coronavirus, covid 19, quarantena in Messico

Queste parole sono uno sfogo di chi sta vivendo una quarantena all’estero.

Tanti come me si trovano lontano dall’Italia, dalle loro famiglie, da parenti e amici e non hanno scelta. Per una volta nella loro vita non hanno la libertà di prendere un volo e raggiungere la terra che per anni hanno chiamato “casa”.

La quarantena all’estero

Siamo ormai in isolamento da giorni, settimane. Uso il termine “siamo” perché facciamo tutti parte di quell’Umanità che il 31 dicembre ha sentito la notizia di un certo virus partito dalla Cina. Oggi tutti sanno come si chiama: COVID-19. Sembrava una cosa da nulla e invece per molti è diventato un inferno.

Mi trovo in Messico e seguo da lontano le notizie e gli aggiornamenti in Italia.

Tanti come me hanno avuto il coraggio di dire “Mollo tutto!” tempo fa e ora si trovano in una condizione difficile.

Perché è difficile e soprattutto sconsigliato tornare in Italia ora, quando la situazione è tesa e il timore rende tutto più fragile.

Perché è difficile stare lontano dai propri cari in un momento delicato come questo, quando sai che loro sono in casa, insieme, a farsi coraggio… mentre tu sei distante, forse anche dall’altra parte del mondo, e ti attacchi a quel messaggio su WhatsApp che ricevi durante la notte: “Stiamo bene, stiamo tutti bene”.

Fai un sospiro e provi a pensare ad altro, ma la mente torna sempre là: ai tuoi famigliari e amici in casa.

Affrontare la quarantena all'estero: le sensazioni di un expat in Messico
Foto di Наркологическая Клиника da Pixabay

La situazione in Messico

La situazione in Messico non è grave quanto l’Italia, e spero non lo diventi mai. Sono state prese alcune misure precauzionali come la chiusura di palestre, cinema, discoteche e locali con capienza superiore alle 50 persone; alcuni sono in modalità smart working, ma sono la minoranza.

Le strade e i mezzi pubblici sono ancora pieni, affollati di persone che pensano che questo virus sia un’invenzione dei governi per favorire una crisi economica.

Io vorrei prendere per le spalle e scuotere queste persone ancora per strada come se niente fosse, incuranti di loro stesse e dell’Umanità intera.

Perché questo virus è diventato una pandemia a causa della negligenza dell’essere umano.

Vorrei scuoterle e farle riflettere su quello che sta succedendo all’Italia, o a quello che è successo alla Cina.

Andrà tutto bene

È una situazione che mi colpisce da vicino. L’Italia e la Cina. Si tratta della mie due “case”: quella italiana, dove sono nata e quella cinese, che è stata casa per tre anni.

È proprio quando vedi la tua terra in ginocchio, che si risveglia il senso di appartenenza alla nazione che ti ha visto nascere. Questo sentimento non si può cancellare, nemmeno per chi è partito lasciandosi tutto alle spalle.

È proprio quando vedi la tua seconda casa in lacrime, che si scatenano i ricordi in quella terra lontana che ti ha visto crescere e diventare una donna.

Sono vicina a tutte quelle persone che, mosse da quel coraggio, si trovano a condurre una vita all’estero e non hanno la possibilità di stare vicino fisicamente ai loro cari.

Come un mantra mi ripeto: ce la faremo e andrà tutto bene.

#iorestoacasa

Margherita

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