Simona e suo marito si sono trasferiti a vivere e lavorare in Germania a Monaco di Baviera
Simona e suo marito si sono trasferiti a vivere e lavorare in Germania a Monaco di Baviera.
Dopo diverse valutazioni a “tavolino” hanno scelto quello che per loro poteva essere un buon punto di inizio per la loro nuova vita all’estero; Esattamente hanno scelto di vivere a Freising che dista pochissimo da Monaco di Baviera.
Ciao a tutti, mi chiamo Simona, in arte EinEspressoBitte, che è il nome del mio blog, col quale molti webnauti mi identificano! Ho 29 anni e 36 mesi (mi rifiuto di scrivere quel numero che inizia col 3 ) e vengo da Aosta. Sono nata e cresciuta lì, ma ho origini molto meridionali, mi piace definirmi “calabro/valdostRana” !
Ero un dipendente della Pubblica Amministrazione, in Agenzia del Lavoro, a contatto con la gestione dei fondi della Comunità Europea.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
La voglia è stata adolescenziale, ho iniziato ad essere inquieta attorno ai 15 anni col mio primo viaggio in Inghilterra. Viaggio- studio che mi ha permesso di conoscere un mondo nuovo cha dalle mie montagne non potevo neppure intravedere.
Non ero a mio agio dove vivevo e volevo andare “oltre”, oltre a quelle montagne che chiudevano la mia visuale.
La necessità è venuta dopo, quando ho iniziato ad affacciarmi al mondo del lavoro e saltellando da un lavoro all’altro per capire cosa volessi fare da grande, mi sono resa conto che volevo diventare grande in un altro posto.
L’emigrazione vera è propria in Germania è avvenuta 2 anni fa, nel 2011.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Mi ero già affacciata all’estero in Inghilterra, Francia e Svizzera, ma sempre per periodi a termine.
Forse non era arrivato il momento giusto, o forse non mi trovavo nel luogo giusto, quindi rientravo, ma con questa parte di me che sentiva di non essere “a posto”.
Perché hai scelto proprio Monaco di Baviera?
Mio marito ha fatto da pioniere, quando ci siamo guardati e abbiamo deciso di andarcene, lui ha fatto colloqui in vari paesi, ci siamo messi a tavolino e abbiamo scelto quello che per noi poteva essere un buon punto di inizio per la nostra nuova vita all’estero.
Prima di trasferirci siamo andati a visitare le zone di nostro interesse e abbiamo scelto di vivere a Freising che dista pochissimo da Monaco di Baviera.
Sei partita da solo o in coppia?
Siamo partiti in coppia, prima mio marito e a distanza di 6 mesi sono arrivata io.
In passato, gli altri paesi li avevo vissuti da “single”…questa volta si è trattato di spostare non solo Simona…ma Simona & consorte 😀
In che cosa consiste la tua attività?
Per la prima volta in vita mia ho potuto fare delle mie passioni un lavoro!
Mi piace scrivere e all’inizio dell’anno ho aperto un blog, diventato da poco un dominio: www.einespressobitte.com dove la parola d’ordine è sorridere e non giudicare!
Racconto della mia vita da expat per far sorridere di me e con me! E intanto metto “on the web” le mie passioni: scrivere, viaggiare e cucinare!
Per la scrittura è arrivata una collaborazione con due giornali nazionali italiani Il Mercato del Lavoro e The New Training .
Per la cucina, il primo ottobre inizierò il mio corso di cucina italiana in una scuola privata, supportata da un caro amico che ha creato il progetto “RomInBavaria” per portare in Germania le specialità del Lazio!
Così uniremo l’utile al dilettevole insegnando a cucinare e raccontando un po’ di storia del Bel Paese.
Racconteremo della Valle d’Aosta, di Roma e in generale dell’Italia.
Per la sezione viaggiare… sono @work per costruire un futuro lavorativo anche lì!
Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?
Ho passato la mia vita a fare lavori che mi piacevano, ma non mi completavano, ora posso fare delle mie passioni un lavoro.
Posso far uscire dalla mia penna le mie emozioni e dalla mia cucina le mie creazioni! E posso finalmente condividerle!
E soprattutto mi posso gestire il lavoro come meglio preferisco! Una sensazione che fa bene… soprattutto all’anima, niente capi, niente ordini…il mio capo sono IO!
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Volendo fare un discorso generale, sicuramente l’investimento sui giovani è molto elevato.
Arrivo da un’agenzia del lavoro e ho visto il mercato del lavoro italiano accartocciarsi su se stesso e andare fuori controllo, troppe le professioni in esubero, troppi pochi gli spazi dedicati ai giovani.
Qui le aziende tendono ad assumere neolaureati per “crescerli” all’interno. E questa non è poca cosa, li formano e li ributtano sul mercato “potenziati”.
