Tutti i tipi di truffe in viaggio e per strada

IMPARA BENE TUTTI I TIPI DI TRUFFE IN VIAGGIO PER NON CASCARCI! Le tecniche per spillarvi soldi in viaggio e in strada sono tante! Cento sono i trucchi per rubarvi l’auto e mille le tecniche creative per abbindolarvi in strada.

LA PULITURA DELLA GIACCA:

Al primo posto, fra le più diffuse si colloca la truffa della macchia sulla vostra giacca o camicia!
Può essere causata da escrementi di piccione, gelato o caffé. Nella maggior parte dei casi gli autori della truffa sono donne con bambini, ma a volte anche ragazzi, con il gelato o con un caffé o una bevanda in mano: vi urtano facendovelo cadere sulla giacca. Poi con la scusa di ripulirvela ve la fanno sfilare e vi rubano il portafogli, oppure nel tentativo di ripulirvi con gli indumenti ancora indossati, vi toccano sfilandovi abilmente qualcosa di tasca senza che ve ne accorgiate.

Variante delle scarpe:

State camminando tranquillamente per le strade affollate di San Paolo o di Istanbul, il vostro portafoglio è nascosto e al sicuro e non avete oggetti di valore in bella vista, ed il vostro abbigliamento è low profile, esattamente come prevede il manuale del prudente viaggiatore, ma siete comunque un bersaglio!

Nella folla, qualcuno passandovi accanto, vi getta, del ketchup o qualche altra sostanza, sulle vostre scarpe, e dopo pochi passi ve ne accorgete con disgusto…. pensando: “ Colpa della gente che butta tutto per terra… da queste parti può capitare spesso di sporcarsi le scarpe”… ed ecco che siete avvicinati da uno delle decine di lustrascarpe con banchetto e attrezzatura da lavoro che, ‘casualmente’ stazionano a pochi metri dal misfatto, già pronti per un intervento rapido a prezzo speciale.

Variante del finto cieco:

State camminando per le strade trafficate di Mumbai e vi accorgete di di un cieco barcollante che incede con passo lento ed incerto in senso contrario verso di voi, quando vi incrociate vi urta leggermente e cade.

Sentendovi in colpa per avere causato involontariamente altra sofferenza a quel poveretto, vi chinate per aiutarlo a rialzarsi. Nel frattempo dalla folla è improvvisamente apparso un passante che offre altro aiuto per ristabilire il finto malcapitato in piedi e raccogliere le sue cose sparse sul selciato. Questo continuo “toccare” per sollevare una persona, vi fa perdere l’attenzione al tocco. Infatti il finto passante, è un abile borseggiatore manometta che vi sta sfilando cellulare e portafogli e documenti.

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SCIPPO DI CORSA:

State tranquillamente passeggiando per le strade di Città del Messico, ammirando le centinaia di vetrine di gioiellieri che espongono manufatti d’oro, tanto che rimanete quasi ipnotizzati da quella concentrazione di “preziosi” in una sola strada che vi sentiti veramente degli straccioni al confronto… dimenticandovi della vostra borsetta o della vostra macchina fotografica, la “indossate” rilassati con la tracolla su una spalla.

Improvvisamente, senza rendervene conto, venite travolti dalla corsa fulminea di 2 o 3 ragazzini che vi avevano adocchiato da tempo ed aspettavano solo un vostro momento di distrazione per sfilarvi la borsetta o la macchina fotografica! E’ facile per loro, perchè la tracolla su una spalla si sfila facilmente se non vi accorgete della minaccia prima e non avete i riflessi pronti per reagire. Inoltre loro sono già di corsa e sono velocissimi! Quando ve ne accorgete hanno già girato l’angolo!

FALSE PIETRE PREZIOSE:

Siete una signora e siete appena uscita dall’aeroporto in un paese straniero, oppure siete appena giunta in prossimità del vostro hotel di lusso, quindi presumibilmente avete con voi tutti i soldi e tutti i vostri beni.
Un signore elegante e di aspetto rassicurante, si finge uno straniero come voi che per un’urgenza deve raggiungere il paese d’origine ma non ha disponibilità dei soldi necessari per il viaggio.

Con grande dispiacere la sua unica possibilità è quella di vendere un anello di famiglia al quale è molto legato o un altro gioiello di grande valore, come un orologio d’oro o così via… naturalmente a voi lo venderebbe a molto meno proprio perché i negozi di gioielleria sono chiusi, vuoi perché è domenica o perché via dell’orario.

Nel mentre passa un altro signore (il compare)

che guarda caso dice di essere un gioielliere professionista con tanto di lentino in tasca per controllare le pietre o l’orologio; immediatamente si intromette nell’affare ed offre di comprare il bene per 5 mila euro.

Ma lo straniero insiste perchè mettendosi nei vostri panni preferisce che siate voi, uno straniero come lui, a fare l’affare e perché avevate comunque la priorità… magari vi chiama anche col vostro nome di battesimo, ed userà altre abilità conversazioni per capire quanti soldi potreste offrire e per capire quanto contate avete a disposizione con voi. E spesso riuscirà a convincervi, facendosi consegnare quasi il 100% del contate che avete con voi in cambio di un falso ben fatto

FALSA BENEFICENZA:

Un signore ben vestito si finge un medico o un avvocato alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un’altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito ma dice che è chiuso. La donazione allora può avvenire solo tramite notaio ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento.

