trasferirsi a vivere in Marocco Casablanca
Foto di Hans-Juergen Weinhardt da Pixabay

Informazioni e consigli per trasferirsi a vivere in Marocco

Vi siete mai chiesti come sarebbe veramanente vivere in Marocco e lavorare in Marocco? All’arrivo, rimarrete stupiti di scoprire la ricca storia culturale del Paese, così come la sua variegata geografia e il suo clima. Preparatevi quindi a vivere in Marocco leggendo questo nostro articolo, con informazioni chiave sulla storia, la cultura, la cucina e la vita quotidiana di questa nazione del Maghreb.

Il Regno del Marocco, conosciuto in arabo come Al Mamlakah al Maghribiyah, si trova nell’angolo nord-occidentale dell’Africa, separato dalla continente Europeo dallo Stretto di Gibilterra. Confina con l’Oceano Atlantico ad ovest, il Mar Mediterraneo a nord, l’Algeria a est e il Sahara Occidentale a sud. Le due enclavi spagnole di Ceuta e Melilla sono situate sulla costa mediterranea.

Popolazione

Il Marocco ha una superficie di 446,55 mila km2, e si stima che 32,7 milioni di persone vivano all’interno dei suoi confini. Oltre la metà della popolazione vive in aree urbane. La costa atlantica, con le sue ricche pianure costiere e i suoi altipiani, è la regione più popolata della Nazione.

Le regioni montuose, a sud e ad est dell’Atlantico, sono centri della cultura Amazigh (berbero), e sede di un quinto della popolazione. Le province orientali al di là della catena del Rif, e la regione pre-sahariana e sahariana a sud dei Monti dell’Atlante, rappresentano – geograficamente – una gran parte del Paese, ma sono a dimora solo di una piccola parte della popolazione: tribù berbere, per lo più nomadi.

Il novantanove per cento della popolazione è di etnia arabo-berbera.

L’Islam è la religione ufficiale dello stato del Marocco, e i Sunniti costituiscono quasi il 99% delle persone che vivono in Marocco.

Il restante 1% della popolazione è cristiana, e meno dello 0,2%, circa 6.000 persone, seguono la fede ebraica.

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Lingue

Il Marocco ha due lingue ufficiali, l’Arabo standard moderno e, dal 2011, il Tamazight, uno dei tre principali dialetti berberi. Sebbene l’uso della lingua berbera è in declino, oggi circa un quarto dei marocchini parlano un dialetto berbero come lingua madre.

Anche se non è una lingua ufficiale, il francese è comunque ampiamente parlato in Marocco, ed è la lingua utilizzata nel mondo degli affari.

Se avrai modo di vivere in Marocco, sentirai il dialetto locale marocchino della lingua araba: lo Darija.

Lo spagnolo è soventemente parlato nel nord del Marocco, soprattutto a Tangeri. Infine, l’Inglese sta guadagnando popolarità, visto che la vita del Marocco sta diventando sempre più internazionale.

Clima

La maggior parte degli espatriati, in Marocco, vivono sulla costa atlantica, che ha un clima mediterraneo, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche.

La stagione delle piogge di solito si estende da ottobre a marzo. Sulla costa, in estate, fresche brezze aiutano a mantenere il clima piacevole, con temperature che di solito vanno dai 18 ai 28 gradi.

Più all’interno, però, il clima diventa decisamente estremo, con temperature che in estate salgono sopra i 35 gradi.

Infinem in inverno, sulla costa, le temperature medie variano dagli 8 ai 17 gradi.

Breve storia del Marocco

Prima delle conquiste musulmane, il Marocco era popolato da varie tribù berbere nomadi. Nell’ottavo secolo, gli arabi invasero i territori marocchini, inaugurando una serie di dinastie musulmane. L’attuale famiglia reale marocchina appartiene alla dinastia alawita, che è salita al potere nel diciassettesimo secolo.

La Spagna occupò il nord del Marocco nel 1860 e, mezzo secolo di rivalità e di scambi tra le potenze europee, portarono al costante declino della sovranità del Paese. Nel 1912, con la firma del trattato di Fez, la Francia aveva istituito un protettorato sull’intera Nazione. Il periodo coloniale in Marocco si è quindi concluso nel 1956, dopo una lunga lotta per l’indipendenza.

Il Marocco ai giorni nostri

Dopo l’indipendenza nel 1956, nello Stato del Maghreb venne istituita una monarchia costituzionale. Le riforme del 1990 hanno portato alla creazione di una legislatura bicamerale, che si è però riunita per la prima volta solamente nel 1997. Alla morte del re Hassan, nel Luglio 1999, suo figlio, Mohammed VI, è diventato il re del Marocco.

Durante la primavera araba si sono svolte numerose proteste anche in Marocco, rimanendo però per lo più pacifiche; queste, hanno comunque portato il re Mohammed VI ad attuare un programma di riforma che comprendeva una nuova costituzione ed elezioni anticipate. Nel luglio 2011, la nuova Costituzione è stata approvata con referendum popolare. Più potere è stato dato al primo ministro e al parlamento, ma il potere decisionale finale risiede ancora tra le mani dell monarca.