Cosa che in Italia non viene più fatto. I giovani vengono scoraggiati sin dall’inizio. E non si investe nelle loro potenzialità.
Anche la scuola non li forma, una marcia in più qui è il multilingua, la maggior parte dei ragazzi parla inglese in maniera fluente e spesso anche altre lingue.
In Italia manca l’attenzione a questo aspetto, la lingua che per eccellenza apre le porte alla competitività è l’inglese, e la scuola la sottovaluta, di conseguenza anche i ragazzi.
Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?
Parto sempre dal presupposto che i muri li scavalco e non ci sbatto contro! Perciò per me le differenze stanno a zero… ho a che fare con persone, non con “nazionalità”, quindi mi rapporto con chiunque col sorriso e (per fortuna) ricevo sorrisi!
Sono molto attiva e perciò è facile fare amicizia per me. Faccio amicizia anche con i tombini!
Non mi sono rinchiusa in una Little Italy, come vedo fare da molti miei connazionali, e ho cercato il più possibile contatto con le persone del posto. Così mi sono creata la mia cerchia di amici!
Una volta ad una ragazza che mi diceva di sentirsi sola…ho risposto “io no, io mi sento sola…solamente in bagno”. Ecco, questo può rendere l’idea del concetto di integrazione che ho io!
Tempo fa mi è stato anche proposto di fare la signorina all’Oktoberfest e lo avrei fatto molto volentieri…se non fosse che il boccale di birra stento a tenerlo in mano vuoto! Figuriamoci portarne avanti e indietro quattro per mano!!!! Però avrei completato il mio kit dell’integrazione in un bel modo!
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
Nostalgia no, non mi fermo mai a guardare indietro, ho l’attitudine a guardare avanti.
Non mi sentivo a mio agio dove vivevo, perciò non è stato difficile andar via.
La famiglia d’origine manca, gli amici li sento spessissimo!
Se devo proprio trovare un aspetto nostalgico…è relativo al sole! Ecco, ho nostalgia delle estati più lunghe!
Anche se quest’anno il tempo è stato bizzarro un po’ dappertutto!
Vivere in Germania sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?
Come dico sempre: non esiste il paese perfetto , ma esistono paesi che danno più opportunità rispetto ad altri, la Germania è uno di questi.
Aspetto principale: le opportunità! Poi ce ne sono molti altri: la qualità di vita, la puntualità dei servizi, i trasporti, il livello di sicurezza che è molto alto anche in città grosse come Monaco, l’internazionalità, la possibilità di conoscere culture diverse… la presenza di uno Stato e di regole che vengono rispettate!
Sugli aspetti negativi non so proprio cosa dire, per ora non ho trovato aspetti peggiori del vivere in Italia, mi riservo il diritto di rispondere quando li vivrò di persona… per ora: nulla da dichiarare!
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?
Quello che dico sempre a chi mi scrive sul blog: non partite all’avventura! Ponderate bene le scelte, indagate sulle opportunità che vi possono dare i vari paesi, ai giorni nostri abbiamo uno strumento potentissimo che è il web, USATELO! Preparatevi, non partite per disperazione e senza strumenti, perché cambiare paese non è come andare in vacanza due settimane per poi rientrare!
E una volta fatta la scelta, non voltatevi indietro…andate solo avanti! Non vivete nel continuo (e noiosissimo) paragone col posto da dove venite, non serve a nessuno e non giova alla vostra integrazione!
Il piatto di pasta che fa mammina… lo troverete solo a casa di mammina, è inutile emigrare e pretendere di portarsi appresso anche quello! Un posto nuovo è pieno di luoghi da scoprire, cibi da assaggiare, gente da conoscere!!!!
Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano a Monaco di Baviera?
In questo momento è la patria degli Ingegneri. Perciò chi ha fatto questo percorso scolastico trova qui tutto lo spazio e la considerazione che in Italia non ha!
Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Monaco di Baviera?
“Molti” è a dir poco! E siamo in continuo aumento!
Consiglieresti Monaco come meta per espatriare o più per una vacanza?
L’espatrio non è per tutti, dipende dal carattere di una persona.
Io consiglierei prima di venirci in vacanza, come abbiamo fatto io e mio marito, e poi di decidere quanto si è compatibili con la città.
Ad esempio noi abbiamo preferito un centro più piccolo come Freising e ci godiamo l’internazionalità di Monaco nel fine settimana!
In generale, ai giovani consiglio di mettere fuori la testa dal guscio e di provare! Fate stage, viaggi come au pair, sfruttate le risorse degli uffici competenti delle vostre città (Eurodyssées, Eures…), inventatevi qualcosa… ma fatelo!!!!
Io ancora oggi ogni tanto mi fermo e mi dico “… se lo avessi fatto prima”. Ecco, evitatelo, fatelo adesso.
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Di Massimo Dallaglio 17/10/2013