Vittorio Conte, 66 anni di Campobasso, in pensione in Madagascar

Vittorio svolge un’attività di consulenza ed assistenza per chi vuole prendere la residenza in Madagascar o creare un’attività nell’isola.
Organizza anche dei tour di conoscenza del Paese per chi desidera esaminare le opportunità per trasferirvisi per periodi più o meno lunghi.

Ciao Vittorio, di dove sei originario e cosa facevi quando eri in Italia?

Sono un’ex dirigente pubblico top manager di 66 anni in pensione da diversi anni, deluso dall’andazzo della gestione pubblica in Italia.
Sono originario di Campobasso, in Molise, ma ho girato tutta l’Italia per lo sviluppo della mia carriera professionale e ne ricordo qualche tappa, ingegnere alle Case Popolari nel 1977 a Benevento, dirigente dei Servizi tecnici all’ATACS (grande Azienda Trasporti Pubblici con circa 1.500 dipendenti, allora) a Salerno nel 1977-80, direttore ATAM Arezzo 1980-82 (Azienda Trasporti Pubblici e servizi vari), dal 1983 al 1990 consulente libero professionista in materia d’ingegneria per diverse società e Banche, dal 1991 al 1995 direttore Centrale del Latte di Ancona, nel 1995-96 direttore generale ASL Fabriano (AN) ed altre ancora …

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Durante la mia gestione della Centrale del Latte di Ancona rilanciai quel carrozzone con risultati economico-gestionali di gran rilievo ed ho avuto anche la fortuna di collaborare con il Rotary Club locale per aiuti umanitari ai bimbi dell’ex Albania e Croazia (ex Jugoslavia) entrando nel mondo della solidarietà.
Fu allora che, in occasione di alcuni convegni, presi atto della realtà dei Paesi poveri, come il Madagascar e decisi di fare qualcosa di concreto.

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

no

Perché proprio in Madagascar?

Perché è uno dei Paesi più poveri del mondo.

Sei partito da solo o con il partner?

Il mio matrimonio era finito… sono partito solo.

Come hai affrontato e risolto il problema del visto permanente?

Nessun problema. Ho studiato le leggi e agito conseguentemente ottenendo un visto come investitore e creando una società di consulenza per mettere le mie competenze anche a favore degli altri.

In che cosa consiste la tua attività?

Svolgo attività di consulenza ed assistenza per chi vuole diventare residente in Madagascar o creare ivi un’attività ma organizzo anche dei tour di conoscenza del Paese che interessano sia chi vuole fare solo un magnifico viaggio, sia chi vuole esaminare le opportunità per trasferirvisi per periodi più o meno lunghi.

Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?

Nel rapporto etico con i potenziali clienti, assoluta serietà e competenza e costi molto accessibili.

Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Non troppe in verità poiché in Madagascar esistono molti più settori in sviluppo che in Italia e non solo nel turismo ma in molti altri settori tra cui la meccanica, l’agricoltura razionale e non per ultima l’informatica.

Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?

Sono stato fortunato ad incontrare Persone di valore ma mi ha aiutato molto il mio impegno sociale locale in quanto sono diventato membro del Rotary Club di Tulear e poi sono stato eletto in diverse associazioni locali, tra cui quella a tutela della barriera corallina di Ranobe, tra le più grandi e meravigliose del mondo.

L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?

Non mi mancano molte cose anche perché ci vengo spesso ma tra quelle che mi mancano sono le vecchie amicizie (vere).

Vivere in Madagascar sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?

Sono due realtà completamente diverse e dire cosa è meglio o peggio è molto soggettivo.
Certamente in Madagascar mancano molti servizi moderni che esistono in Italia, a partire dall’energia elettrica diffusa, dai treni, teatri ed altro ancora ma chi vuole vivere in pace troverà tanta pace, ambiente incontaminato e mari favolosi.
L’assistenza sanitaria in Madagascar (come in molti altri Paesi) non è gratuita ma, in verità neppure in Italia lo è più, dato la limitazione sempre più stringente del welfare; comunque una visita medica costa poco più di 1 euro, come 1 kg di pesce freschissimo e i legumi ed ortaggi anche solo 10-15 eurocent al kg, al cambio con la moneta locale che si chiama ARIARY ed al cambio ufficiale attuale con 1 euro si prendono 2.850 ariary ma in cambi particolari anche 3.100 ariary.

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?

Prima di tutto di domandarsi fino a quale punto arriva il loro spirito di adattamento, poi di studiare il Paese per decidere dove allocarsi e quale attività svolgere ed infine di fare un viaggio di conoscenza per toccare tutto con mano.

Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano in Madagascar?

Gli italiani sono buoni ristoratori, pizzaioli, albergatori ed altro nel settore turistico ma si cimentano con successo in molti altri settori per cui il mio consiglio è di fare il lavoro che si conosce bene.

Pensi che ci siano molti italiani che vivono in Madagascar?

Per le mie attività sociali ne conosco i dati esatti e sono tra 2.000 e 2.500

Consiglieresti il Madagascar come meta per espatriare o più per una vacanza?

Entrambi, perché credo sia uno degli ultimi Paradisi del mondo… ed io ho girato quasi tutto il mondo per cui posso dirlo a ragion veduta.

Il sito di Vittorio: www.azmadagascar.info

Di Massimo Dallaglio 16/10/2012

CONDIVIDI SU:
You May Also Like
Giovanni Palmieri in pensione in Senegal

Giovanni Palmieri si è trasferito in pensione in Senegal

Giovanni Palmieri si è trasferito in pensione in Senegal Giovanni dopo avere…
vivere alle Seychelles lavorare alle Seychelles

Katia si è trasferita a vivere alle Seychelles dove ha ottenuto il suo lavoro dei sogni

Katia si è trasferita a vivere alle Seychelles dove ha ottenuto il…
Luca Vercesi anti braconaggio renger Namibia Sud Africa

Luca Vercesi: Mollare tutto e lavorare nell’anti braconaggio in Africa

Luca Vercesi: Mollare tutto e lavorare nell’anti braconaggio in Africa Luca, dopo…
Vivere in Marocco

Veronica ci racconta com’è vivere in Marocco!

Veronica (del blog Donne che emigrano all’estero), ventottenne originaria di Mira (in…