L’anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull’auto insieme ai due “compari” per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.

L’AUTO IN PANNE:

Percorrendo alla guida della vostra vettura, un tratto di strada, vi imbattete in un’auto in panne con il cofano aperto ed un individuo che si sbraccia per attirare la vostra attenzione. Appena vi fermate, il tizio vi spiega che è rimasto senza carburante e non ha soldi per fare rifornimento, pertanto vi chiede una modesta somma di denaro, 5 o 10 euro – per consentirgli di riempire un piccolo contenitore (che vi esibisce) da un distributore di benzina automatico che si trova giusto a qualche centinaio di metri di distanza. L’uomo vi promette di restituirvi la somma prestata con una ricarica telefonica o postepay, che provvederà a eseguire non appena rientrato alla propria abitazione.

Fate attenzione!

E’ tutta una farsa abbastanza convincente. La somma richiesta è modesta ed è plausibile che i più sgancino la banconota per solidarietà rifiutando l’offerta di una ricarica telefonica, allontanandosi nella convinzione di aver fatto la buona azione quotidiana.
Nel giro di qualche ora di “sosta” il truffatore può facilmente incassare anche più di 200 o 300 euro.

Di solito (ma non sempre) il trucco è riconoscibile immediatamente per il fatto che l’auto a secco ha il cofano aperto: chi esaurisce il carburante non ha alcuna necessità di aprire il cofano motore, visto che non si tratta di un guasto meccanico.
Anche se il truffato generalmente perde una cifra modesta, le cose possono prendere una piega diversa: una volta fermi e con il portafogli in mano, potrebbe succedere di essere derubati o rapinati di tutto il denaro e perfino dell’autovettura.

Variante della ruota forata:

non vi verranno chiesti soldi, ma vi verrà chiesto aiuto. Per esempio vi diranno di non sapere sostituire la ruota. E di prestargli il vostro “crick”. A quel punto voi aprite il baule posteriore della vostra auto per cercare quanto richiesto. Nel farlo vi occludete la visuale dell’abitacolo, nel quale, uno dei due truffatori è abilmente già penetrato per sottrarvi l’auto. O nel migliore dei casi per rubarvi il più velocemente possibile quanto contenuto. Per poi infilarsi alla guida della loro auto che aveva solo la ruota un pò sgonfia.

Variante della vostra ruota forata:

Un vero e proprio team ben organizzato, buca una delle ruote della vostra vettura. Che sia in sosta in parcheggio o addirittura ferma nel traffico. E quando scendete per verificare il danno, una persona finge di prestarvi assistenza. Mentre un suo complice vi ripulisce l’abitacolo o vi svuota il bagagliaio.

Variante del tamponamento:

Può capitare a chiunque di tamponare in Italia con la propria auto. Ma qualora foste all’estero, con una vettura, magari a noleggio, potete aspettatevi di subire un finto tamponamento. A volte con tanto di scena madre da parte di presunti feriti e finti testimoni. Scopo: furto della vostra auto!

Cosa potete fare in questi casi? Per prima cosa cosa non fatevi prendere dal panico. Scendete dall’auto per prestare soccorso solo dopo avere spento l’auto. Chiusi i finestrini e chiusa a chiave l’auto ed esservi messi in tasca le chiavi. Se proprio volete date soldi chiedete di vedere un documento di identificazione e fatevi dare un numero di cellulare. Se si allontanano con la loro auto abbiate la prontezza di riflessi di prendere il numero di targa. E quantomeno di memorizzare il modello della vettura.

FALSO ASSEGNO CIRCOLARE:

Questa è una truffa ingegnosa. Il truffatore si presenta in un negozio di un certo livello, generalmente una gioielleria o un’orologeria. Osserva un pezzo di particolare valore: un gioiello con pietre preziose o un orologio di marca prestigiosa. Valuta l’oggetto, chiede il prezzo, afferma che ci penserà.

Dopo pochi giorni, rigorosamente nel tardo pomeriggio, torna al negozio con un assegno circolare. Solitamente di importo leggermente inferiore al prezzo richiesto, e propone di acquistare subito l’oggetto. Il commerciante è allettato dalla possibilità di vendere immediatamente un pezzo dal prezzo elevato. Ed è disposto solitamente a concedere un piccolo sconto. Ma ovviamente pretende di controllare l’assegno.

Dato che è pomeriggio e le banche sono chiuse, la soluzione naturale è quella di fotocopiare l’assegno. E chiedere informazioni alla banca emittente il mattino successivo. Puntualmente il giorno dopo il commerciante chiama la banca e l’assegno circolare risulta regolarmente emesso e valido. E trattandosi di circolare la copertura è garantita. Il commerciante, a quel punto sicuro della bontà dell’affare, contatta telefonicamente il compratore per concludere la vendita.

