Isabella da sola si è traferita a lavorare a New York

Isabella, insegnante milanese, si è trasferita da sola a New York

Isabella da sola si è traferita a lavorare a New YorkL’11 settembre 2001 è una data che ha cambiato la vita di molte persone.
Isabella, insegnante milanese che in quel giorno compie anche gli anni, guarda le immagini del disastro al World Trade Center e ne rimane sconvolta. Proprio da quel momento però sente un richiamo forte verso quella città che sembra non voler crollare insieme alle sue torri gemelle.

Inizia così dalla provincia di Milano la scommessa di una ragazza che è voluta ripartire da zero dall’altra parte dell’oceano.
Isabella ci racconta il suo ultimo anno di vita durante il quale è riuscita a coronare il suo sogno: trasferirsi a New York da sola ma con la consapevolezza che la Grande mela è una città che sa apprezzarti se vali e ti sostiene se hai buona volontà.

Ciao Isabella, raccontaci qualcosa te: quando hai deciso di partire? E come mai? Per lavoro, per fare un’esperienza? Dove abitavi prima di trasferirti lì?

Isabella da sola si è traferita a lavorare a New York Ciao mi chiamo Isabella Di Marco, sono nata a Milano l’11 settembre di poco più di 35 anni fa. Sono cresciuta a Segrate un piccolo paese nella provincia di Milano, da una “classica” famiglia composta da quattro persone: mamma, papà e fratello minore. L’11 settembre del 2001 (giorno in cui festeggio il mio compleanno) qualcosa è cambiato dentro di me: quella città tanto lontana iniziò ad attirare la mia attenzione in maniera forte.

Ai tempi lo attribuii allo shock terroristico e ovviamente alla coincidenza della mia data di compleanno… ma quella città, dalla parte opposta del mondo, sembrava davvero chiamarmi. Finalmente nel 2008 riuscii ad andare per la prima volta a New York per 3-4 giorni ma, dopo pochi minuti dal mio arrivo, ero già innamorata come una quindicenne di questa fantastica città! Da quel momento ogni giorno di vacanza e ogni soldo risparmiato lo spendevo per tornare a visitare la “Grande mela”. I miei soggiorni duravano una settimana, poi un paio infine un mese: non riuscivo più a smettere era “come una droga”, quindi quando nel 2011 il mio matrimonio purtroppo si stava concludendo decisi che la mia vita sarebbe stata a NY.

Ai tempi lavoravo saltuariamente in una scuola per diventare Web Designer come insegnante di Photoshop e Dreamweaver, il lavoro mi piaceva moltissimo, ma purtroppo non era full time e non mi avrebbe permesso di vivere da sola, quindi pensai: “Perché non ricominciare da 0 a New York?”. Nel giugno del 2011 quindi la decisione di partire: avevo già un visto da studente che avevo fatto l’anno prima per migliorare il mio inglese, così, contattai la scuola e chiesi come e se potevo iscrivermi a un intero anno accademico, così feci… ed eccomi qui!

Che città è New York? Come si pongono i Newyorkesi nei confronti degli stranieri, in particolare degli italiani?

New York è una città fantastica, popolata da milioni di persone che arrivano da ogni parte del mondo e si incrociano scambiandosi esperienze di vita e culture.

È facile camminare per la città e incontrare in pochi minuti decine di persone diverse per lingua, colore, etnia e cultura: questa è uno degli aspetti che amo di più! I NewYorkesi sono sempre di corsa e non si fermano veramente un secondo a prendere fiato, amano lavorare amano la loro nazione, ma molto di più la loro città, sono sempre gentili e disponibili con tutti, ma non riescono ma a fermarsi per molto: sono davvero sempre di corsa. Purtroppo non è facilissimo fare amicizia con un vero NewYorkese perché, come detto, sono spesso impegnati e per uscire a bere una “birra” insieme devi prendere appuntamento, ma se entri nel loro cuore sei parte della famiglia!

Ti trovi dall’altra parte dell’Oceano, a molti chilometri dall’Italia… C’è qualcosa che ti manca dell’Italia?

Isabella da sola si è traferita a lavorare a New York Cosa mi manca dell’Italia? Le vacanze (qui non si fermano mai, nemmeno la scuola) e la certezza dell’assistenza sanitaria. Quest’ultima è una cosa che qui fa paura, anche se hai l’assicurazione, non sai mai a cosa potresti andare in contro. Per quanto riguarda i rapporti personali… sicuramente sento che l’Italia è lontana, ma con le nuove tecnologie non passa giorno che non senta qualche amico o parente, e sinceramente mi sono resa conto che molte delle persone che ora sento via email o via telefono le sentivo allo stesso modo anche prima o in alcuni casi anche meno! Trovare il tempo di vedersi a Milano non era sempre così facile.