Il Sahara Occidentale è un territorio conteso dal Marocco. Anche se l’ONU non riconosce il Sahara Occidentale come un posssedimento marocchino, il Marocco esercita di fatto il controllo amministrativo su gran parte di questo territorio. Il Fronte Polisario, un movimento di liberazione nazionale gestito dal popolo nomade Saharawi, controlla invece il restante terzo del territorio. I negoziati guidati dalle Nazioni Unite tra il Marocco e il Fronte Polisario sono rimasti in una situazione di stallo dal 1990.

Il Marocco è suddiviso in 15 dipartimenti amministrativi (Sahara Occidentale non compreso). Ognuno di questi è ulteriormente suddiviso in province e prefetture urbane, ognuno dei quali è governato da un governatore nominato dal re.

Cultura

Attraverso i secoli, molte culture diverse tra loro – berbero, arabo, spagnolo, francese – hanno lasciato il segno nel Paese. Ma è comunque l’Islam il perno centrale della cultura marocchina, che permea tutti gli aspetti della vita quotidiana del Paese, soprattutto durante il mese sacro del Ramadan.

La maggior parte delle principali città del Marocco sono composte da una città vecchia (medina) e dalla città nuova (villes nouvelles). Durante il periodo coloniale francese, le nuove città sono stati costruite al di fuori delle mura di quella vecchia, lasciando di fatti le medine in gran parte incontaminate. Nelle medine potrete quindi perdervi attraverso le strade tortuose del souk (mercato all’aperto), dove vengono venduti prodotti di artigianato e di cibo tradizionale.

In estate si svolgono, in molte città, festival di arte e di musica, come il noto Festival Mondiale di Musica Sacra a Fès.

Il Marocco celebra 13 giorni festivi riconosciuti. Le vacanze islamiche includono l’Eid al-Fitr, che celebra la fine del Ramadan, l’Eid al-Adha (Festa del Sacrificio) e il compleanno del Profeta. Il giorno dell’indipendenza, il giorno della corona e il compleanno del re sono invece tra le feste nazionali.

Vita sociale

La vita sociale in Marocco è incentrata sulla casa e sulla famiglia. Una cosa che può richiedere un pò di tempo per abituarsi, è il fatto che nel Paese il gruppo è più importante che il singolo individuo.

Anche se la società marocchina è molto conservatrice e religiosa, è uno dei paesi più moderati e pacifici nella regione nord africana. Il suo attuale programma di riforme sociali, economiche e politiche lo rende una scelta interessante per molti espatriati.

Ma nonostante i progressi che il Marocco ha fatto, le pratiche burocratiche in genere impiegano più tempo per essere fatte rispetto ai Paesi occidentali, quindi una buona dose di pazienza vi sarà necessaria.

Infatti il Marocco è considerato più liberale rispetto ad alcuni altri paesi musulmani, ma ci sono ancora diversi fatti che dovrebbero essere ben conosciuti da parte degli stranieri. L’omosessualità, ad esempio, è reato, così come lo sono i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Le donne dovrebbero indossare abiti larghi che coprono gran parte del corpo, anche se il velo non è obbligatorio.

Islam e Ramadan

In Marocco è importante rispettare i costumi e le tradizioni locali. Si prega di notare che, eccezion fatta per importanti mete turistiche, la maggior parte delle moschee sono off-limits per i non-musulmani. I musulmani devono pregare cinque volte al giorno: alba, mezzogiorno, pomeriggio, tramonto e notte. I tempi esatti dipendono dal movimento del sole e sono elencati nel giornale locale.

Il venerdì, la preghiera settimanale si svolge a mezzogiorno. Il Ramadan è il mese santo islamico. Cade in un momento diverso ogni anno, le sue date si basano sul calendario lunare. Durante questo tempo, i musulmani praticanti devono digiunare durante il giorno, il che significa che non possono mangiare, bere, fumare o masticare gomma. Dopo che il sole tramonta ogni sera, si mangia insieme in famiglia come se fosse una grande festa, e alla fine del Ramadan, le celebrazioni di Eid al-Fitr durano per diversi giorni.

Durante il Ramadan, il ritmo della vita quotidiana rallenta. Gli orari di apertura variano e ristoranti spesso rimangono chiusi durante il giorno per mancanza di clienti.

Gli espatriati non musulmani non sono ovviamente tenuti a digiunare, ma è opportuno non mangiare e bere in pubblico durante il periodo del Ramadan.

Cucina

Se non ti piace il cumino, molto probabilmente non ti innamorerai della cucina marocchina, in quanto questa spezia è utilizzata in quasi ogni piatto. Il piatto nazionale del Marocco è il couscous, una pasta a base di semola, servito con uno stufato di carne. Preparare un piatto di couscous tradizionale è abbastanza laborioso in termini di tempo, per cui viene di solito preparato il Venerdì mattina e consumato dopo la preghiera settimanale.

