Oggi parliamo di qualcosa di vicino a noi: i traghetti per la Sardegna e la storia dei suoi porti.
In quanti di voi avete mai pensato “Mollo tutto e vado a vivere… in Sardegna!”? Più o meno facile di un trasferimento oltreoceano, forse… Un’ottima soluzione per portare con se i propri bagagli è quella d’imbarcarsi scegliendo uno dei traghetti Sardegna.
I principali porti della Sardegna sono quello di Cagliari, quello di Porto Torres, quelli di Olbia e del Golfo d’Aranci ed il porto di Arbatax.
Il porto di Olbia si trova nella costa nord-est. È collegato con La Spezia, Piombino, Fiumicino, Livorno, Genova e Civitavecchia.
Oltre ad essere uno degli scali passeggeri e commerciali più importanti del Mediterraneo, è considerato quello principale della Costa Smeralda.
Il porto venne sfruttato già dal 1500 a.C..
Negli anni Ottanta (grazie ai finanziamenti in seguito ad un Decreto che lo ha definito uno scalo di interesse nazionale) venne costruito prima il settimo e poi l’ottavo accosto nella darsena nord, l’accosto industriale e la nuova Stazione Marittima.
È suddiviso in quattro aree: oltre a quella interna ci sono il Pontile Isola Bianca, il Porto Cocciani ed il Pontile Ex Palmera.
A mezz’ora di navigazione dal porto di Olbia (e ad un quarto d’ora di auto), andando verso nord, si trova il porto Golfo d’Aranci, collegato con Livorno.
Nel 1880 il servizio regolare di linea mediante piroscafi (passeggeri e postale) per Civitavecchia, da Olbia venne spostato a Golfo Aranci. Da quel momento iniziò a diventare sempre più trafficato.
È interessante l’incertezza sull’origine del nome: c’è una leggenda che narra di una nave carica di arance che naufragò lì vicino. In realtà il nome potrebbe derivare da “ranci”, che nel dialetto locale significa “granchi”.
Il porto di Porto Torres è il secondo porto (nell’ordine di passeggeri e merci) dopo quello di Olbia.
Situato a nord ovest della Sardegna, è collegato con Tolone, Marsiglia e Genova.
Fu sfruttato già dai Fenici, nel 1840 iniziò la fase di modernizzazione ed ampliamento del porto, che si concluse solo nel 1930.
Il porto di Porto Torres ha ovviamente una parte turistica ed una industriale, quest’ultima situata fuori dalla città.
Il porto di Cagliari è il principale punto di collegamento alla costa meridionale dell’isola. Vanta anche una considerevole funzione petrolifera.
È collegato con Tunisi, Napoli, Trapani, Palermo, Livorno, Genova e Civitavecchia.
Esistente già dall’800 a.C., fu un piccolo porto fino al 1861, separato dalla città tramite delle mura.
Nel ’43 Cagliari subì molti bombardamenti ed il porto era distrutto in varie parti. Durante il dopoguerra ampliarono, quindi, tutta la zona portuale, ingrandendone i moli e demolendo la Dogana.
Oggi, il porto di Cagliari mantiene la zona centrale (più antica) ma anche quella più moderna, chiamata zona industriale o porto canale, costruita negli anni Ottanta.
Il porto di Arbatax, infine, è situato più o meno al centro della costa orientale. È collegato con Fiumicino, Civitavecchia e Genova.
La costruzione di questo porto iniziò nel 1861 e finì dopo trent’anni.
Nel 1960 venne potenziato e oggi, oltre ad essere un polo d’attrazione turistica, è uno scalo anche mercantile e ben fornito.
È costituito da due moli: quello industriale e quello per l’imbarco/sbarco passeggeri.
Tra le due banchine si trova un porticciolo turistico.
E tu? In che zona andrai della Sardegna? Da dove vuoi partire?