Ciao Silvana, raccontaci un po’ di te… come ti chiami, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Ciao a tutti, sono Silvana Di Liberto e sono felice di condividere un po’ della mia storia con voi qui su Mollo Tutto.
Sono nata e cresciuta nella soleggiata Sicilia, nella cittadina di Monreale, tra le colline vicino a Palermo. Fin dalla giovinezza, la musica è stata la mia passione predominante, diventando una vera e propria vocazione professionale.
In tutta l’isola, ho avuto l’opportunità di esibirmi in numerosi eventi di grande risonanza, spaziando dalle celebrazioni in piazza a esibizioni canore in sfilate di moda.
Un capitolo particolarmente significativo della mia carriera è stato il coinvolgimento in numerosi matrimoni, una tradizione radicata nella cultura del sud Italia.
Da quando ho lasciato il mio paese, non mi sono più dedicata a questo tipo di grandi performance, ma serbo con affetto i ricordi di quei tempi speciali e lontani.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
La decisione di lasciare l’Italia è stata motivata dalla mia innata curiosità e dalla volontà di esplorare varie culture, immergermi in lingue diverse e ampliare le mie prospettive.
La mia sete di novità ha sempre alimentato questo cambiamento come parte essenziale della mia vita.
Anche se abbia goduto del privilegio di appartenere a una numerosa famiglia che mi ha sempre fornito tutto il necessario e di aver vissuto appieno la vibrante scena musicale siciliana, ho avvertito un senso di incompiutezza che non potevo ignorare.
Avevo bisogno di espandermi attraverso nuovi repertori musicali e di abbracciare una disciplina che mi mettesse alla prova oltre i confini italiani.
Da allora, non ho mai rimpianto la strada che ho intrapreso, dato che ha migliorato la mia vita artistica e personale in modi che mai avrei potuto immaginare.
Perché hai scelto proprio la Spagna in quale località vivi esattamente?
Dopo un periodo a Londra, ho realizzato che quella metropoli non corrispondeva alle mie esigenze e preferenze. Il mio compagno mi ha suggerito la Spagna, avendo già gestito un commercio ad Alicante. La prospettiva di ricominciare in un luogo che già conosceva ha catturato il mio interesse, e ho accettato la proposta senza esitazione.
Trascorsi tantissimi anni a Barcellona, abbiamo iniziato a percepire la stanchezza di vivere in una città troppo caotica, sempre affollata da turisti low-cost e afflitta dall’inquinamento comune a molte aree urbane.
Di conseguenza, ci siamo trasferiti in Andalusia, nella provincia di Huelva, una zona ancora selvaggia e poco conosciuta, dove possiamo apprezzare appieno la bellezza naturale e godere della pace di questa regione.
Sei partita da sola o con la famiglia o partner o?
In quel periodo di intensa frenesia lavorativa in Italia, al termine dell’estate, ho deciso di concedermi due vacanze di relax consecutive.
Questo riposo ha contribuito a far maturare in me la consapevolezza dell’imminente necessità di distanziarmi dal mio piccolo impero musicale e di prendere le redini di un nuovo futuro.
Uno di questi viaggi l’ho fatto in compagnia della mia amica Tiziana, mentre l’altro coinvolgeva il mio amico Salvo, al quale devo molto, e alcuni ex compagni di scuola.
Nel corso della prima settimana, ho incontrato una persona molto speciale proveniente da Roma, la quale mi ha suggerito di lasciare tutto, sostenendo che nella sua città avrei avuto molte opportunità per realizzare i miei sogni musicali.
Quando, al telefono, ho menzionato il mio prossimo spostamento in Spagna, la sua risposta è stata inequivocabile: ‘Allora non ci rivedremo più, perché incontrerai la tua anima gemella.’ In effetti, durante il mio soggiorno a Lloret del Mar in Catalogna, ho conosciuto il mio attuale compagno, di nazionalità francese. Quasi istintivamente, abbiamo capito di essere due anime gemelle.
Dopo appena una settimana, si è recato a trovarmi in Sicilia, e in breve tempo ho preparato le valige per la partenza definitiva insieme.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
No, assolutamente. Le mie esperienze all’estero si erano finora limitate a brevi vacanze. Tuttavia, la fervida voglia di cambiare vita era sempre stata al centro dei miei pensieri.
Era solo una questione di individuare il momento opportuno e trasformare la mia ossessione per il cambiamento in una tangibile realtà.
In che cosa consiste la tua attività li in Spagna?
Qui in Spagna, la mia attività è principalmente concentrata nel settore degli eventi privati, dove svolgo il ruolo di cantante.
Copro una vasta area, dalla Costa della Luce all’Algarve, concentrandomi soprattutto durante la stagione estiva.
Inoltre, collaboro con diversi hotel, con una particolare attenzione rivolta a due magnifici campi da golf della mia zona.
Oltre alla musica, ho esplorato il mondo della scrittura. Nel corso dell’ultimo anno, ho dato vita a un libro in lingua spagnola intitolato ‘El Camino de Santiago (a mi manera)’, che ho recentemente tradotto in italiano con il titolo ‘Il Cammino di Santiago a modo mio‘.
