INVESTIRE IN AMERICA: I 5 VISTI DA INVESTITORE DISPONIBILI PER GLI STATI UNITI
L’economia americana è potente, e non soffre la crisi globale cosi tanto quanto l’Italia. Gli Stati Uniti sono diventati negli ultimi anni una delle mete più ambite per privati e aziende che intendono fare investimenti e ottenere benefici d’immigrazione.
Il sistema d’immigrazione americano offre 5 tipi di visti a coloro che vogliono investire e vivere in USA:
1 – visto E-1
2 – visto E-2
3 – visto L-1
4 – visto H-1B
5 – visto immigrante EB-5
Scopri quali requisiti devi possedere per poterli ottenere.
Il visto B-1 è stato intenzionalmente omesso dalla lista.
In quanto non permette di lavorare e limita il soggiorno negli Stati Uniti per attività occasionali e di breve durata, come ad esempio:
• Riunioni con colleghi di lavoro;
• Negoziazione di contratti;
• Acquisto di beni immobili;
• Partecipazione a conferenze di carattere accademico;
• Attività di tirocinio di durata limitata e non remunerata.
Il Visto E-1
E’ riservato agli operatori commerciali nel settore import/export che si recano negli Stati Uniti al fine di stabilire e condurre un consistente scambio di merci o servizi tra il proprio paese di origine e gli Stati Uniti.
Il visto E-2
E’ probabilmente il più comune tra i visti da investimento. E’ concesso a chi fa un investimento “consistente” in un’azienda americana che produce redditi non marginali.
La legge d’immigrazione USA non definisce esattamente cos’è un investimento consistente e qual è il minimo investimento necessario per ottenere il visto E-2. Si applica il “test di proporzionalità”, la cui applicazione è comunque rimessa alla discrezione assoluta del Consolato Americano.
Un’azienda è considerata “marginale” se è in grado di generare redditi appena sufficienti per il sostentamento dell’investitore e della sua famiglia.
I visti E non danno uno sbocco diretto alla residenza permanente (Green Card) e permettono solo una limitata forma di intento immigrante. Permettono comunque al coniuge dell’investitore di ottenere un visto derivativo e l’autorizzazione di lavoro senza restrizioni. I figli minori di 21 anni e non sposati possono inoltre ottenere un visto derivativo.
Il visto L-1 è per trasferimenti intra-societari di dirigenti e personale specializzato tra un’azienda estera e un’azienda americana che sono parte dello stesso gruppo.
Ci sono due categorie di visto L-1: il visto L-1A e il visto L-1B.
Il visto L-1A è per dirigenti, esecutivi e capi d’azienda.
E’ concesso per un periodo iniziale di 3 anni e può essere rinnovato fino ad un massimo di 7 anni. Inoltre, è possibile fare richiesta per la Green Card EB-1C, che è una delle pochissime categorie di visti immigrante basati sull’impiego che non richiede la certificazione del dipartimento del lavoro americano.
Il visto L-1B è per dipendenti specializzati dell’azienda che possiedono un avanzato livello di conoscenza dei prodotti, procedure, lavorazioni, e servizi offerti dall’azienda.
Perché un visto L1B sia approvato, è necessario dimostrare che il lavoro da doversi svolgere è cosi specializzato da non poter essere svolto da un lavoratore americano.
Il visto L-1B non crea un percorso diretto alla residenza permanente (cosi come il visto L-1A), ma permette di avere l’intento immigrante, ossia di fare domanda della Green Card mentre si è negli Stati Uniti con il visto L-1B.
Il visto H-1B è il più famoso visto di lavoro per gli Stati Uniti.
E’ concesso a lavoratori specializzati con almeno una laurea quadriennale che vengono negli Stati Uniti per svolgere un lavoro per il quale è richiesta una laurea come livello minimo di entrata.
Ho aggiunto il visto H1B tra i visti da investimento perché il dipartimento d’immigrazione americano ha annunciato nel 2011 che è possibile, in certi casi, chiedere il visto H-1B tramite la propria compagnia americana.
Il visto immigrante EB-5 è per chi investe almeno $500,000 in un’azienda americana che crea non meno di 10 posti di lavoro per cittadini americani o residenti permanenti.
L’investimento minimo richiesto dalla legge è di 1 milione di dollari, se è non effettuato in una zona rurale o ad alta disoccupazione. Per facilitare la raccolta di capitali esteri da parte di potenziali immigrati che non hanno interesse alla gestione di un’azienda, sono stati creati i cosiddetti “centri regionali”, che sono delle istituzioni approvate da USCIS che promuovono un progetto d’investimento a larga scala che crea 10 nuovi posti di lavoro per ogni investitore estero che vi aderisce.
Il visto EB-5 garantisce la residenza permanente (Green Card) all’investitore, il coniuge, e i visti minori di 21 anni non sposati. Dopo aver posseduto la Green card per 5 anni è anche possibile chiedere la cittadinanza americana.
E’ importante notare che un cittadino italiano che si trasferisce all’estero, non è soggetto al pagamento delle tasse sui redditi in Italia.
Ai fini delle imposte sul reddito sono considerati non-residenti coloro che risiedono all’estero per la maggior parte del periodo d’imposta, cioè per almeno 183 giorni l’anno, e non hanno, in Italia, né il domicilio (sede principale di affari e interessi) né la residenza (dimora abituale).
Simone Bertollini
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