L’Harira, una zuppa di agnello abbondante, è un’altra specialità nazionale, tradizionalmente consumata alla fine del Ramadan per rompere il digiuno .

La carne, tra cui l’agnello e il pollame, insieme al pesce, vengono serviti in molti piatti. Un piattto di carne preferito è lo b’stillah, piccione cotto in pasticceria, un altro ancora è il mechoui, agnello slow-arrosto.

Ortaggi e legumi spesso utilizzati includono pomodori, peperoni, cipolle e melanzane.

Il tagine, infine, è un ricco stufato di carne e verdure, un piatto tradizionale berbero, dal nome del vaso di coccio in cui è preparato.

Inviti a cena

Se venite invitati in una casa marocchina per la cena, assicuratevi di togliere le scarpe quando si entra in casa, e ricordate che i musulmani conservatori non ospiterano cene con convenzali di sesso misto nella stessa sala.

Regali appropriati da portare al padrone di casa comprendono fiori, dolci, noci, datteri e fichi, ma non l’alcol, specialmente se non si è sicuri che il vostro ospite beve bevande alcoliche.

In una casa tradizionale marocchina, il cibo è servito su una ciotola o un piatto in comune. Cercate di mangiare solo dalla parte del piatto di fronte a voi.

Ricordatevi di mangiare e bere solo con la mano destra, la mano sinistra è considerata impura.

Vita quotidiana

Anche se il Marocco è un paese musulmano, segue la settimana lavorativa in stile occidentale dal Lunedi al Venerdì. Il giorno lavorativo in genere inizia alle 09:00 e termina alle 19:00, ma bisogna considerare la pause relative al tempo per la preghiera e anche una lunga pausa pranzo.

Gli ufficici statali sono generalmente aperti dalle 8-12 e 14:30-18:30, dal Lunedi al Giovedi, e dalle 8:30-11:30 e 15:00-18:30 il Venerdì.

Le banche sono generalmente aperte dal Lunedi al Venerdì con orario 8:15-15:45.

I negozi sono aperti seguendo l’orario 09:00-19:00, con una pausa pranzo, molti sono chiusi la domenica. I supermercati nelle grandi città restano aperti fino alle 10:00 di sera.

Gli orari di apertura durante il Ramadan variano rispetto a quelli sopraindicati: in generale, non c’è pausa pranzo, e i negozi e uffici chiudono prima.

Moneta

La moneta del Marocco è il Dirham (MAD). Il Paese è ancora prevalentemente una società che usa soldi liquidi, anche se ovviamente le principali carte di credito sono accettate nelle grandi città. Tuttavia non è raro che gli ATM siano spesso a corto di soldi durante il fine settimana.

Quando si apre un conto in banca è necessario scegliere tra un conto Dirham convertibile e un conto Dirham normale. Con un conto Dirham convertibile si possono trasferire i fondi all’estero.

Gli unici elementi necessari per aprire un conto bancario in Marocco sono un passaporto e dei soldi per fare il tuo primo deposito. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, è possibile anche aprire un conto Dirham normale se lo si desidera. È possibile ottenere una carta di debito per questo account, ma potrà essere utilizzato solamente entro i confini dello Stato.

Trasferirsi a vivere in Marocco

Visti per il Marocco

I cittadini di68 paesi, tra qui l’Italia, non hanno bisogno di un visto per trasferirsi in Marocco per soggiorni fino a 90 giorni (un mese per i cittadini di Singapore).

Per chi non appartiene a nessuno dei Paesi presenti nel link, per un visto turistico, sarà necessario presentare i seguenti documenti alla più vicina ambasciata o consolato marocchino:

  • modulo di domanda di visto
  • passaporto non scaduto
  • copia delle prime tre pagine del passaporto
  • due foto formato tessera
  • copia della prenotazione del biglietto aereo andata e ritorno
  • copia della prenotazione dell’albergo o della lettera autenticata d’invito da parte di un cittadino marocchino (o, se siete sposati con un cittadino marocchino, una copia del suo suo passaporto o carta d’identità)
  • prova di assicurazione sanitaria valida per tutta la durata del vostro soggiorno
  • prova di finanze sufficienti per il soggiorno, ad esempio estratto conto bancario, buste paga, contratto di lavoro

Per un visto d’affari, oltre a presentare i documenti sopra elencati, dovrete presentare copia della lettera di invito da parte della società che andrete ai visitare una volta giunti in Marocco, o una copia del contratto di lavoro se avete intenzione di iniziare un nuovo lavoro nel Paese.

Permessi di soggiorno

Se avete intenzione di soggiornare per più di 90 giorni, sarà necessario richiedere un permesso di soggiorno (carte de séjour). È possibile ottenere questo permesso dalle autorità per l’immigrazione (Bureau des Etrangers), presso la stazione centrale di polizia del distretto di residenza. Districarsi tra la burocrazia marocchina può essere un processo lento e snervante, che richiede pazienza e perseveranza; consigliamo quindi di richiedere il permesso di soggiorno il più presto possibile, dopo il trasferimento in Marocco.