Il compratore assicura che ripasserà il giorno dopo, che immancabilmente sarà un venerdì pomeriggio. L’assegno passa di mano, l’oggetto prezioso pure, l’affare è concluso. Quando il commerciante, il lunedì mattina, va a versare l’assegno nella propria banca, scopre che il titolo non è valido. Il venerdì mattina l’assegno circolare è stato restituito alla banca emittente e riconvertito in denaro contante. Quello in mano al venditore è un assegno falso, del tutto simile a quello originale!

Tutti i tipi di truffe in viaggio e per strada

FURTO DELLA VALIGETTA 24 ORE:

Se vi state incamminando in una zona turistica o di transito come una stazione o un aeroporto con in mano la vostra valigetta 24 ore elegante e preziosa, può capitarvi di essere avvicinato da un individuo innocuo, elegante e spaesato che con una cartina in mano vi chiede aiuto per la lettura della cartina stradale o per un aiuto per la comprensione degli orari degli autobus. Gentilmente vi chiede, avvicinandosi, se riuscite a leggere cosa c’è scritto. E con abilità vi fa appoggiare al suolo la valigetta per consentirvi di prendere in mano la cartina.

E mentre voi state cercando di capire cosa vi sta chiedendo, un ragazzino o un giovane borsaiolo di corsa raccoglie la vostra valigetta e scappa a tutta velocità. era un compare… ma nessuno potrà provarvelo.
Attenzione se vi trovate a Mosca, le forze dell’ordine hanno la pessima fama di chiudere un occhio sulla piccola delinquenza locale per dedicarsi piuttosto a ‘infastidire’ i turisti.

L’EXTRACOMUNITARIO:

Passeggiando per qualche strada poco trafficata, incrociate un uomo di colore dall’aria tranquilla che vi chiede che ore sono. Glielo dite e quello vi ringrazia, complimentandosi con voi per il fatto che avete risposto. Al contrario di tanti altri che non l’hanno degnato di una parola per via del colore della sua pelle. Onorati dell’apprezzamento, ci tenete a sottolineare che voi non fate distinzione di colore. E siete rammaricati che qualche concittadino sia stato così scortese. In segno di riconoscenza, l’uomo vi regala un monile portafortuna di poco valore, una braccialetto o una statuetta. E vi chiede se avete figli e quanti ne avete, quindi vi mette in mano altrettanti monili affinché possiate darli a loro.

Inteneriti da tanta generosità, accettate i monili…

nel frattempo l’uomo racconta che anche lui ha figli piccoli nel suo paese di origine. Vivono lontano, e gli invia quando può i soldi necessari per sopravvivere.

A quel punto vi chiede se volete dargli qualche soldo da mandare ai suoi bambini. La richiesta vi mette in imbarazzo, di solito non cedete alle richiesta di elemosina ma quel tipo è stato così gentile e cortese e vi sentite quasi obbligati a dargli qualche spicciolo. Ma quando tirate fuori le monetine l’uomo vi dice che può spedire solo banconote. E improvvisamente vi rendete conto che l’interlocutore non è poi quella persona così innocua che vi era parsa pochi minuti prima. Il suo sguardo si è fatto molto serio e il tono di voce è duro. E iniziate a considerare il fatto che vi trovate in una strada isolata e deserta, magari in un paese straniero…

Per cui, presi da un lieve senso di paura decidete di consegnare una o due banconote prese dal vostro portafogli. E – se vi va bene – l’uomo si allontana senza aggiungere altro. Inutile denunciarlo: l’uomo non vi ha mai rivolto alcuna minaccia. E il fatto che vi siate sentiti intimiditi è una sensazione soggettiva che lascia il tempo che trova.

Di Massimo Dallaglio

Dieci regole d’oro quando sei in strada

– Non fermarti per strada con gli sconosciuti, neppure se sembrano persone distinte e gentili;

– Non dare ad estranei informazioni sulla tua casa (eventuali dispositivi di sicurezza, casseforti). Sulla composizione della tua famiglia (in quanti siete, se vivi da solo) e sulle tue abitudini (orari in cui esci, lunghi periodi di assenza);

– Percorri strade frequentate e ben illuminate ed evita luoghi bui e deserti,

– Non sostare in luoghi appartati, nemmeno se sei in compagnia;

– Attenzione a farti accompagnare a casa o alla macchina da persone che conosci poco, anche se si dimostrano gentili e disponibili;

– Non tenere il portafoglio o il denaro contante in tasche esterne della giacca o della borsa. E fai molta attenzione quando ti trovi in luoghi affollati;

– Quando cammini per strada tieni la borsa vicino al corpo, dal lato opposto allo scorrimento del traffico. Ma lasciala subito nel caso venisse agganciata da uno scippatore;

– Non tenere la borsa nel cestino della bicicletta o in vista all’interno dell’automobile, soprattutto se hai i finestrini abbassati;

– Prima di aprire il portone del palazzo dove abiti o la porta di casa, controlla sempre che alle tue spalle non ci sia nessuno sconosciuto;

– Porta sempre con te un telefono cellulare per le emergenze.

Fonte: Ministero dell’Interno.

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