Dino, imprenditore italiano e corrispondente consolare in Romania
Dino Tucci, imprenditore italiano, si è trasferito a vivere e lavorare in Romania dove inizialmente produceva calzature per bambini.
Oggi oltre all’attività imprenditoriale è anche corrispondente consolare.
Ciao Dino, vuoi presentarti al lettori di Mollotutto?
Mi chiamo Tucci Dino ho 50 anni, sono titolare della ditta Tucci Dino Srl e di altre 2 società’ tutte con sede in Satu Mare. Si tratta di una società’ che si occupa di immobiliare ed agricoltura, e servizi ed attività’ legati alle energie rinnovabili.
Dal 2009 sono Corrispondente Consolare per il Distretto di Satu Mare.
Di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Sono nato nelle Marche e dopo essermi diplomato in ragioneria ho lavorato in Italia nell’industria calzaturiera.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
Nel 1991 ho deciso di iniziare l’attività’ in maniera autonoma, ho fatto delle analisi di mercato ed ho deciso di posizionarmi in Ungheria e Romania per ovvie ragioni economiche. Dopo pochi anni ho dismesso l’attività’ in Ungheria incrementandola in Romania.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Avevo avuto esperienze come agente di commercio in Benelux per periodi stagionali di circa 2 o 3 mesi.
Perché proprio hai scelto la Romania?
La scelta e’ caduta sulla Romania per il prezzo della manodopera, per il trattamento fiscale e per la facilita’ della lingua.
Sei partito da solo o con la partner?
Sono partito solo.
Come hai affrontato/risolto il problema del visto permanente?
Ho trasferito la residenza in Romania dichiarandomi presso le autorità’ di polizia locali e successivamente presso il Consolato italiano.
In che cosa consiste la tua attività?
Fino al 2005 produzione di calzature da bambino, dal 2006 attività’ di servizi, immobiliare ed agricola.
Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività e come sta procedendo?
Il lavoro procede lentamente e con grandi difficoltà’ comunque leggermente meglio di quanto mi raccontano i colleghi che lavorano in Italia.
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
La tassazione dei redditi d’impresa, prima di tutto; le differenze sui salari sono ancora importanti; il rapporto con il fisco e’ sicuramente più’ elastico.
Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?
E’ semplicemente una questione di abitudine. Poi basta darsi un po’ da fare: nel 2008 e’ nata l’Associazione Impresa Italia di cui sono presidente ed e’ un’ottima occasione di ritrovo per ricreare una piccola Italia.
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
La nostalgia c’e’ sempre, basta non tagliare il cordone ombelicale. Io rientro almeno 3 volte l’anno.
Vivere in Romania sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
Nella realtà’ e’ solo un problema di organizzazione. Molti sono i pensionati che vivono a Satu Mare con 600 euro al mese. Vengono tutti a trovarmi per la dichiarazione di esistenza in vita e sono tranquilli.
L’unico aspetto realmente negativo da non sottovalutare e’ la sanità’: qui sarebbe meglio non ammalarsi.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?
Venite tranquillamente, guardatevi intorno e se volete iniziare qualcosa nella città’ di mia competenza sono disponibile ad aiutare tutti e rispondere ad ogni domanda
Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano in Romania?
Attivita’ produttive che presuppongano un utilizzo massiccio di manodopera; attivita’ nel campo dell’informatica; investimenti in energie rinnovabili;
attivita’ immobiliare nella direzione dei terreni soprattutto agricoli;
investimenti in cliniche private di alto profilo.
Pensi che ci siano molti italiani che vivono in Romania?
Moltissimi sono gli italiani che lavorano qui, molti meno quelli che ci vivono in pianta stabile.
Consiglieresti la Romania come meta per espatriare o più per una vacanza?
Assunta in piccole dosi, va bene comunque.
Email: info@italieni.in
Web: italieni.in
Di Massimo Dallaglio 19/02/2014