Per richiedere il permesso di soggiorno è necessario assicurarsi di ottenere, una volta giunti in Paese, il timbro d’ingresso sul vostro passaporto. In aggiunta al timbro d’ingresso, avrete bisogno della seguente documentazione:

  • due moduli per la domanda compilati (disponibili presso l’ufficio immigrazione)
  • sei fototessere
  • una tassa d’iscrizione di 60 MAD
  • un permesso di lavoro
  • il casellario giudiziario del Paese di provenienza
  • un certificato medico compilato da un medico locale, attestante che non si hanno malattie contagiose

Ciascuno di questi documenti devono essere legalizzati presso il più vicino ufficio distrettuale locale (Muqata’a) e presentato in duplice copia. Dopo aver presentato con successo l’applicazione, si riceverà una ricevuta e vi verrà detto quando ritirare il permesso di soggiorno temporaneo. Quest’ultimo è valido per tre mesi. Durante questo periodo vi verrà rilasciato il permesso di soggiorno ufficiale.

Rinnovo del permesso di soggiorno

Il permesso di soggiorno si rinnova dopo un anno. A partire dal 2013, nuove norme sono in vigore, che richiedono di presentare il certificato di nascita al momento della richiesta di un nuovo permesso di soggiorno. Potrebbe anche essere necessario presentare il contratto di affitto. Inoltre, avrai anche bisogno di una copia del passaporto e del permesso di soggiorno in corso, un certificato medico e una copia del casellario giudiziario (Casier judiciaire) dal Ministero della Giustizia di Rabat. Mettete in conto di pagare, infine, una tassa di 100 MAD.

Per ulteriori informazioni su come ottenere visti e permessi per il Marocco, consultate il sito del Ministero degli Affari Esteri (in Arabo e Francese).

Alloggi

I prezzi degli affitti partono da una ciffra piuttosto bassa, ma si tratta di appartamenti di solito di in zone a basso reddito.

La maggior parte degli espatriati scelgono quindi di prendere in affitto un appartamento nei quartieri della classe media, dove i bagni dispongono di una toilette occidentale e di doccia. Gli affitti mensili, in queste aree, vanno dai 4.000 agli 8.000 MAD.

Le case, invece, hanno un prezzo mensile compreso trai 10.000 e i 20.000 MAD. Se avete un budget limitato, nelle grandi città potrete trovare una stanza in affitto in un appartamento o in una casa in condivisione.

Quando controllare il costo della casa/appartemento/stanza, verificare se questo prezzo comprende anche le utenze. La maggior parte delle case, in Marocco non hanno il riscaldamento, ma le stufe sono tuttavia relativamente poco costose.

Esistono anche appartamenti arredati, ma sono molto più cari. Ricordate inoltre che in Marocco, un appartamento non ammobiliato, spesso significa anche che non include neanche la cucina.

Solitamente non è richiesto un deposito, e i contratti d’affitto mese per mese sono comuni. Comunque, sarete tranquillamente in grado di negoziare un contratto di locazione da uno a due anni con il padrone di casa, anche se spesso non avrete un contratto scritto.

Se invece vi verrà fortnito, assicuratevi di averlo compreso pienamente, specialmente se è scritto in una lingua diversa dalla quella italiana.

Internet è un buon posto per cominciare a cercare un posto da affittare.

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I seguenti siti possono essere utili:

  • Bikhir.ma
  • MarocAnnonces.com
  • CityredMorocco.com

Comprare casa in Marocco

Il governo marocchino sta incoraggiando gli investimenti stranieri, e ha pertanto adottato misure per semplificare il processo di acquisto di proprietà. Vi consigliamo di usufurire dei servizi di un agente immobiliare, di un notaio e di un avvocato, per farvi assistere durante le diverse fasi di acquisto della proprietà.

Una volta trovato un immobile adatto, e una volta accettata la vostra offerta, sarà firmato da ciascuna delle parti un contratto preliminare, che è giuridicamente vincolante. In questa fase della trattativa vi verrà richiesto un deposito.

Ricevuto il deposito, firmerete il contratto definitivo, la proprietà sarà trasferita a voi, e verrà registrata come vostra ai sensi della legislazione marocchina.

Educazione

L’educazione è obbligatoria per i bambini di età compresa tra 7 e i 13 anni.

Ma nonostante questo dato di fatto, solo circa tre quarti dei maschi e metà delle ragazze in età scolare frequentano la scuola, e il tasso di alfabetizzazione complessivo del Paese risulta oggettivamente basso rispetto agli standard occidentali.

Circa la metà degli studenti proseguono con l’istruzione secondaria, in particolare verso il commercio e le scuole tecniche, ma solo una piccola percentuale prosegue con un’istruzione superiore universitaria.

Scuole internazionali

La maggior parte degli espatriati mandano i loro figli nelle scuole private internazionali. Le scuole sono disponibili in diverse lingue, prevalentemente in francese e in inglese, spesso con lezioni di arabo come lingua straniera.

