Barbara ha trovato la sua strada tra marketing e comunicazione a Cannes in Costa Azzurra
Barbara dopo la laurea in economia decide di prendersi un anno sabbatico, così da Milano parte alla volta di Valencia. Ma la crisi si sente, e allora comincia a guardare alla Francia, ed è lì che trova proprio quello che le piace fare: ora si occupa delle relazioni con i clienti, di marketing e comunicazione per il sito in versione italiana di un’azienda che vende quadri su misura su internet.
“Qui in Costa Azzurra la crisi non si è fatta molto sentire, le offerte di lavoro non mancano e le possibilità per i giovani sono infinite. Il mare, il clima e i paesaggi che spaziano dalle montagne, alle colline, alle spiagge fino alle città d’ arte, contribuiscono a migliorare la qualità della vita”.
L’anno sabbatico in Spagna
Terminata la laurea breve in economia, decisi di prendermi un anno sabbatico per schiarirmi un po’ le idee e tornare poi a studiare. Avendo da sempre un debole per la Spagna, decisi di trasferirmi a Valencia con il mio ragazzo per migliorare il mio spagnolo e trovarmi un lavoretto per sopravvivere. Valencia è una città fantastica, c’è il mare, la gente è disponibile e allegra, ha un bel centro storico e la Città delle arti e della scienza è un vero capolavoro architettonico, per non parlare poi della vita notturna e del clima mite. Mi è entrata nel cuore e il sogno è quello di tornarci appena la Spagna si riprenderà dalla crisi economica.
Eh sì la crisi ci ha fatti scappare dopo 2 mesi senza lavoro e con i risparmi agli sgoccioli. Il destino ha voluto che mentre vedevamo sempre meno possibilità di lavoro nella nostra amata Valencia, al mio ragazzo arrivasse una proposta lavorativa interessante in Francia.
Francia: il primo impatto con Cannes
Così nel febbraio del 2010 ci trasferimmo a Cannes. Devo dire che è stato un grosso cambiamento: Valencia è una città universitaria, semplice, che non bada tanto alle apparenze e soprattutto economica… Cannes, invece, direi tutto il contrario!
L’impatto con la città e con la gente non è stato dei migliori, entrambi dalla facciata un po’ snob. Ora però mi sono ricreduta, almeno sulla gente che ho avuto modo di conoscere.
L’alloggio era compreso nella proposta lavorativa, per cui fu un problema in meno da affrontare. Dopo qualche pratica burocratica, l’ ostacolo maggiore fu quello di trovare un lavoro.
I primi passi e l’alternanza
Mi sono iscritta al sito Pole emploi, che mi è stato molto utile nel trovarmi prima una scuola di francese per stranieri gratuita e poi un lavoro. Infatti, dopo un mese e mezzo che frequentavo i corsi di lingua, ho trovato lavoro come commessa in un negozio di articoli di sport, dove ho lavorato per tutta la stagione estiva. Ma non ero soddisfatta, sentivo che c’erano delle opportunità migliori da cogliere. E così, dopo aver migliorato parecchio il mio livello di francese, ho dato le dimissioni per iscrivermi a una scuola di turismo e organizzazioni di eventi in alternanza.
Il sistema dell’alternanza è una di quelle cose di cui, a mio avviso, l’Italia dovrebbe prendere spunto dalla Francia: consiste nel seguire per tutto l’ anno scolastico una settimana le lezioni a scuola e una settimana lavorare remunerati in un azienda del settore dei tuoi studi. Un metodo che ti permette di farti dell’esperienza sul campo, guadagnare qualche soldino e studiare le nozioni teoriche allo stesso tempo.
Si ricomincia dai lavori saltuari…
La scuola era davvero interessante, purtroppo però, forse a causa di qualche problemino ancora con la lingua, nei 3 mesi di tempo che avevo a disposizione non ho trovato un’ impresa che mi assumesse, e ho dovuto abbandonare la scuola.
E’ stata comunque una bella esperienza, ho imparato tante cose, conosciuto molte persone e capito che in realtà non c’è molta differenza tra italiani e francesi. A dicembre mi sono trovata ancora una volta senza lavoro e pronta a reinventarmi.
Non è stato facile, ci sono stati attimi di sconforto e posso assicurarvi che cercare di tenersi impegnati per dare uno scopo alla giornata non è sempre facile.
Ho iniziato, quindi, a fare lavori saltuari, come la hostess nelle fiere e a dare ripetizioni d’italiano, giusto per tenermi occupata e guadagnare qualcosina, in attesa di un occupazione migliore.
… e si finisce con un piccolo tesoro!
A marzo del 2011, finalmente ho trovato il mio piccolo tesoro in Francia e sono stata assunta nell’ azienda dove lavoro tuttora a tempo indeterminato. Si chiama http://copia-di-arte.com ed è un sito che vende quadri su misura su internet.
L’azienda è tedesca, ma a Cap d’Antibes ci sono gli uffici commerciali dove vengono gestiti il sito francese, spagnolo e italiano. Io mi occupo della relazione con i clienti e di tutto ciò che è comunicazione e marketing per il sito italiano, proprio quello che mi piace fare!
Un aiuto per chi arriva in Costa Azzurra
Ho aperto anche un blog per aiutare gli italiani che vogliono trasferirsi in Costa Azzurra, visto che il web non offriva molte informazioni utili ai nuovi arrivati. Il blog si chiama http://vivereincostazzurra.blogspot.com spero possa dare una mano a tutti quelli che sono nella mia situazione iniziale o semplicemente a chi vuole dei consigli sul dipartimento.
Più opportunità, meno crisi
Alla fine, dopo varie esperienze che mi hanno comunque lasciato molto, ho trovato la mia strada e vedo la Francia come un Paese che ti dà più opportunità dell’ Italia.
Gli aiuti statali sono maggiori, soprattutto per i giovani, il sistema sanitario è meglio gestito, gli stipendi sono più alti e comunque è presente uno stipendio minimo che ti tutela. Inoltre, qui in Costa Azzurra la crisi non si è fatta molto sentire, le offerte di lavoro non mancano e le possibilità per i giovani sono infinite.
Il mare, il clima e i paesaggi che spaziano dalle montagne, alle colline, alle spiagge fino alle città d’ arte, contribuiscono a migliorare la qualità della vita.
Tornare in Italia? No, grazie.
Ora, vista la vicinanza con Milano, torno spesso in Italia per vedere amici e familiari, ma non credo che ci tornerò a vivere… il sogno resta la Spagna, ma ora come ora sarebbe un suicidio visto la situazione economica della penisola iberica.
E poi, la vita in Francia ci permette di iniziare a costruirci un futuro più solido, cosa che vedo difficile in Italia in questo momento.
Di Emiliana Pistillo 16/01/2012