Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militare

Skipper della Marina Militare, una passione diventata professione. Nel 2005 ha comprato in un pollaio una vecchia barca non più competitiva che ha rimesso in ordine e si è presentato al Campionato Italiano del 2007 vincendolo al primo colpo!
Andrea Pendibene aveva iniziato ad andare in barca e fare regate solo due anni prima, ora è skipper della Marina Militare.

Ciao Andrea, parliamo un po’ di te e della tua professione, so che nella vita fai lo skipper della Marina Militare, un lavoro che mi incuriosisce molto. Dove vivevi, dove abiti ora, che studi hai fatto?

Sono di Viareggio, dopo il Nautico ho iniziato l’università e da quel momento è nato l’amore per il mare, la vela e la Marina Militare.

Hai sempre voluto fare lo skipper della Marina Miliare fin da piccolo?

Ho fatto di tutto, ormeggiatore al Club Nautico, il barman in discoteca, le consegne delle pizze con lo scooter, poi l’università in Ingegneria mi ha aperto gli orizzonti sulle imbarcazioni da regata ad alta tecnologia.

Da cosa nasce questa passione per la vela e il mare? E come hai fatto a diventare skipper?

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareGrazie ai professori della Università ho iniziato a fare stage con le borse di studio. Ho iniziato ad andare in barca racimolando qualche soldo facendo i trasferimenti. Per me era meglio che consegnare le pizze. Nel 2005 ho comprato in un pollaio una vecchia barca, non più competitiva che ho rimesso in ordine. Mi sono presentato al Campionato Italiano del 2007 vincendolo al primo colpo! Piccola parentesi ho iniziato ad andare in barca e fare regate due anni prima.

Qual è la tua imbarcazione e che rapporto hai con lei?

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareAttualmente ho un mini 650 serie (ginto). Purtroppo la mia prima barca (mini 650 serie naus) l’ho dovuta vendere per comprarmi l’attuale che è in vendita.. Le barche da regata ad alta tecnologia si cambiano ogni anno, l’evoluzione in questo campo è velocissima e senza una barca veloce non si può vincere. Una brutta cosa per chi come me passa ore e ore sulla barca ed è costretto a cambiarla, ma cerco sempre di selezionare a chi venderla e magari poter tornare a veleggiare per qualche ora sulla mia vecchia barchetta.

Parliamo di viaggi: ne hai fatti molti soprattutto in mare, quali sensazioni si provano al largo? Soprattutto nelle regate in solitaria?

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareIo amo viaggiare e farlo per piacere. In barca essendo in regata tutto deve essere fatto veloce e meglio degli altri. Quindi spesso non riesco a godere dei luoghi dove sono. Finita una regata ne comincia subito un’altra e bisogna arrivare preparati al meglio. Diciamo che il momento che apprezzo di più è il trasferimento tra una regata e l’altra.

In tutti questi anni di vela e mare, qual è la cosa più strana o la più grande paura, se vogliamo che ti è capitata?

Sinceramente rientrare a Viareggio. La mia barca è da gara e quindi non ha il motore. Una volta ho provato ad entrare in porto e mi volevano fare la multa… PS non ero ancora skipper della Marina Militare, magari ora potrei riuscirci.

Cosa si prova a stare tanto tempo lontano da casa? Sei contento della tua vita o sono troppi i sacrifici da affrontare?

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareSto tanto tempo lontano da casa, mia sorella ha partorito da due mesi, ha chiamato suo figlio Andrea come me e io neppure l’ho visto… Questi sono sacrifici grossi ma sono ancora più grandi i sacrifici che si devono fare per arrivare preparati alle regate.

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareDopo diversi anni di lavoro, se dovessi fare un bilancio della tua vita finora? So che sei tra i migliori 84 skipper del mondo.

Sono molto contento. Sto crescendo molto e spero con la Marina di poter accelerare la mia crescita. L’obiettivo è diventare il N°1 anche se sono più conosciuto in Francia che in Italia.

So anche che hai avuto anche il tempo di scrivere un libro “Mini Transat. Diario di Bordo di un sogno che si avvera”.

Si, grazie alla casa editrice Nutrimenti ho scritto un libro. O meglio hanno avuto il coraggio di rivedere e correggere dei fogli intrisi di sale scritti durante la MiniTransat 2007.

Quando senti parlare di “crisi” e problemi di persone che perdono il lavoro, cosa pensi della tua vita… Ci si può sempre inventare un lavoro basta avere coraggio, bravura e intraprendenza? Tu sei spaventato dal futuro?

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareDopo la stagione del 2007 ho fatto un concorso in Marina Militare come atleta è l’ho vinto. Sono un precario ed ho un contratto di 4 anni. Ne mancano meno di 3 alla scadenza e quindi anche io ho le mie ansie ma cerco di vivere la mia passione nel migliore dei modi cercando di farmi coraggio e stare il meno possibile a terra!

Quanto pensi che conti la fortuna nella vita?

Vedo la fortuna come una occasione da cercare. Lottare per raggiungerla e saper coglierla al volo. Non credo alle promozioni facili. Magari ci sono ma non credo per me, io come molti altri, dobbiamo guadagnarci tutto!

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai traguardi che vorresti raggiungere? In questo momento dove sei?

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareVorrei fare un ottimo risultato al Campionato Italiano e fare contenti i miei Capi e Comandanti, la mia gestione non è facile e io sono un caratterino niente male. Penso che sia doveroso a chi sta lavorando per ottenere il massimo e far sventolare il guidone della SVMM (Marina Militare) alto. Magari più alto degli altri. Vorrei potermi fare una vacanza di qualche giorno. Magari strappare un contratto come skipper della Marina Militare come loro atleta ufficiale… Sono tra Napoli sede del Centro Velico della Marina, La Spezia dove è la barca in attesa delle lavorazioni, La Grande Motte in Francia.

Professione skipper: Andrea Pendibene skipper della marina militareIl rapporto con la Marina Militare per un’atleta di alto livello?

Sono un Militare quindi ho dei doveri e come tutti i militari ho fatto il giuramento. Il mio Capo Pisano che è anche il mio Coach mi segue ed è colui che si interfaccia con la burocrazia spesso non snella come vorrebbe un ‘atleta, ma in certi casi è meglio così. Altrimenti sarei sempre di corsa!

Di Simona Cortopassi 15/01/2013

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