Francesca ha mollato tutto per girare il mondo, ora è in Togo a fare volontariato

L’ultimo compleanno il 19 Dicembre 2014 ho deciso di stravolgere la mia vita: ero a casa mia, con amici a festeggiare e subito dopo aver brindato con gli amici ho fatto un patto con me stessa:”Il 2015 sarà diverso”.

E credo che sia stata quella la data che, forse, mi ha fatto dire basta regalare tempo ai miei ormai ex capi, ora voglio pensare ai miei sogni. Avevo ed ho diversi sogni nel cassetto.

A Gennaio ho deciso di iniziare a dare le dimissioni, disdire il contratto d’affitto della mia vecchia casa, vendere i mobili e partire per IL GIRO DEL MONDO…  sono partita per il Togo e sono rimasta. Questo era uno dei miei sogni da almeno 10 anni.

Lo sto realizzando, sono in Togo a fare volontariato per una associazione fondata nel 2014 da una ragazza splendida, Tata Susanna, meravigliosa.

Francesca ha mollato tutto per girare il mondo, ora è in Togo a fare volontariatoCiao Francesca, vuoi presentati ai nostri lettori, come ti chiami e di dove sei originaria?

Bonjour à tout le monde, o meglio, buongiorno a tutti.

Scusate ma da mesi parlo più il francese che l’italiano.

Scherzi a parte, sono Francesca Naglieri, nata a Como ormai quasi 31 anni fa (in realtà, la mia età si aggira sui 18 anni di testa!), ma credo di avere sangue zingaro, nella vita precedente ero una gipsy che girava attorno al globo con una roulotte coloratissima.

Unendo diversi puntini oggi mi rendo conto che tutto ciò che ho fatto mi è servito per arrivare dove sono ora.

I miei corsi di fotografia, crescita personale, web marketing, mi hanno aiutato ad aprire un sito: ww.viaggiavolavivisogna.it

Cosa facevi quando eri in Italia?

A questa domanda vorrei rispondere semplicemente: “perdevo del tempo”. Si avevo 3 lavori, ma non stavo realizzando i miei sogni, ma quelli dei miei 3 capi.

Ero responsabile della sede di una azienda farmaceutica, vendevo viaggi e collaboravo con una società americana.

So già che in molti di voi si stano chiedendo se avevo una vita privata al di fuori del lavoro. La risposta è si. Solo questione di organizzazione.

Quando e perchè è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia e partire per il giro del mondo zaino in spalla?

Come dicevo prima il mio sangue è un pò gitano. La mamma del mio ex compagno mi chiamava “zingara”, per me bastava chiudere la porta di casa ed io ero la persona più felice della terra.

Escursione in montagna, al mare o solo un’uscita con le amiche e io stavo bene.

Quando? In realtà non c’è una vera data, o forse si… l’ultimo compleanno il 19 Dicembre 2014 ho deciso di stravolgere la mia vita.
Francesca ha mollato tutto per girare il mondo, ora è in Togo a fare volontariatoEro a casa mia, con amici a festeggiare e subito dopo aver brindato con gli amici ho fatto un patto con me stessa:” Il 2015 sarà diverso”.

E credo che sia stata quella la data che, forse, mi ha fatto dire basta regalare tempo ai miei ormai ex capi, ora voglio pensare ai miei sogni.

Avevo ed ho diversi sogni nel cassetto. A Gennaio ho deciso di iniziare a dare le dimissioni, disdire il contratto d’affitto della mia vecchia casa, vendere i mobili e partire per IL GIRO DEL MONDO.

Mi sono lasciata due mesi di stop prima di partire per stare un po con “me stessa “ e sarei dovuta andare in Irlanda a prendere la certificazione superiore di Inglese. Qualcosa mi ha indirizzato verso l’Africa, ancora una volta e alle tentazioni io non resisto. Ecco, il 2 Settembre sono partita per il Togo e sono rimasta.

Questo era uno dei miei sogni da almeno 10 anni. Lo sto realizzando, sono in Togo a fare volontariato per una associazione fondata nel 2014 da una ragazza splendida, Tata Susanna, meravigliosa. A solo 25 anni ha fondato un orfanotrofio per 11 bimbi e loro sono la sua priorità (mentre ne parlo ho i brividi).

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Lunghi periodi, dipende dal significato che vogliamo donare al termine.

Sono stata un mese a Parigi e nulla di più. Prima volta che supero il mese e sono davvero felice.

Sei partita da sola o in compagnia?

A dire il vero dovevo partire a fare il giro del mondo con una amica, ma, ultimamente ho imparato ad ascoltarmi e ho capito che per ora il mio posto è qui accanto a questi 11 pulcini, per cui lei è partita ed io ho solo posticipato un po i tempi.

