Paolo, grafico si è trasferito a lavorare in Costa Rica a Guanacaste; più precisamente si è trasferito a vivere in Costa Rica con la famiglia a Playa del Coco, nel nord del Costa Rica dove è riuscito a fare il suo lavoro di sempre.
Ciao, raccontaci un po’ di te… di dove sei originario e cosa facevi quando eri in Italia?
Mi chiamo Paolo, ho 55 anni e, in Italia, abitavo a Senigallia dove svolgevo l’attività di grafico pubblicitario.
Ora ho deciso di vivere e lavorare in Costa Rica a Guanacaste a Playa del Coco, a nord del Costa Rica sul versante pacifico.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia e trasferirsi a lavorare in Costa Rica a Guanacaste?
Alcuni anni fa ho iniziato a guardarmi intorno, facendo qualche viaggio esplorativo perché in Italia cominciavo ad essere insofferente.
Per il ritmo frenetico e, soprattutto, per la società che vedevo che si stava sempre più deteriorando, il cinismo, sempre meno umana, per non parlare della politica, corrotta e strafottente nei confronti del cittadino, in una parola: invivibile.
In più si cominciava a percepire la grande crisi.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
No, non ho mai vissuto per lunghi periodi all’estero, pur avendo viaggiato abbastanza.
Sei partito da solo o con partner o amici?
Mi hanno seguito, con grande entusiasmo, mi sono trasferito con tutta la famiglia, la mia compagna Nadia di 47 anni e nostra figlia Rebecca di 11 anni.
Perché ti sei trasferito proprio a vivere e lavorare in Costa Rica a Guanacaste?
La nostra meta doveva essere un paese vivibile sotto il profilo umano e con il sole tutto l’anno.
Quello che ci ha orientati verso il Costa Rica, senza dubbio, è il fatto che sia l’unico stato al mondo che non è dotato di esercito, sicuro e stabile politicamente. Oltre ad avere un grande rispetto per la natura.
In che cosa consiste la tua attività?
Ho continuato a svolgere il lavoro che conoscevo, il grafico.
Ed è quello che posso consigliare a quanti desiderassero stabilirsi e lavorare in Costa Rica a Guanacaste.
Tanti mi chiedono, infatti, ma che lavoro posso fare? oppure partono con l’idea del ristorante o della gelateria.
Niente di tutto questo, la cosa più sensata è quella di continuare con il lavoro che si conosce.
Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività in Costa Rica?
La conoscenza del territorio e di molta gente sparsa in tutto il paese, mi ha dato l’opportunità di organizzare dei viaggi dall’Italia verso il Costa Rica.
E non solo per vacanza ma anche per aiutare coloro che intendano trasferirsi a vivere e lavorare in Costa Rica a Guanacaste definitivamente.
A proposito del quale ho costruito un sito internet…
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
In Costa Rica non sei minimamente intralciato se vuoi intraprendere un’attività in proprio.
Al contrario, e giustamente dico io, sono molto protettivi nei confronti della popolazione locale e quindi restii a concedere lavoro ad uno straniero.
Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?
Nessun problema, ma proprio nessuno. In Costa Rica non esiste praticamente la parola “razzismo” ed è un popolo mentalmente aperto, cordiale e disponibile.
Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?
Mah! non saprei, nostalgia? proprio no. Qualcosa però mi manca, sono sincero, qualche prodotto alimentare… ah ah ah.
Vivere e lavorare in Costa Rica a Guanacaste sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
Per quanto se ne creda, o si voglia fare credere, il Costa Rica non è un paese arretrato, tutt’altro.
C’è molto rispetto per la natura (il 30% del territorio è parco naturale protetto).
Il 95% dell’energia è ricavata da fonti rinnovabili. La tassazione è accettabile (rispetto all’Italia si può dire quasi inesistente)
L’istruzione è gratuita così com’è garantita la sanità ed il livello di preparazione è molto alto.
Ci sono, ovviamente, anche delle situazioni negative rispetto allo standard italiano ed occidentale in genere.
Il paradiso terrestre, ripeto sempre, non esiste.
Con una bassa tassazione in Costa Rica, ad esempio, è comprensibile che i servizi pubblici non siano al top.
Anche il clima gioca a sfavore dell’efficienza e della produttività, ma sono proprio i ritmi lenti e la prevalenza dell’essere piuttosto che dell’apparire che fanno, per me, del Costa Rica un paese unico e vivibile.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme e trasferirsi a vivere e lavorare in Costa Rica a Guanacaste?
Farei loro una domanda: cosa aspettate ancora? Scherzi a parte, date un’occhiata al mio sito www.costaricaonline.it e li troverete tutti i consigli utili per trasferirvi a vivere e lavorare in Costa Rica a Guanacaste di cui avete bisogno e le risposte alle tante domande che tutti vi fate… o anche solo per curiosità.
Che tipo di lavoro/attività/investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano che desiderasse trasferirsi in Costa Rica?
Del lavoro ho già detto. Per investire in Costa Rica ci sono molte possibilità. C’è la possibilità, ad esempio, di acquistare un appartamento e farlo gestire, per l’affitto, sul posto. Oltre alla rivalutazione dell’ immobile in Costa Rica si otterranno delle continue entrate senza fare nulla, anche continuando a vivere in Italia. Comodo, no?
Pensi che ci siano molti italiani che hanno scelto di vivere in Costa Rica?
Attualmente vivono in Costa Rica circa 50.000 italiani, di cui trentamila residenti.
Consiglieresti il Costa Rica come meta per espatriare o più per una vacanza?
Per tutte e due le cose, per rifarsi una vita o per godersi la pensione in Costa Rica è un’ottima meta.
Per una vacanza in Costa Rica, benché non sia molto pubblicizzato, è un paradiso naturale, dalle sue spiagge alla natura lussureggiante con la possibilità di fare tanti sport è un posto dove consiglio vivamente di pensare per trascorrere una bella vacanza. Se vi piacciono i villaggi “all inclusive” il Costa Rica non fa per voi.
Attenzione però, potreste innamorarvi e… mollare tutto e rimanerci per sempre!
Di Massimo Dallaglio 02/09/2012