Trasferirsi a vivere e lavorare in Spagna a Malaga

Vivere e lavorare in Spagna a Malaga, Alessandro Vitiello, informatico per una catena di resort e hotel a Malaga. Alessandro Vitiello è scappato dal Belpaese, ma non è andato molto lontano. Tuttavia prima di trovare la giusta collocazione ne ha fatta di strada. Con in valigia una laurea in informatica è partito alla volta, prima dell’Irlanda e poi della Spagna, dove si è stabilito. Oggi vive in Spagna a Malaga, e come tanti ragazzi che vivono all’estero è sereno e soprattutto ha un lavoro che, oltre ad un bel ritorno economico, gli regala soddisfazioni e gratificazioni.

Da quanto tempo vivi all’estero e cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?

Dal 2006, ho lasciato l’Italia perché avevo esigenze di imparare l’inglese, sono un informatico e ne avevo bisogno per lavorare. La mia prima meta è stata l’Irlanda, poiché più economica della gettonatissima Inghilterra. La mia intenzione era quella di stare lontano da casa solo per qualche mese, ma poi una serie di offerte di lavoro che in Italia forse non avrei mai avuto e anche le donne, perché no, mi hanno convinto a rimanere.

Trasferirsi a vivere e lavorare in Spagna a Malaga

Cosa ti ha fatto scegliere di lavorare in Spagna?

Il sole! No, scherzo a parte questo, hanno fatto un’offerta di lavoro alla mia ragazza, un’italiana conosciuta in Irlanda e siamo partiti insieme per questa nuova avventura.

Di cosa ti occupi e come hai trovato il lavoro che svolgi attualmente?

Lavoro per una catena di resort e hotel, mi occupo dei loro software di gestione. Quest’impiego l’ho trovato grazie ad alcune conoscenze sviluppate in loco. Ma se si ha una buona dimestichezza con l’inglese non è difficile trovate un’occupazione nel settore informatico. Anche per questo io non ho avuto nessun tipo di problema.

Che aria si respira in Spagna? Come si vive?

In fondo questo paese non è molto diverso dal nostro, no? Si vive abbastanza bene, si la cultura è molto simile. L’unico dettaglio, non del tutto trascurabile, sono gli stipendi, molto più alti di quelli percepiti dai lavoratori italiani. Poi qui la vita costa meno, la gente spende di più perché può permetterselo, per cui anche l’economia gira molto di più.

Trasferirsi a vivere e lavorare in Spagna a Malaga

Qual è la cosa che più ti ha colpito di Malaga?

Malaga non è una grande metropoli. Si vive bene, è una città a misura d’uomo. Anche per muoverti non hai bisogno dei mezzi pubblici, puoi tranquillamente percorrerla a piedi. La prima cosa che mi ha colpito è l’organizzazione e la pulizia della città. E poi naturalmente le mitiche FERIE, che sono delle feste popolari che a Malaga fanno il mese di agosto. Ti consiglio vivamente di vederne almeno una nella vita, in pratica è una specie di carnevale.

Cosa ha significato per te ‘mollare tutto’?

È stata molto dura. Imparare una lingua che non è la tua, la lontananza dagli amici e dai parenti, però poi ci si abitua e tutto passa.

Qual è stato il cambiamento più grande che hai affrontato?

Alzarmi la mattina e fare colazione all’inglese (ride ndr) A parte gli scherzi, sicuramente confrontarmi con nuove realtà, gente diversa, insomma vivendo all’estero si affrontano una serie di grandi cambiamenti.

Trasferirsi a vivere e lavorare in Spagna a Malaga

Sei soddisfatto della tua vita?

Si sono soddisfatto, se potessi tornare indietro lo farei altre 1000 volte. In fondo sono riuscito a crearmi la vita che volevo, se fossi rimasto in Italia ero ancora alla ricerca di un lavoro stabile, ne sono certo.

Ecco, a questo proposito, come sarebbe la tua vita se fossi rimasto in Italia?

Sarebbe molto diversa. Con grande onestà ti dico che qui ho trovato una qualità di vita che in Italia non si trova tanto facilmente, a meno che non porti un cognome importante. Purtroppo in Italia le classi medie vengono ignorate perché sopraffatte dai cosiddetti ‘ricconi’, ma prima o poi qualcosa cambierà, o almeno si spera.

Cosa ti manca dell’Italia e in particolare della tua città?

L’espresso napoletano, da buon campano sono un fanatico del caffè. Poi ovviamente gli affetti e tanti altre piccole cose.

Trasferirsi a vivere e lavorare in Spagna a Malaga

Il tuo è un addio al Belpaese o conti di tornarci?

Beh ragazzi uno spera sempre di tornare, nonostante tutti i difetti che ha l’Italia è sempre casa mia. Quando le cose si saranno aggiustate un po’ magari uno ci fa il pensierino.

Ti sentite di dare qualche consiglio agli italiani che vorrebbero trasferirsi all’estero?

Ragazzi provateci, anche se all’inizio vi sembrerà durissima per la lingua, le nuove abitudini e mille altri motivi. Al massimo se vi va male potrete tornare sempre a casa. Non vivrete col rimpianto di non averci neanche provato.

Di Antonella Santomauro 14/01/2011

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