Simone si è trasferito a vivere a Barcellona dove lavora come personal trainer
Simone, dopo aver lavorato in Italia come cameriere poi bartender, operaio e successivamente come agente immobiliare, ha iniziato a viaggiare lavorando all’estero.
Da novembre del 2002 ha lasciato l’Italia. In questi 13 anni ha vissuto tra Francia, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Australia, Senegal e Sudafrica, tutti paesi dove ha regolarmente lavorato.
“...in Italia, sia in Sardegna che a Milano, non ho mai avuto un regolare contratto di lavoro mentre invece all’estero ho sempre lavorato sotto contratto e con tutti i benefici annessi. E’ una grande differenza…”
Ciao Simone, raccontaci un po’ di te… di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Ciao a tutti, sono nato 37 anni fa a Cagliari ed ho un diploma di studi turistico alberghiero.
Ho cominciato a lavorare in Sardegna come cameriere poi mi sono specializzato nella preparazione dei cocktails e successivamente ho lavorato come barman nelle discoteche.
Passando da Milano ho fatto pure l’agente immobiliare ed ho anche lavorato in fabbrica.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
In Italia con tutti i lavori che ho fatto non ho mai avuto ne un contratto di lavoro ne una busta paga.
Poi c’e da dire che nel 1990 i miei hanno deciso di trasferirsi a vivere nel Sulcis-Iglesiente. Una piccola fetta di Sardegna dove la mentalita’ delle persone in generale non mi piace affatto…
Quando nel 2001 ho voluto comprare la macchina ed ho dovuto farlo a nome di mio padre, beh questo mi ha fatto riflettere…
Perché hai scelto proprio la Spagna e in quale città vivi?
Oggi mi trovo a Barcellona dove vivo da giugno del 2013. Precedentemente ho vissuto a Siviglia anche se solo per qualche mese durante l’estate 2004. Poi alle Canarie, estate 2007 e poi alle Baleari estate 2008. La Spagna mi ha sempre affascinato per il suo ritmo blando, per il clima soleggiante e per il suo cibo squisito. Il sistema amministrativo e sanitario funziona molto bene, sono soddisfatto.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Si. Effettivamente e’ da novembre del 2002 che ho lasciato l’Italia e in questi 13 anni ho vissuto tra Francia, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Australia, Senegal e Sudafrica.Tutti paesi dove ho regolarmente lavorato.
Sei partito da solo o con la partner o con amici?
Sono sempre partito da solo, perché sono del punto di vista che se si aspetta qualcuno non si va da nessuna parte.
In che cosa consiste la tua attività adesso?
Dopo aver lavorato come supervisor in un helpdesk per una compagnia tedesca ho fatto un break per studiare e prendere il certificato di “Personal Trainer“, cosa che sono riuscito a conseguire proprio qualche giorno fa. A Barcellona ci sono tantissime palestre, la gente vuole stare in forma.
Poi ho qualche idea in testa e proprio in questo periodo sto cercando d’allestire un sito internet per tutte le persone che vorrebbero dei consigli su Barcellona e non solo (turismo, investimenti, etc) . Ma vediamo, per ora e’ solo un idea…
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Come detto in precedenza, in Italia che sia in Sardegna o a Milano, non ho mai avuto un regolare contratto di lavoro mentre invece all’estero ho sempre lavorato sotto contratto e con tutti i benefici annessi. E’ una grande differenza, credetemi.
Cos’altro hai notato della società spagnola?
Gli spagnoli sono molto socievoli e simpatici in generale. A Barcellona tutti vogliono comprare casa per investimento. Qui c’e una grandissima richiesta di affitto a corto, medio e lungo termine. E’ pazzesco.
Crisi io non ne vedo perche’ i negozi sono sempre pieni di gente che compra e non sono solo turisti, la stessa cosa vale per i ristoranti.
A livello di sicurezza qui bisogna stare attenti ai propri Smartphone e portafogli che sono le cose più rubate dai cosiddetti borseggiatori sulla metro o sul bus per non dimenticare i furti negli appartamenti sempre più numerosi.
Per quanto riguarda l’immigrazione qui ci sono veramente tanti tanti stranieri, Barcellona e’ una meta che piace per molti aspetti. Ci sono varie possibilità se uno e’ sveglio e riesce ad inserirsi bene. Culturalmente e’ una citta’ che non si discute con le sue chiese, cattedrali, castelli e le opere di Gaudi. Bellissima.
Di politica non parlo, non mi interessa proprio.
Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?
Essendo oramai tanto tempo lontano da casa non ho nessun problema di integrazione, mi sento sempre a mio agio dappertutto.
Vivere a Barcellona sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
La faccio semplice. Per me qualsiasi posto oggi e’ meglio dell’Italia. Provare per credere.
Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca di più quando sei via?
L’unica cosa che mi manca dell’Italia e’ la mia famiglia. A volte vorrei svegliarmi e poter abbracciare mia madre, oppure poter parlare faccia a faccia con mio padre… Invece ci si deve accontentare di Skype…
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero trasferirsi a vivere a Barcellona?
Io sono andato via dall’Italia a 25 anni, forse un po’ tardi. Consiglierei a tutti gli Italiani “infelici” di non stare ad aspettare il “miracolo” e perdere tempo in un paese che non vi offre nulla.
Andate via, fate le vostre esperienze che vi formeranno e che vi saranno utili in un futuro. Se proprio non potete fare a meno dell’Italia, beh… ditevi che un giorno ci ritornerete ma intanto andate, c’e tanto da vedere e da fare che forse nemmeno lo immaginate…
Che tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano a Barcellona?
Comprare casa qui e’ un buonissimo investimento. Ma anche aprire un ristorante in centro – che offra una buona varieta’ di piatti italiani di qualita’ – è un ottimo investimento.
Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Barcellona?
Assolutamente si. La comunita’ italiana e’ la più numerosa a Barcellona.
Consiglieresti Barcellona come meta per espatriare o più per una vacanza?
Sinceramente tutt’e due ma trovare lavoro qui potrebbe richiedere un bel po’ di tempo quindi fate bene le vostre ricerche prima di partire all’avventura. Per quanto riguarda una vacanza, qui c’e’ solo da divertirsi.
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Di Massimo Dallaglio