Questo vissuto di scrittura è stato una straordinaria avventura, permettendomi di scoprire nuove forme di espressione e di condividere le mie riflessioni e ricordi con un pubblico più vasto. Il libro rappresenta la mia testimonianza personale del pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago, partito a piedi da Sant Jean Pied de Port con lo zaino in spalla e l’obiettivo di raggiungere la rinomata Cattedrale di Galizia.
Attraverso la descrizione delle tappe condivise con una donna proveniente dal nord dell’Europa, racconto dei luoghi affascinanti, delle sfide avvincenti e delle persone di tutto il mondo che ho incontrato lungo il percorso.
Spero che questa narrazione spirituale trasmetta l’essenza di questo millenario cammino, invitandovi a scoprire più a fondo anche il mio viaggio interiore.
Auspico che le pagine del mio libro possano toccare profondamente ogni lettore, offrendo loro un’esperienza autentica nel cercare significato nelle proprie vite e ispirandoli con la convinzione che tutto sia possibile.
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo e di stile di vita rispetto all’Italia?
Durante la mia esperienza lavorativa a Barcellona, ho osservato notevoli differenze sia nel contesto professionale che nello stile di vita rispetto all’Italia.
La vivacità e dinamicità del mondo del lavoro erano palesemente evidenti, caratterizzate da una flessibilità che consentiva di esplorare varie opportunità professionali con una fluidità notevole, quasi come cambiare scarpe a seconda delle esigenze.
Appena giunta in questa città, mi è stata offerta l’opportunità di esibirmi come cantante in una nave privata, segnando così l’inizio di un percorso lavorativo stimolante. Le partenze per brevi periodi e la continua scoperta di nuove occupazioni ad ogni ritorno hanno notevolmente arricchito la mia anima, permettendomi di acquisire competenze preziose e di ampliare significativamente i miei orizzonti.
In contrasto, in Italia persiste una mentalità basata sulle raccomandazioni e sulle amicizie, che sembra costituire un ostacolo all’avanzamento del paese, anche perché mi viene detto da molti italiani che a volte conosco, durante i miei spettacoli. Un aspetto spesso trascurato è la tendenza di numerosi giovani a cercare opportunità all’estero, segnalando una sorta di fuga dal proprio paese d’origine.
Questa realtà suscita in me un profondo senso di rincrescimento e tristezza, poiché nutro la speranza che l’Italia possa creare un ambiente più favorevole e stimolante per i talenti emergenti, andando oltre le solite connessioni pregresse.
Cos’altro hai notato della società locale?
Ayamonte, questo antico paesino, emana un’atmosfera di tranquillità e sicurezza, avvolto da una cornice naturale di paludi, fiume e oceano.
La vita qui si svolge a un ritmo più lento, consentendo di assaporare appieno la dolce quiete del luogo.
La sensazione di sicurezza è così pervasiva che è possibile passeggiare tranquillamente anche di notte, senza timore di aggressioni o minacce.
Il fascino di questo paese attrae soprattutto anziani provenienti dal Nord Europa, generando una comunità che si anima durante l’estate, pur mantenendo una piacevole quiete grazie all’assenza di locali affollati o discoteche.
Mentre questo modo di vivere può risultare diverso dalla nostra prospettiva, è essenziale immergersi nel loro mondo e accettarlo per quello che è, spesso scoprendo che il nostro modo di ragionare non è applicabile.
Le abitudini spagnole, come il ritardo nelle aperture dei negozi e nell’orario dei pasti, possono inizialmente sorprendere, ma si rivelano parte integrante della vita quotidiana.
Qui, le tradizioni, la loro musica flamenco, e la semplicità sono saldamente ancorate, con l’aggiunta del valore della vicinanza al Portogallo.
Sotto il profilo politico, le tradizionali distinzioni ideologiche tra destra e sinistra stanno diventando sempre meno rilevanti e più omogenee, un fenomeno che caratterizza non solo la Spagna, ma anche la scena politica globale.
La questione dell’immigrazione, di risonanza mondiale, non risparmia nemmeno questa comunità, contribuendo a plasmare il tessuto sociale in modo dinamico.
L’economia locale si basa su diverse attività fondamentali, tra cui la pesca, l’agricoltura e l’industria chimica, con il turismo che svolge un ruolo trainante.
In generale, questo paese è rinomato per la sua discrezione, educazione e rispetto, qualità che ricordano l’atteggiamento dei portoghesi. Personalmente, apprezzo il loro carattere poiché si identifica con il mio modo di essere.
Vivere in Spagna sotto quali aspetti è meglio rispetto all’ Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
Vivere in Spagna presenta diversi aspetti positivi e negativi rispetto all’Italia, ma è importante sottolineare che le prospettive possono variare a seconda dell’individuo e delle sue esigenze.
Prima dell’era COVID-19, la mia risposta avrebbe potuto divergere notevolmente, ma con l’esperienza accumulata nel corso del tempo, emergono alcune considerazioni.
