraverso atteggiamenti di chiusura, il rimuginare sui propri pensieri o il rifugiarsi dietro lo schermo del computer.
Questi stati d’animo diventano incomunicabili perché associati al senso di vergogna.
Più che nasconderli o soffocarli andrebbero ascoltati, comunicati ed accettati.
Quando parlo di agire in modo creativo mi riferisco alla opportunità di organizzare attività stimolanti, ricreative all’aria aperta ed in luoghi frequentati, in modo da poter mantenere una rete sociale attiva (in particolar modo per chi è impossibilitato ad allontanarsi dalla città o ha bisogno di essere accompagnato).
Questo suggerimento è trasversale, nel senso che non è adatto solo a persone anziane che necessitano di costanti attenzioni e cure, ma anche a bambini/adolescenti ed adulti.
Investire il tempo in attività creative come gioco, scoperta e perché no la pet therapy (cura degli animali) può rappresentare un buon antidoto contro gli stati depressivi estivi.
Nel caso in cui risulta difficile fermare il flusso di pensieri negativi, il senso di solitudine persiste e si ha necessità di una comunicazione profonda, sarebbe opportuno allentare i rigidi giudizi rivolti verso se stessi e coraggiosamente riuscire a chiedere aiuto ad uno specialista.
Di Alessia Potere
www.alessiapotere.it