Alcuni delle più popolari scuole internazionali di Rabat sono la British School International e la Rabat American School. A Casablanca ci sono più opzioni, tra cui il Lycée Lyautey, la Casablanca American School e la George Washington Academy.

La retta di queste scuole può rivelarsi tuttavia abbastanza alta, con un tariffario che va dai 3 mila ai 23 mila dollari americani.

Asilo nido e scuola d’infanzia

I bambini sotto i quattro anni di età sono spesso accuditi a casa; molti espatriati scelgono infatti di assumere una governante che, oltre ai bambini, si prende cura della cucina e delle pulizie di domestiche.

Esistono comunque diversi servizi di asilo nido privati nelle principali città del Marocco.

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Città e Trasporti

Città principali

Casablanca

Casablanca è la più grande città del Marocco, con una popolazione di circa 3.36 milioni di abitanti. La storia della città risale al 12° secolo, quando i mercanti spagnoli cominciarono a stabilirsi lì. Durante il periodo coloniale francese, Casablanca divenne il porto principale del Marocco.

Oggi la città è il cuore commerciale e industriale del Paese: le industrie principali sono il tessile, l’elettronica, l’industria alimentare e i lavori in pelle.

Esistono possibilità di impiego nel settore marittimo e nell’esportazione, così come nella distribuzione e nel settore finanziario.

Rabat

Capitale del Marocco, è stata fondata nel 12° secolo, ed è divenuta capitale amministrativa del Paese sotto i Francesi. Rabat insieme alla vicina Salé, sono uniti in un’unica prefettura urbana con una popolazione totale di 1.880.000, il che la rende la seconda città più grande del Paese.

La città è un centro importante riguardo l’industria tessile, ed è conosciuta per la produzione di tappeti, coperte e artigianato in pelle.

In quanto capitale, molti membri del personale diplomatico lavorano nei sui uffici, così come le persone impiegate nelle organizzazioni internazionali e le ONG. Altri grandi settori di impiego comprendono l’informatica, le comunicazioni, il commercio, l’ingegneria e la finanza.

Tangeri

Si trova a 27 chilometri dalla punta più meridionale della Spagna, separata dal continente europeo dallo Stretto di Gibilterra. Anche se è solamente la quinta città più grande del Marocco in termini di popolazione (850.000), gode dello status di essere il secondo più importante centro economico del Paese dopo Casablanca. Come tale, attira un sacco di espatriati che lavorano nel commercio, nel settore marittimo e nel campo della produzione tessile, di prodotti chimici e metallurgici, così come nel settore turistico, in espansione.

Fès

Fès è stata fondata nell’8° secolo, ed è la più antica delle quattro città imperiali del Marocco. Ha una popolazione attuale di 1,07 milioni di abitanti, diventando così la terza più grande città del Paese. Nel 14° secolo godeva il prestigio di essere un centro di commercio e di apprendimento; oggi è conosciuta come un hub commerciale e per la produzione di artigianato tradizionale.

Anche il turismo è un settore importante: il centro storico è stato dichiarato nel 1981, dall’UNESCO, Patrimonio dell’Umanità.

Marrakech

Quarta più grande città del Paese, città principale del Marocco centrale, è stata fondata nella metà dell’11° secolo, ed ha una popolazione di 953.000 abitanti. La città è un centro popolare per il turisco e gli sport invernali.

Trasporti

Aerei e traghetti

Il Marocco può vantare diversi aeroporti internazionali, tra cui il Mohammed V di Casablanca, l’aeroporto di Rabat-Salé, il Fes-Saïss Aeroporto e il Marrakech Menara Airport.

Le città di Agadir, Nador e Tangeri hanno anche loro aeroporti internazionali. Ci sono molti voli giornalieri da e per le destinazioni di tutto il mondo.

Gli espatriati possono viaggiare in Marocco dalla Spagna anche con il traghetto: diverse compagnie offrono infatti il servizio quotidiano di traghetto da Algeciras, Tarifa e Gibilterra verso Tangeri e Ceuta.

Treni

La società ONCF si occupa del sistema ferroviario nella maggior parte delle principali città. I treni possono essere affollati, ma sono generalmente affidabili, e sono il modo più sicuro e più comodo per viaggiare in tutto il Paese.

Consigliamo di acquistare un biglietto di prima o seconda classe, garantendovi un posto riservato e in vagoni forniti, di solito, con aria condizionata.

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Autobus

Gli autobus sono un’altra forma di trasporto che può essere utilizzata all’interno e tra le principali città. Viaggiare in autobus è un buon modo per avere un assaggio della cultura locale, ma sono spesso sovraffollati. I biglietti per gli autobus interurbani possono essere acquistati solo presso la stazione.

I servizi di autobus sono offerti dalla società CTM (Compagnie de Transports Marocains), e bus espressi operano lungo le coste settentrionali e il sud-ovest, dove i treni non funzionano. I biglietti dell’autobus sono notevolmente più economici rispetto di biglietti del treno.

