Elisa Oricchio ha fatto il grande passo verso la grande mela con una laurea in biologia

Si può decidere da un giorno all’altro di abbandonare tutto e trasferirsi oltreoceano? Certo che si può! Elisa Oricchio ne è prova vivente. Dopo una laurea in Biologia e un Dottorato in Microbiologia Medica ad immunologia, si è imbarcata su un volo ed è partita alla volta di New York. Una scelta di grande coraggio la sua, visto che nella Grande Mela non c’era nessuno ad attenderla, l’entusiasmo e la voglia di affermarsi erano i suoi unici compagni di viaggio. Ma a quanto pare tutto ciò è bastato, oggi Elisa è una donna serena, realizzata e soprattutto adora la sua ‘nuova vita’.

Come mai la scelta di andare via dall’Italia?

In Italia non ci sono molte possibilità di lavoro e nel campo della ricerca scientifica è importante e necessario fare anche un’esperienza all’estero. L’insieme di questi due fattori mi ha spinto a cercare lavoro all’estero.

Perché proprio New York? Di solito i giovani si dirigono verso la più vicina Europa?

Perchè New York è il centro del mondo! Tutto ruota e vive in questa città e ho trovato un lavoro fantastico!

Quand’è che hai maturato l’idea di fare le valigie?

Dopo la laurea ho pensato che prima o poi avrei voluto andare a vivere in un altro Paese e dopo il dottorato di ricerca sono partita.

Da quanto tempo vivi all’estero?

2 anni e 7 mesi.

Sei partita da sola o con amici, fidanzato, parenti?

Sono partita da sola! E non conoscevo nessuno a New York…

Che cosa fai a New York?

Sono ricercatrice in un ospedale specializzato per la ricerca su cancro.

Com’è cambiata la tua vita da quanto vivi nella Grande Mela?

Mi sento realizzata e autonoma, faccio il lavoro che mi piace, sono adeguatamente retribuita.

Che tipo di difficoltà ha incontrato durante il tuo percorso? Problemi con la lingua, problemi di adattamento, cibo e/o altro?

All’inizio è stato abbastanza difficile, non conoscevo bene la lingua e comunicare era un problema. Sono arrivata da sola in un appartamento vuoto che ho dovuto arredare completamente. Per fortuna New York è una città multiculturale in cui si ci ambienta facilmente, per cui pian piano sono riuscita a superare tutte le difficoltà.

C’è qualcosa che ti manca dell’Italia, affetti a parte?

L’italia è bellissima per le vacanze, abbiamo mari e monti meravigliosi, città storiche ed è un paese unico.

Ogni quanto torni a casa tua?

Un paio di volte all’anno, solitamente in estate e per Natale. Purtroppo solo per pochi giorni, spesso meno di una settimana.

Come si vive a New York? Deve essere una città meravigliosa… Io sogno di andarci, ma ogni volta che mi immagino la vita dei newyorkesi i primi aggettivi che mi vengono in mente sono: veloce, frenetica, stressata… è davvero così?

New York è una città molto bella, me ne sono innamorata sin dalla prima volta che ci sono venuta. Una città con mille volti, non esclusivamente legati alla vita frenetica come tutti pensano, offre molto altro. Io non sento lo stress e la frenesia della città perchè vivo a Manhattan vicinissima all’ospedale in cui lavoro. Ero molto più stressata a Roma (dove ho vissuto durante l’università e il dottorato), dove ogni mattina per andare a lavorare ero costretta a combattere con il traffico, i mezzi pubblici e quant’altro. Il quartiere in cui abito è molto elegante e tranquillo. New York, poi, è una città molto sicura, ci si può muovere molto tardi la notte, prendere la metropolitana o il taxi e sentirsi tranquilli.

Conosci molti americani, hai trovato differenze con gli italiani?

Conosco un po’ di americani e tanti ragazzi da tutto il mondo, il posto in cui lavoro è internazionale e sicuramente ci sono delle differenze tra le varie nazionalità, ma è il bello della diversità.

Posso sapere che cosa vedi dalla finestra di casa tua?

La mia finestra affaccia in un giardino interno dove abbiamo l’area barbecue e durante l’estate possiamo organizzare qualche festa.

Pensavo vedessi qualche grattacielo, ma vabbè molto meglio un giardino di un ammasso di cemento. Che consigli daresti a chi ha deciso di venire a vivere a New York?

Direi Great choice! (grande scelta ndr) Cerca di trovare casa a Manhattan. Leggi il Time Out New York per sapere quello che succede in città. Non andare troppe volte nello stesso ristornate o bar ce ne sono sempre di nuovi da provare. Vai ovunque.

Il tuo è un addio all’Italia o pensi di tornare nel Belpaese?

Per il momento non vedo la possibilità di tornare in Italia, ma non si sa mai.

Segui l’attualità italiania? Come viene vista l’Italia in America? Ho letto che molto televisioni americane hanno parodizzato Berlusconi…

Si leggo Repubblica online. Putroppo l’Italia politicamente non è ben vista da queste parti! Soprattuto i recenti scandali del nostro presidente del consiglio ridicolizzano l’Italia. E’ abbastanza frustrante dover spiegare perchè in una situazione del genere in Italia non cambia nulla.

Cosa si fa a New York quando non si lavora?

A New York si possono fare tante cose in tante stagioni, diciamo che ce n’e’ per tutti i gusti…e io ne ho provate abbastanza! Ci sono tantissimi concerti di gruppi famosi o ragazzi emergenti che fanno bella musica,ci sono spettacoli di danza, opera e teatro a prezzi accessibili. Si puo’ andare in bici, pattinare sul ghiaccio, giocare a tennis…e poi la sera la città si anima e si puo’ passare da un locale all’altro per tutta la notte.

Ultima domanda, sei soddisfatta della tua ‘nuova’ vita?

Beh come puoi capire dalle mie risposte, si sono soddisfatta della mia vita newyorkese.

Di Antonella Santomauro 28/04/2011

“yourevolution”
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