La mia famiglia mi manca ovviamente. Ma amo molto stare qui e, come loro vivono la loro vita io voglio vivere la mia. So che può sembrare egoistico e un po’ drastico. Ma gli Americani mi hanno insegnato che la vita è mia e non delle persone che amo e che mi amano. Devo fare del mio meglio per viverla per me perché solo così potrò dare a loro il mio amore e la mia carica!

Qual è stato il tuo primo impiego a New York? È stato facile trovarlo?

Isabella da sola si è traferita a lavorare a New YorkQuando arrivai ero terrorizzata perché non sapevo come avrei potuto mantenermi, in realtà lavoro ancora con l’Italia e con gli Italiani. Il mio sito www.newyorkesi.it è il mio punto d’incontro con chi vuole vivere e visitare la città. Mi resi conto dalle domande che arrivavano che potevo dare un nuovo servizio. Servizio di “assistenza ai turisti”, non sono una guida, ma sono la loro spalla che parla italiano. Chi gli insegna a usare la metropolitana, a prendere il taxi, organizzo percorsi personalizzati per poter vedere il più possibile ottimizzando tempi e costi.

Mi chiedono stanze in affitto, di poter vedere spettacoli a Broadway. Quindi mi organizzo e vado a comprare biglietti per loro mesi prima, o prenoto quello che vogliono vedere ecc. Molti Italiani odiano usare il computer e non conoscono l’inglese quindi eccomi qui: la loro interfaccia Italo-newyorkese. Prima di agosto pubblicherò sul mio sito una pagina con tutti i servizi che offro. Fino ad ora sono andata solo per conoscenze.

Come ti è venuta in mente l’idea di creare questo sito? Come mai hai voluto mettere la tua esperienza a portata di mano di tutti?

Isabella da sola si è traferita a lavorare a New YorkL’idea del sito è nata strada facendo, incontravo spesso Italiani in vacanza con mille domande e facce spaesate, affascinati come me dalla “Grande mela”, ma disorientati e bisognosi d’aiuto, da lì l’idea del sito e poi dell’assistenza ai turisti. Nei prossimi giorni inoltre pubblicherò una guida acquistabile online. Da portare passo dopo passo, con suggerimenti e consigli per risparmiare e vedere il più possibile!. Altro piccolo income arriva dalla realizzazione di siti internet (insomma se prima lo insegnavo ora lo posso fare come lavoro no?!).

Il mio viaggio qui è stata una vera e propria scommessa, sola e senza appoggi. E tutt’ora devo lottare ogni giorno perché sono solo una “studente”, ma so che questa città se vali ti apre le porte, se hai buona volontà ti sostiene. A conti fatti non è facile essere un emigrato, ma non tornerei in Italia. Qui so che lottando prima o poi otterrò. Purtroppo in Italia avevo perso questa certezza. Diciamolo chiaro una donna della mia età sola in Italia incontra decisamente molte difficoltà.

Hai avuto difficoltà a inserirti nella nuova vita sociale e lavorativa?

Il primo mese è veramente difficile, ma poi giorno dopo giorno diventa sempre tutto più semplice. La fortuna di essere studente è quella di incontrare tante altre persone nella tua stessa condizione.


Com’è cambiata la tua vita? Sei felice di abitare lì?

È stata una vera rivoluzione. New York è una città frenetica, ma ti offre tutto ma proprio tutto quello che cerchi. Ormai sono abituata ad avere negozi aperti 24/7, a mangiare sano quando voglio, ad avere ogni genere di cena pronta e consegnata a casa, ad andare in palestra a mezzanotte se mi va e, visto che è anche una città di mare, a prendere la metropolitana per andare in spiaggia! Dopo quasi un anno posso affermare che sono felicissima della scelta fatta!


Un buon motivo per trasferirsi nella grande Mela:

Ce ne sono molti, ma per me la cosa più bella è la possibilità di conoscere e integrarsi con persone di ogni nazionalità. Questo ti arricchisce come individuo e ti amplia le vedute.

Come ti muovi a New York? Con i taxi come si vede nei telefilm? Incontri mai personaggi famosi per la città?

Sì, sembra di vivere dentro a un film. Taxi da chiamare al volo o corse pazze in metropolitana per raggiungere la meta. Mi è anche capitato di dare $50 a un taxista per raggiungere l’aeroporto JFK perché avevo la coincidenza per Milano di lì a pochi minuti.

Vuoi dare un consiglio a chi vorrebbe trasferirsi a New York?

Posso dire a chi vorrebbe venire qui che la strada non è semplicissima. Ma se veramente vuoi raggiungere il tuo obiettivo ce la puoi fare, non arrenderti! Cerca di raggiungere quello che vuoi. Perché la vita è una e se ami un posto o credi di poter crearti una nuova vita fallo e non ascoltare quelli che ti vogliono fermare!

Di Simona Cortopassi 25/09/2012

 

“yourevolution”
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