Taxi e Autonoleggio

I cosiddetti taxi Grand e Petit sono un’altra opzione di trasporto. I taxi Grand viaggiano tra città e città, e possono contenere un gruppo di sei persone. I taxi Petit sono utilizzati all’interno delle città, e di solito possono trasportare fino a tre passeggeri. I passeggeri dei taxi Grand dovrebbero negoziare il prezzo all’inizio del viaggio, mentre i taxi Petit si basano su un tariffario fisso.

Ma un’altra opzione, che vi darà più mobilità e flessibilità, è quella di guidare la propria auto in Marocco, anche se potrebbe rivelarsi un’impresa pericolosa, visto che lo stile di guida è spesso molto caotico. Il Marocco ha infatti un altissimo tasso di mortalità causato da incidenti stradali. Autostrade moderne collegano le città di Casablanca, Rabat, Fès, Marrakech e Tangeri, ma nelle zone rurali, le condizioni stradali sono generalmente scarse.

Le patenti di guida estera in Marocco sono valide per un massimo di un anno. Dopo questo periodo gli espatriati devono richiedere la patente di guida marocchina, che implica il superamento di un test di guida.

Lavorare in Marocco

La stabile crescita dell’economia del Marocco lo rende un luogo ideale per gli espatriati provenienti da diversi settori.

Panoramica sull’economia del Marocco

Il Marocco ha un’economia diversificata e aperta al mercato, che beneficia grandemente della sua vicinanza all’Europa. L’economia è stabile ed è stata contrassegnata da una crescita costante e da una bassa inflazione negli ultimi anni, anche se un cattivo raccolto e le difficoltà economiche Europee hanno portano nel 2012 a un rallentamento dell’economia.

Tre quarti delle persone che lavorano in Marocco vivono nelle pianure costiere e negli altipiani. Queste zone comprendono la maggior parte delle città e dei terreni agricoli.

Alcune importanti sfide che ancora attendono l’economia marocchina comprendono la corruzione, l’alto analfabetismo specialmente nelle zone rurali, l’alto tasso di disoccupazione e la povertà.

Settori economici

Nel 2012 Il PIL del Marocco ha raggiunto 97,53 miliardi dollari, di cui il 15% proveniente dall’agricoltura, il 32% dall’industria e la rimanente parte, ossia la maggiore, proveniente dal settore dei servizi.

I settori chiave dell’economia includono l’agricoltura, il turismo, il tessile, l’estrazione di fosfato e la lavorazione della pietra, le conserve alimentari, le costruzioni e l’energia.

Circa il 40% delle persone occupate hanno un lavoro in agricoltura, il 25% nel settore minerario, manifatturiero e delle costruzioni e il restante nel commercio, la finanza e il settore dei servizi.

Infine, il turismo è un settore importante e in crescita, con quasi 10 milioni di visitatori nel 2011.

Opportunità per gli espatriati

Espatriati con competenze in tecnologia, comunicazione e business sono molto ricercati per la loro competenza.

Casablanca, centro economico del Marocco, produce il 60% del PIL del Paese e ospita il più alto numero di emigrati occupato. Molti espatriati trovano anche posti di lavoro a Rabat e Tangeri.

Il governo marocchino sta incoraggiando gli stranieri ad investire in Marocco, che contribuiscono ad un aumento del già alto numero di aziende internazionali e multinazionali. Molte di queste aziende hanno la loro sede a Casablanca.

Cercare lavoro in Marcco

I cittadini stranieri che non hanno bisogno di visto per entrare in Marocco non hanno bisogno di provare di avere un lavoro prima dell’arrivo. Si prega di notare, tuttavia, che è necessario fornire la prova del possesso di mezzi finanziari adeguati quando si procede per l’applicazione per il permesso di soggiorno. Quindi è meglio trovare un lavoro il più rapidamente possibile dopo essersi trasferiti a vivere in Marocco.

Se volete iniziare a lavorare e vivere in Marocco, è fondamentale possedere le competenze linguistiche necessarie. Anche se l’arabo standard è la lingua di lavoro per la maggior parte delle agenzie governative e il sistema giudiziario, il francese rimane la lingua degli affari.

Un numero crescente di Marocchini parla inglese, che è la lingua parlata in alcune aziende internazionali. Tuttavia, nel complesso sarà molto difficile ottenere un posto di lavoro senza parlare correntemente il francese.

Dato l’elevato numero di aziende internazionali che operano in Marocco, informarsi tra la vostra rete di contatti professionali internazionali è un buon modo per trovare un lavoro. Provate inoltre a consultare i seguenti portali di lavoro:

  • ANAPEC
  • Rekrute.ma
  • Menara lavoro
  • Le Journal du Royume
  • Amal lavoro

Permessi di lavoro in Marocco

Gli stranieri che vogliono iniziare a lavorare in Marocco hanno bisogno di ottenere un permesso di lavoro (attestation de travail) dalla Agence nationale de Promotion de l’Emploi et des competences (Agenzia Nazionale per la promozione dell’occupazione e delle competenze), abbreviato come ANAPEC.