Tra gli aspetti positivi della vita in Spagna, si evidenzia spesso una maggiore applicazione più attenta per le regole e le normative rispetto all’atteggiamento talvolta più disinvolto che si osserva in Italia.
Questa predisposizione al rispetto delle norme contribuisce a un senso di ordine e organizzazione nella vita quotidiana, elemento che può essere apprezzato da chi ricerca stabilità e sicurezza.
D’altra parte, è importante notare che la chiave del benessere in qualsiasi luogo risiede nella capacità di concentrarsi sulla propria vita e trovare l’equilibrio personale.
Ogni luogo nel mondo ha i suoi pro e contro, e trovare il proprio spazio di conforto dipende anche dalla propria adattabilità e atteggiamento.
Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca da quando sei via?
Un ricordo o nostalgia, non lo definirei. Fortunatamente, mi affido al progresso tecnologico che, in qualche modo, attenua la distanza geografica e mi consente di mantenere un saldo legame con le mie radici.
Questo è un lusso che non avevo quando sono partita. Al contempo, riconosco che questa sensazione non può sostituire completamente le esperienze sensoriali e culturali legate alla mia terra natale, Sicilia.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Attualmente, sto raccogliendo i frutti della vendita del mio libro, “Il Cammino di Santiago (a Modo Mio)“. La mia gioia cresce ulteriormente sapendo che il mio compagno sta lavorando alla versione in francese, che presto sarà disponibile anche su Amazon.
Ho l’intenzione di dedicare ancora più tempo alla scrittura, coltivando la passione che ha portato alla realizzazione di questo libro.
Come si suol dire, se si semina con cura, i fiori sbocceranno.
Guardo con entusiasmo al futuro, ma resto sempre con i piedi per terra, vivendo appieno il presente.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme e trasferirsi a vivere in Spagna ?
Se stai contemplando l’idea di intraprendere un percorso simile al mio, trasferendoti in Spagna, è fondamentale tenere in considerazione che la mia esperienza potrebbe non essere universalmente applicabile.
Il mio viaggio personale ha comportato lasciare l’Italia per esplorare nuovi luoghi di cui non avevo alcuna conoscenza, però essendo giovane, ho visto il mondo con altri occhi. In questo percorso, ho affrontato alti e bassi, ma alla fine, sono ancora qui.
È però essenziale sottolineare che le dinamiche erano più semplici in passato. Al giorno d’oggi, il mondo si muove a un ritmo accelerato, e adattarsi è cruciale per evitare di rimanere indietro.
Un altro aspetto spesso sottovalutato è la crescente automazione, che potrebbe sostituire i lavoratori in tutti i settori.
Va notato che la situazione in Spagna è cambiata nel corso del tempo, con un aumento del costo della vita e limitate opportunità di lavoro. Per gli stranieri, investire in attività potrebbe essere l’unica opzione, ma è importante considerare che l’Europa è già densamente popolata e competitiva. Non intendo scoraggiare, ma offrire una riflessione realistica. Un aspetto cruciale da considerare è la difficoltà nel trovare alloggi, soprattutto nelle città principali, dove gli affitti possono raggiungere livelli estremamente elevati.
Questa realtà si comprende appieno solo vivendo effettivamente nel paese. Per coloro che desiderano comunque intraprendere questo percorso, consiglio di pianificare attentamente il trasferimento, magari visitando prima il paese come turisti.
Questo permette di valutare se il contesto è gradito e di apprendere la lingua per evitare inconvenienti.
Secondo la tua esperienza, che tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente per un italiano in Spagna ?
Da un po’ di tempo, ho abbandonato gli approcci convenzionali al lavoro, dedicandomi piuttosto alle mie passioni più intime: il canto e la scrittura.
Essendo una donna diretta e decisa, gestisco il mio tempo in modo indipendente, una decisione che potrebbe risultare incomprensibile per chi si conforma ai modelli di lavoro e alle convenzioni sociali imposte dal mondo.
Sono fermamente convinta che, quando si è sufficientemente determinati, le opportunità giuste si presentino spontaneamente, e, come si suol dire, tutte le strade portano a Roma.
La mia raccomandazione è quella di perseguire con amore i propri interessi e di esplorare opportunità che rispecchino la propria autenticità, piuttosto che accettare i primi lavori che vengono offerti.
In questo modo, è possibile trovare gratificazione e realizzazione personale, anche al di fuori dei percorsi di carriera tradizionali.
Conosci molti italiani che vivono li in Spagna li frequenti?
Qui quasi non ci sono ghetti italiani. Il mio ambiente sociale in Spagna è composto principalmente da persone di diverse nazionalità e da alcuni locali con i quali ho instaurato un ottimo rapporto, anche se in realtà sono una persona solitaria.
Nel corso degli anni, ho consolidato un solido legame con un grande gruppo di pensionati italiani che risiedono in Portogallo e che spesso vengono ai miei spettacoli.
Se desiderate seguirmi, vi lascio i miei profili, precisando che non sono molto attiva sui social media:
Di Massimo Dallaglio