Jolanda ha realizzato il suo sogno di andare a lavorare in Australia

Jolanda ha realizzato il suo sogno di andare a lavorare in Australia

Nasce in Albania per poi passare dall’Italia e finire a lavorare in Australia.

Questa é la storia di Jolanda.

Ciao Jolanda, raccontaci dove vivevi e cosa facevi quando eri in Italia?

Ciao a tutti. Allora quando stavo in Italia vivevo in un bel comune nel milanese e lavoravo a Milano in una società di ricerche di mercato. Nel frattempo studiavo per terminare gli studi all’Università. 

Qual’é il motivo principale che ti ha spinto a lasciare tutto per andare a vivere e lavorare in Australia?

Il motivo principale è stato cambiare aria, provare a fare un esperienza all’estero. Ero stufa dello stress e dei ritmi frenetici di Milano.

Lavoravo 7/7 spesso (certo ogni tanto mi prendevo 1 giorno per stare a casa ma con la consapevolezza di rischiare il posto di lavoro) e con un contratto che anziché migliorare negli anni è peggiorato. Sempre a tempo determinato ma le cui condizioni andavano peggiorando.

Inoltre volevo migliorare l’inglese ed immergermi in una cultura completamente diversa dalla nostra. Jolanda ha realizzato il suo sogno di andare a lavorare in Australia

Che livello di Inglese avevi quando sei partita?

Dunque diciamo che è difficile essere giudici di se stessi. Posso dire che ho studiato inglese alle superiori e ho proseguito all’università.

Stando ai voti direi livello intermedio ma vi assicuro che una volta venuta qua mi sentivo di non saper spiccicare una parola. Forse perché l’inglese che studiamo a scuola spesso è mirato (ad.es inglese commerciale o legale a seconda di quello che studi) e lascia fuori le situazioni normali della vita quotidiana.

Sei partita da sola o in compagnia?

Sono partita da sola.

In quali posti hai lavorato in Australia?

Ho lavorato ad Oxley, un sobborgo che si trova nel Queensland e ora lavoro ad Appin, una città nella regione del New South Wales.

Che lavori hai fatto?

Ho fatto e continuo a fare l’au pair, cioè la ragazza alla pari. Vivo e lavoro in una famiglia australiana con 3 bambini, mi prendo cura di loro e della casa.

Jolanda ha realizzato il suo sogno di andare a lavorare in AustraliaQuanti soldi ti sono serviti per trasferirsi e cominciare una nuova esperienza lavorativa in Australia?

Servono come minimo tra i 2 500  e i 3 000 euro. In poche parole i soldi del biglietto (il mio era costato 750 euro ma con alcune compagnie come la Thai costa di meno 500 o 600 euro) e all’incirca 2 000 euro (tra i 3 000 e i 5 000 dollari dice il Governo australiano) servono come garanzia per mantenerti inizialmente se non hai un posto dove stare (amici, parenti, insomma un appoggio).

C’é molta differenza con l’Italia per quanto riguarda gli stipendi?

Credo siano abbastanza differenti gli stipendi ma anche i metodi di pagamento. Prima differenza, in Italia solitamente si viene pagati a fine mese, qui sei pagato “per week” cioè alla settimana.

Penso che gli stipendi qua siano più alti (anche se non conoscono esattamente lo stipendio di un operaio o di un impiegato ) benché  pure il costo della vita lo sia, ma quello che fa la differenza sono le tasse! Qua gli stipendi sono meno tassati che in Italia, e ci sono meno tasse da pagare in generale.

Come hai fatto a trovare il tuo primo lavoro in Australia?

Nonostante mi fossi iscritta a vari siti di babysitter e di au pair (tra l’altro noti e istituzionalizzati) ho trovato lavoro sia la prima volta che questa volta tramite i gruppi su Fb. Evviva il potere dei social network. Se usati bene sono davvero utili.

Quante valigie ti sei portata? Il peso?

