Eugenia Tempesta attrice a New York

Eugenia Tempesta è un’attrice italo vietnamita che vive tra Roma e New York.  Dopo aver studiato recitazione a Roma, a Torino e a New York, specializzandosi nel metodo Stanislavskij-Strasberg, l’abbiamo vista al cinema con Una vita da Sogno, di Domenico Costanzo, e Ho ucciso Napoleone, di Giorgia Farina, e la troviamo in questo momento in tv nella fiction “E’ arrivata la felicità” con Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi, in onda su Rai1 ma a breve la vedremo anche in Zoolander 2 diretta da Ben Stiller!

Eugenia Tempesta attrice a New YorkCiao Eugenia! Come e quando hai iniziato il tuo percorso da attrice?

Ho iniziato a studiare recitazione quando ero all’università. Seguivo i corsi alla facoltà di ingegneria e la recitazione è stata per me una via di fuga dalla freddezza delle materie che stavo studiando.

Mi ricordo di aver subito iniziato a fare provini e a recitare, inizialmente in cortometraggi, poi a teatro e al cinema.

Cosa ha fatto nascere in te il desiderio di diventare attrice?

Ho sempre avuto molta immaginazione, da bambina passavo ore davanti allo specchio del bagno a truccarmi e a fare lunghi monologhi con partner immaginari e sempre diversi.

Inventavo storie, mettevo in scena degli spettacoli in cui facevo le imitazioni, adoravo truccarmi e mascherarmi.

Sono sempre stata molto timida ed introversa – pur essendo però “caciarona” e rumorosa – e la libertà che provavo dietro una maschera o un personaggio mi ha aiutato ad esprimere ciò che non riuscivo a fare quotidianamente.

Quali sono i ruoli o le interpretazioni che hai fatto delle quali vai più fiera?

L’anno scorso ho recitato in 3 film al cinema, Ho ucciso Napoleone di Giorgia Farina, Buoni a nulla di Gianni di Gregorio e The last apartment di Larry Rosen, e in una fiction, in onda fino a dicembre su Rai 1, E’ arrivata la felicità di Riccardo Milani.

Sono tutti lavori di cui vado molto fiera e in cui recito personaggi molto diversi uno dall’altro: da un vampiro a una manager francese, da un’inquilina snob della Roma bene a una ragazza umile di periferia.

Due ruoli però ho nel cuore più degli altri. Due anni fa ho portato in scena a New York la prima americana della pièce O.K. di Isaac Chocron, diretta da Alfonso Rey, in un teatro Off-Broadway, nel ruolo di Mina, la protagonista. O.K. è una pièce che racconta un triangolo amoroso ambientato nella Venezuela degli anni ’60, tra povertà e speranze.

Il ruolo di Mina era un ruolo molto complicato, pieno di sfumature, che ha richiesto mesi di preparazione. Per fortuna in quello stesso periodo avevo il sostegno della scuola che frequentavo, la Lee Strasberg Theatre and Film Institute, che mi aiutato molto nella preparazione. Il regista Alfonso Rey poi è una persona squisita, con cui abbiamo in progetto di portare lo spettacolo in tournée in tutti gli Stati Uniti.

Eugenia Tempesta attrice a New YorkIl secondo ruolo che ho nel cuore è nel film in uscita La Habitaciòn, film prodotto dalla casa di produzione messicana pluripremiata Machete Producciones, e diretto da Carlos Bolado, nel quale ho il ruolo da protagonista.

Il mio personaggio, Iris, cerca di crescere una figlia durante la guerra civile in Messico. Carlos Bolado è un regista per cui nutro profonda stima, rispetto e una fiducia totale. E’ un regista che è in grado di dirigerti con totale naturalezza. Va direttamente al cuore della questione, senza girarci intorno. Non ti riempie di concetti mentali, ma piuttosto, è in grado di portare al nucleo anche la situazione più estrema. E questo è esattamente quello di cui io ho bisogno in quanto attrice.
Ho veramente amato lavorare a questo film e non vedo l’ora che esca al cinema.