I contratti di lavoro di tutti i lavoratori stranieri devono essere valutati dall’ANAPEC, per assicurarsi che siano conformi alle leggi sul lavoro vigenti, e che nessun cittadino marocchino o residente permanente sia idoneo a prendere il posto vacante. Questa procedura viene spesso curata dal datore di lavoro.

Se è necessario ottenere il permesso di lavoro da soli, i seguenti documenti saranno richiesti dal Ministère de l’Emploi a Rabat:

  • due moduli completati
  • copia del passaporto
  • due foto formato tessera
  • copia del contratto di lavoro
  • copia di tutti i titoli di studio

Fiscalità e Business

Tassazione in Marocco

Tutti i cittadini stranieri che trascorrono più di 183 giorni all’anno in Marocco sono considerati residenti a tempo pieno ai fini fiscali, e sono tenuti a versare l’imposta sul reddito nel Paese.

A partire dal promo gennaio 2010, l’imposta sul reddito è suddivisa in sei fasce. La tassazione massima possibile è pari al 38% del proprio reddito.

Il reddito imponibile comprende gli stipendi, le pensioni e rendite, gli investimenti in borsa e profitti provenienti da qualsiasi proprietà posseduta. Le tasse sono dovute entro il 31 marzo di ogni anno.

In Marocco non è possibile una dichiarazione dei redditi congiunta, quindi i coniugi devono presentare individualmente la propria.

Per ulteriori informazioni sulla tassazione, visitate il sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il sito è disponibile in francese, arabo e inglese, anche se la modulistica è disponibile solo in francese. Poiché le informazioni sul sito non è particolarmente orientata verso espatriati, è meglio consultare un consulente fiscale preparato in materia.

Sicurezza sociale

Gli espatriati che si sono trasferiti a vivere in Marocco sono considerati una parte uguale della forza lavoro autoctona. E come tale, il datore di lavoro permetterà loro di iscriversi automaticamente nel sistema di sicurezza sociale marocchino, la Caisse Nationale de Sécurité Sociale (CNSS).

I contributi sociali sono obbligatori, e sono suddivise tra datori di lavoro (6%) e dipendenti (3%). Tali contributi vengono detratti automaticamente dallo stipendio. Servono a coprire la malattia, l’invalidità, la maternità e le pensioni.

Consigliamo comunque di valutare l’ipotesi di risparmiare denaro in un conto pensione supplementare durante il vostro periodo lavorativo in Marocco. Assicurazioni private sono disponibili anche per una copertura aggiuntiva in caso di infortunio, malattia o morte.

Maggiori informazioni sul sistema di sicurezza sociale del Marocco possono essere trovate sul sito web della Caisse Nationale de sécurité sociale. E sul sito web del sistema pensionistico.

Normativa sul lavoro in Marocco

La settimana di lavoro standard è di 40 ore. I dipendenti hanno diritto a 18 giorni di ferie retribuite all’anno. Che aumentano gradualmente a 21 giorni dopo dieci anni di lavoro. In aggiunta, ci sono 13 giorni festivi all’anno.

Il termine di preavviso in caso di licenziamento varia dalle quattro alle quasi nove settimane. A seconda della durata del rapporto di lavoro.

Cultura Marocchina per il Business

Il Paese è fortemente influenzato dalla cultura imprenditoriale francese, e si distingue quindi in formalità e cortesia. Inoltre la cultura marocchina pone molta enfasi sul rapporto umano; in altre parole, costruire relazioni di business forti e fiduciose sarà vitale per il successo nel mondo degli affari. Potrebbero essere necessari diversi incontri iniziali prima di prendere grandi decisioni.

In Marocco le strette di mano accompagnano le presentazioni tra persone dello stesso. Quando un uomo e una donna sono introdotti l’uno all’altro, l’uomo deve attendere che sia la donna che si faccia avanti per prima per una stretta di mano. Se non lo fa, l’uomo dovrebbe chinare il capo in segno di saluto.

I biglietti da visita devono essere tradotti, su un lato, in francese o in arabo. E il biglietto da visita deve essere presentato con il lato tradotto rivolto verso l’alto.

Galateo del Business in Marocco

I Marocchini tendono a tenere in considerazione le prime impressioni che si fanno su una persona. Gli uomini dovrebbero indossare un abito scuro classico. E le donne dovrebbero assicurarsi che i loro vestiti coprano le ginocchia e le braccia.

Le riunioni devono essere programmate con almeno una o due settimane di anticipo, e riconfermate uno o due giorni prima.

Non pianificate riunioni durante i cinque momenti di preghiera quotidiani. O tra le 11:00 e le 15:00 del venerdì, ossia quando vi è il servizio di preghiera settimanale.

Molte persone prendono le vacanze nel mese di agosto, e durante il Ramadan il mondo degli affari in generale rallenta. Quindi non aspettatevi decisioni o riunioni importanti o da prendere durante questi periodi di tempo.