Non intendo abbandonare un sogno. Nessuno dovrebbe farlo. Mai. Non c’è nulla di più entsiamante che inseguire un sogno e combattere contro tutto e tutti per realizzarlo.

In quali paesi hai viaggiato fino ad oggi?

Fino a poco tempo fa il mio tempo era limitato. Visitavo le capitali europee e nelle vacanze post natalizie mete a lungo raggio.

Ho visitato l’Europa quasi tutta, la Repubblica Dominicana, ma quando ho messo piede in Africa, beh il mio cuore è rimasto qui.

Prima di tutte Zanzibar, poi Tanzania, Tunisia, Kenya e ora Togo.

Quali abitudini o strumenti utilizzi per ridurre le spese di viaggio?

Attualmente sono in un orfanotrofio e le spese sono molto ridotte.

Ho sempre utilizzato couchsurfing e ostelli per l’alloggio e carsharing per gli spostamenti.

Non dimenticatevi che il mio giro del mondo vorrei farlo in autostop per quanto sia possibile.

Quali lavori fai per mantenerti nei tuo girovagare?

Per il momento non mi sono ancora messa al lavoro, ma quando lo faro sarà per pagarmi eventuali trasporti o cibo per cui per avere il minimo indispensabile non c’è bisogno di essere direttore di banca (senza nulla togliere a loro), ma anche un semplice lavoretto in un bar/ristorante/caffetteria.

Mi adatto e credo che questa sia la cosa fondamentale.

Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia nei paesi che hai visitato?

In Togo non ho avuto modo ancora di lavorare se non per l’associazione dove sono, ma ciò che riscontro è che in Italia si lavora troppo con un viso lungo e cupo, svogliati e senza motivazione.

In Africa dove non hanno “nulla”, hanno tutto anche la mattina alle 5 quando aprono le boutiques: IL SORRISO.

Francesca ha mollato tutto per girare il mondo, ora è in Togo a fare volontariatoQual è il paese che ti ha colpito di più e perché?

Come già vi ho anticipato l’Africa mi ha rubato il cuore.

Non appena avrò girato per bene l’Africa sarò in grado di rispondere bene a questa domanda. per ora lasciatemi dire che il Togo mi ha colpito molto.

Il modo di fare delle persone, lo stile di vita, la natura che circonda il Togo, verde e rigogliosa al sud, desertica al nord, insomma UNICA.

Dove ti trovi adesso e quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Come sapete ora sono in Togo, con un biglietto di sola andata. No non sono matta, l’ho fatto davvero.

Voglio essere libera d’ora in poi da qualsiasi vincolo anche da quello di poter decidere di partire in 2 ore e cambiare stato.

Progetti per il futuro ho il GIRO DEL MONDO che mi aspetta, il dilemma sarà ora se partire dall’Africa o dall’Asia o dall’Europa, ma comunque partire, per poi ritornare, ritrovare e ritrovarmi a scegliere ancora la prossima meta. Ho i brividi solo al pensiero.

Quello che oggi so è che darò il massimo per aiutare la Maison Sans Frontiere www.volontaritogo.org del Togo. I bimbi hanno bisogno un sostegno, Susanna anche.

Francesca ha mollato tutto per girare il mondo, ora è in Togo a fare volontariatoL’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?

Posso essere sincera? Nulla, tranne glia affetti e gli amici!

Mi è sempre stata stretta l’Italia per molti motivi.

Abbiamo un sistema malato che ci impone e ci dirige ogni giorno sempre di più verso la direzione sbagliata, ci incatena a dei “falsi miti” ai quali non vogliamo rinunciare.

Una nazione senza valori: Ecco cosa è per me l’Italia oggi.

La fortuna non esiste ma nel mio piccolo io mi ero ritagliata il mio piccolo mondo fatato dove stavo bene: le amicizie giuste che mi facevano stare bene.

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme ed iniziare a viaggiare moneyless?

“Sono nel posto giusto ora”? Ecco la domanda che in molti dovrebbero porsi!

Se la risposta è si fantastico, se la risposta è no fate subito una azione per cambiare qualcosa attorno a voi.

Sono piccole azioni, continuative e ripetute che cambiano il mondo. Io non volevo crederci ma una volta che prendi la strada giusta per te tutte le porte si aprono..devo confermarvi che è davvero così.

Da quando sono in Togo si sono aperte diverse possibilità, molti progetti etc.. Secondo consiglio: Buttatevi, non abbiate paura, mai!

Di Massimo Dallaglio

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