Quando e perchè è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Due anni fa ho sentito il bisogno di riprendere la mia formazione e al contempo di ampliare le mie conoscenze, e ho pensato subito a New York. New York è un fulcro culturale per quanto riguarda il teatro, il cinema e la musica, e vanta alcune delle scuole di recitazione più prestigiose al mondo, e avendo io seguito un percorso di Metodo Stanislavsji-Strasberg in Italia, quale posto migliore del Lee Strasberg Institute?

Eugenia Tempesta attrice a New YorkCosa distingue il lavoro dell’attore a New York rispetto all’Italia?

La differenza principale che ho trovato è che negli Stati Uniti, o meglio a New York, il cinema non vuole a tutti i costi incontrare i gusti del pubblico come accade invece in Italia. In Italia spesso ci si rifugia nei porti sicuri, già battuti, ovvero in quei progetti che già sappiamo che piaceranno, mentre progetti nuovi e diversi faticano a trovare una voce.

A New York le persone che lavorano in questo business sono più giovani, più coraggiose, e hanno più voglia di scontrarsi con l’ignoto, con il nuovo. E’ più facile, per noi attori, trovare ruoli interessanti che non siano necessariamente etichettati a seconda della nostra età o al nostro aspetto fisico. E’ sicuramente un ambiente più stimolante, che ti sorprende sempre.

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

I miei genitori sono diplomatici, e fin da bambina ho viaggiato molto. Sono nata a Roma ma ho vissuto subito 2 anni in Russia, dove i miei genitori si erano trasferiti all’epoca, poi 4 anni in Austria, tornando infine in Italia dove mi sono stabilita.

Eugenia Tempesta attrice a New YorkCome sono stati i primi mesi da espatriata a New York?

Ero elettrizzata. Non vedevo l’ora di scontrarmi con una realtà così grande, così imponente, ma anche così aperta come quella di New York.

Come si sta sviluppando la tua carriera di attrice a New York?

Durante il mio soggiorno negli Stati Uniti ho avuto modo di conoscere tantissimi altri attori, registi e sceneggiatori che mi hanno proposto di collaborare con loro ad alcuni progetti molto interessanti.

Oltre al progetto di portare O.K. in tournée, ho in progetto un film e una serie televisiva scritta dalla bravissima sceneggiatrice Natalie Faye, e un film diretto dalla premiata regista e direttrice di fotografia Caroline Stucky. Un futuro di collaborazioni al femminile che mi entusiasma molto!

Quando sei a New York di cosa hai nostalgia, cosa ti manca?

Per ora sono sempre riuscita a dividere il mio tempo equamente tra Italia e Stati Uniti, con provini sia qui che lì, ma sicuramente la prima cosa che mi manca quando sono a New York è il cibo.

Comprare frutta e verdura fresca a prezzi accessibili a New York è impossibile. Il cibo “organic” è solo per i ricchi, ed è fin troppo facile cadere nella trappola del fast food quando si ha poco tempo o un budget ristretto.

Dove ti vedremo prossimamente?

A febbraio dell’anno prossimo uscirà Zoolander 2, di e con Ben Stiller, nel quale recito in una scena molto divertente. Essere diretta personalmente da Ben Stiller è stata un’esperienza memorabile, lui per me è un mito, oltre ad essere uno dei più grandi registi e comici dei nostri tempi.

Oltre a questo e all’uscita de La Habitaciòn sarò presto protagonista di una serie horror diretta da Valentina Bertuzzi, un progetto molto interessante ed innovativo nel panorama italiano, girato interamente in inglese. Mi vedrete anche in tv nella nuovissima e divertentissima serie scritta e diretta da Valerio Bergesio 140 Secondi.

Hai qualche consiglio per aspiranti attrici che desiderassero seguire le tue orme?

Ovunque si va, è importante essere aperti alle esperienze e pronti a fare anche sacrifici. E di non demoralizzarsi, anche se è difficile. Le soddisfazioni arrivano sempre!

Contatti:

Facebook: facebook.com/eugeniadeborahylantempesta

Twitter: twitter.com/EugeniaTempesta

di Massimo Dallaglio

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