QUALI SONO I 6 LIVELLI DELLA LINGUA INGLESE?
Ti sei mai chiesto quale sia il tuo livello di inglese? Partiamo dal presupposto che non è una domanda facile in generale; se poi non hai familiarità con i livelli di riferimento internazionali, diventa una domanda davvero difficile. Scopriamo quindi quali sono i 6 livelli della lingua inglese.
QCER – che cos’è?
Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). Tante parole per indicare una sorta di manuale, creato dal Consiglio d’Europa e riconosciuto ed accettato in tutta Europa ma non solo, che stabilisce i parametri per la valutazione della conoscenza di una lingua straniera.
Il QCER suddivide la conoscenza (e l’apprendimento) dell’inglese come lingua straniera in tre grandi fasce, base (A), autonomia (B) e padronanza (C). Ogni fascia contiene poi dei livelli interni, A1, A2, B1, B2, C1, C2.
A – Base
A1 o principiante
Se hai appena iniziato a studiare l’inglese, probabilmente saprai presentarti e raccontare qualcosina di te e conoscerai qualche frase ed espressione della vita quotidiana. L’A1 è il primissimo livello di inglese.
A2 o elementare
In questo livello, comunque ancora base, sei in grado di comprendere frasi familiari e comuni e parlare con più precisione di te ed altri facili argomenti. Te la cavi bene con le cosiddette frasi di sopravvivenza.
B – Autonomia
B1 o intermedio
Chi riesce a comprendere punti chiave di conversazioni, comunica con facilità quando è all’estero o parla della vita di tutti i giorni ed è in grado di scrivere correttamente testi semplici, può essere considerato uno studente di livello B1.
B2 o intermedio avanzato
Se questo è il tuo livello, vuol dire che hai già una buona conoscenza dell’inglese, ti trovi a tuo agio sia se si tratta di conversazioni su argomenti banali sia quando l’oggetto del discorso è un po’ più complesso, comprendendone le idee principali. Inoltre non hai particolari difficoltà nel produrre testi chiari e più dettagliati.
C – Padronanza
C1 o avanzato
Per ottenere una conoscenza e padronanza dell’inglese pari al livello C1 ci vuole un bel po’ di lavoro; ma, te lo garantisco, ne vale la pena. La conoscenza e padronanza di questo livello ti permettono di confrontarti con nativi con scioltezza e sicurezza, parlando chiaramente di vari argomenti, dai più facili a quelli più complessi ed astratti. Inizi ad utilizzare strutture di frasi più avanzate e sai scrivere correttamente anche di argomenti complessi.
C2 o competente
La differenza tra te e un nativo è forse solo l’accento e il passaporto. Per arrivare fin qui hai lavorato duramente, ma adesso the sky’s the limit. C’è davvero poco che non capisci, ti esprimi spontaneamente e in modo preciso e hai fatto tue le sfumature sottili della lingua. Insomma, sei un vero Pro!
Il livello per trasferirsi abroad
Comprendere il proprio livello di inglese è molto utile soprattutto se stai pensando di trasferirti all’estero, magari in Inghilterra o in Australia. La conoscenza della lingua sarà uno dei fattori principali che influenzeranno il successo o meno della tua nuova avventura.
Non esistono regole, ovviamente, e ci sono storie di ragazzi che sono partiti masticando a malapena qualche parola e si sono stabiliti facendo anche carriera (l’inglese prima o poi l’hanno dovuto imparare). Ma in linea di massima, dai racconti e dalle testimonianze di italiani che si sono trasferiti all’estero, è chiaro che partire con un buon livello (B1 o B2) è sicuramente avvantaggiante, non solo ti permetterà di integrarti con più facilità, ma anche di vivere la realtà lavorativa con serenità!
E Adesso?
Adesso che conosci gli standard internazionali puoi controllare il tuo livello di inglese con un veloce test delle tue conoscenze. Se vuoi migliorare il tuo livello, ma non sai da dove partire o hai bisogno del supporto di un insegnante madrelingua esperto, ti consiglio di leggere la guida completa alle lezioni online via Skype sul sito della Moxon English.
Di Alessia Cacaveri