Prima di arrivare in una riunione, assicuratevi di sapere in quale lingua si terrà. In modo da sapere se è necessario assumere un interprete. La maggior parte degli incontri si terranno in francese, anche se l’inglese sta guadagnando in popolarità. Assicuratevi quindi di avere tutti i materiali stampati nella lingua corretta.

Presentatevi in tempo per le riunioni, anche se la vostra controparte marocchina può essere in ritardo. I Marocchini sono abili negoziatori e, a volte, raggiungere una decisione è spesso una lunga procedura.

Sanità

Assistenza Medica

L’assistenza medica, nelle grandi città, è generalmente sufficiente, anche se non all’altezza degli standard occidentali. Nelle zone rurali, invece, l’assistenza medica è spesso inesistente. Inoltre, pochi medici sanno parlare l’inglese. L’ambasciata americana a Rabat ha compilato un elenco dei medici e di operatori sanitari che parlano inglese.

A causa delle carenze del sistema sanitario pubblico, la maggior parte degli espatriati scelgono di visitare ospedali privati. Il sito Allianz Worldwide Care fornisce un elenco di ospedali privati a Rabat e a Casablanca.

Le farmacie possono essere trovati in tutte le città e i villaggi del Marocco, e sono generalmente fornite. Gli orari di apertura sono simili a quelli di altre imprese. Le farmacie notturne aprono alle 21:00 e rimangono aperti tutta la notte. In ogni farmacia è presente inoltre l’elenco di quelle aperte anche la domenica e i giorni festivi.

Per entrare in Marocco non è necessaria nessuna vaccinazione. Tuttavia, soprattutto se state pensando di trasferirvi a vivere in Marocco, è altamente consigliabile (se già non lo si è) vaccinarsi contro l’epatite A e B, così come per il tifo.

Infatti le malattie trasmesse dagli insetti, compresi tifo e la leishmaniosi, sono comuni, anche se non lo è la malaria.

L’acqua del rubinetto è generalmente potabile, anche se il suo sapore in alcune città può risultare sgradevole.

Consigliamo di evitare cibi crudi e poco cotti, in quanto ciò potrebbe esporre alla schistosomiasi, una malattia parassitaria.

In caso di emergenza, telefonate al numero 15 per chiamare un’ambulanza o in caso di incendio. E il 19 per la polizia.

Assicurazione Sanitaria

Nel 2005, il governo marocchino ha introdotto un regime di sanità pubblica a carattere contributivo obbligatorio per i lavoratori dipendenti dei settori pubblico e privato formale. Tuttavia, l’Assurance Maladie Obligatoire (AMO) copre solo il 30% della popolazione.

Nel 2012, il governo ha quindi recentemente posto in essere il Regime d’assistance Médicale (RAMED). Un’ assicurazione sanitaria di base a carattere non contributivo, per coprire il settore informale, ossia un altro 30% della popolazione. I lavoratori autonomi e il loro personale non sono attualmente coperti in nessuno dei due sistemi.

La Caisse Nationale de sécurité sociale è responsabile della gestione dei contributi da parte dei dipendenti del settore privato. Il dipendente, così come il suo coniuge e i figli sotto i 21 anni, sono coperti da questo piano. Il datore di lavoro dovrebbe attivare automaticamente questa assicurazione di base. Che ammonta a un totale del 4% dello stipendio mensile (2% a carico del datore di lavoro e il 2% a carico del dipendente).

Poiché tale assicurazione copre soltanto le cure sanitarie di base, e gli ospedali pubblici del Paese sono oggettivamente sovraffollati, molte aziende offrono una ulteriore assicurazione privata. Se la vostra azienda non offre invece nessuna assicurazione supplementare, consigliamo di esaminare l’acquisto di un’assicurazione sanitaria privata autonomamente.

Sicurezza

La criminalità è abbastanza diffusa in Marocco, in particolare nelle grandi città e nelle zone turistiche. I reati più comuni riguardano borseggi e scippi, nonché il furto di veicoli.

Ma, in generale, la criminalità violenta, ossia armata, non è una piaga. Il furto e l’accattonaggio aggressivo possono verificarsi anche vicino i bancomat.

Le donne che viaggiano da sole spesso subiscono molestie; sarebbe quindi opportuno non curarsi degli approcci di questi molestatori, al fine di evitare l’escalation della situazione.

Nel Paese esiste anche un potenziale di violenza terroristica. Nel mese di aprile 2011, un attacco terroristico contro Jema el Fna di Marrakech ha ucciso 17 persone. E ne ha causato il ferimento di altre 25, molti dei quali stranieri.

Non è consigliabile viaggiare all’interno Sahara occidentale, in quanto vi sono un gran numero di mine inesplose nel territorio. Ricordiamo che il confine con l’Algeria è chiuso, e il suo passaggio non è autorizzato.

Il Marocco, infine, si trova in una zona sismica, e occasionalmente si possono verificare piccoli terremoti. E’ quindi meglio familiarizzare con le procedure di soccorso. Sono possibili inondazioni durante la stagione delle piogge, da ottobre a marzo.

Di Rocco Mela

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