1 valigia, 33 kg.

Qual’é la differenza principale tra lavorare in Australia e lavorare in Italia?

Partendo dal presupposto che non faccio lo stesso lavoro che facevo in Italia perciò non posso fare un paragone oggettivo, posso dire comunque che ho notato che qui c’è molto rispetto per il lavoro, qualsiasi esso sia.

Questa loro cultura del lavoro e il rispetto mi piacciono molto. Un’altra differenza, a mio parere, è che qui lavori per vivere non vivi per lavorare, non sei schiavo del lavoro (come purtroppo accade in Italia). Inoltre secondo me qua è più semplice e rapido cambiare posto di lavoro.

Jolanda ha realizzato il suo sogno di andare a lavorare in AustraliaCom’é stato trovare nuovi amici in un posto per te nuovo?

L’aver avuto un appoggio iniziale mi ha aiutato molto. La mia amica mi ha presentato i suoi amici che sono diventati, con il passare del tempo, anche miei amici.

Poi con l’andare avanti ho conosciuto persone nuove. I gruppi di backpackers e au pair sono molto utili da questo punto di vista. Organizzare gite fuori porta è molto semplice qua e da questi incontri casuali sono nate delle belle amicizie.

Sei fidanzata, ma la tua dolce metà non é con te vero?

Ebbene sì, sono fidanzata ma lui non è qua con me.

Com’é vivere una relazione di coppia a distanza?

Difficile. È difficile mantenere i rapporti a distanza.

Credo sia complicato portare avanti una relazione quando si abita in città diverse dello stesso stato (es. Lei di Milano, lui di Roma) potete immaginare in continenti diversi. A questo si aggiunge anche il fuso orario di 10 ore che non facilità la comunicazione.

Cos’é cambiato da quando sei partita per l’Australia?

Innanzitutto sono una persona più serena. La vita qua è più semplice e meno stressante che in Italia. In più ho ribaltato l’ordine delle priorità nella mia vita.

Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare in Italia?

5.

Da 1a 10 come valuti vivere e lavorare a Brisbane?

8.

Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare in Albania?

3.

Al momento qual’é la tua paura più grande?

Le mie paure al momento riguardano solo la salute, mia e delle persone a me care. Ho sempre paura che possa succedere qualcosa, un malore o qualcosa di  improvviso e non poter essere lì, con loro.

Purtroppo l’Australia è molto lontana e in casi “urgenti” è difficile tornare a casa subito, sia in termini di ore (il viaggio è molto lungo) che di soldi.

Dove ti vedi tra 5 anni?

In Svizzera con la mia dolce metà o chissà.. magari qua in Australia, ma insieme.

Torneresti indietro… lo rifaresti?

Sì, lo rifarei! Onestamente avrei voluto a farlo a 20 anni quest’esperienza.

Se tu fossi una supereroina quale saresti?

Giovanna D’Arco.

Jolanda ha realizzato il suo sogno di andare a lavorare in Australia

Un piatto Italiano che ti manca?

La vera pizza! Mi manca da quando abito ad Appin ma a Brisbane per fortuna esiste una vera pizzeria italiana dove andavo spesso con i miei amici. “Il posto” è stata la nostra salvezza. 

Il piatto più buono che hai trovato in Australia?

Piatto? Loro non hanno piatti, solo hamburger! XD Non saprei, il cibo non è sicuramente il loro punto forte ma comunque ho imparato ad apprezzare i toast mattutini con burro e vegemite.

Un consiglio per chi vuole diventare un viaggio lavoratore in massimo 5 parole.

Segui il tuo istinto.

Se ti senti di voler partire e mollare tutto, fallo. E’ meglio pentirsi di aver fatto una certa scelta che rimpiangere un giorno di non averla fatta. Questo il mio consiglio.

Con la speranza che possa essere di esempio per chi vuole mollare tutto e cambiare vita.

Di Miky Rubini

“yourevolution”
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