Massimo, 55 anni, ex gondoliere di Venezia ha aperto un bed and breakfast a El Jadida. Fino a qualche anno fa, lavorava e viveva a Venezia. Il suo lavoro era il più classico dei mestieri veneziani, il gondoliere. Andava tutto bene, finché, come succede ormai fin troppo frequentemente in questa splendida città, viene sfrattato dalla sua abitazione. A quel punto avviene il primo trasferimento per Massimo, in terraferma, infine all’estero: inizia, non più ragazzino, una nuova avventura trasferendosi a vivere in Marocco.
Ciao Massimo, come vivevi prima di cambiare città? Ti trovavi bene a Venezia?
Ciao! Sì, sono un veneziano all’estero e avevo un ottimo lavoro, a contatto coi turisti e guadagnavo bene.. però la realtà veneziana non è tutta rose e fiori, mi son ritrovato lo sfratto esecutivo della casa dove abitavo e da lì per me sono cambiate le cose, pensa che sono stato sfrattato perché il proprietario voleva affittare l’appartamento a degli studenti a 1.200 euro mensili. Sono andato ad abitare a Mira, così ogni giorno dovevo percorrere 45 km, in moto, col sole, con la pioggia e la nebbia. Purtroppo sono caduto e mi sono rotto una gamba. Oltre a questo incidente, mi sono fatto male al braccio lavorando, danneggiando il muscolo bicipite. Fu un brutto momento, a 55 anni è difficile fare questa vita e mi ero “rotto”di tutto. Mi ero rotto di varie cose, tipo delle tasse, di ciò che mi era successo e della malattia professionale non riconosciuta.
Come hai deciso di andare a vivere in Marocco?
Mollare tutto, come dice il nome del sito, non è per niente facile. A volte va bene ma a volte no, soprattutto alla mia età, ma ho deciso di rischiare lo stesso perché in fin dei conti non avevo nulla da perdere. La vita che stavo conducendo non mi piaceva più ed ero impossibilitato a lavorare. Ho pensato di ricominciare con un lavoro in cui poter sfruttare la mia esperienza nel mondo del turismo. Sono andato a vivere in Marocco, a El Jadida.
Come si vive a El Jadida?
Molto bene, per gli standard marocchini, è un posto tranquillo, senza caos, ma a poca distanza ci sono posti interessanti da visitare e mi trovo non lontano da Casablanca. Come stile di vita non è molto diverso da quello italiano, anzi diciamo veneziano, per cui non ho dovuto cambiare di molto le mie abitudini.
Che attività svolgi a El Jadida?
Ho un bed and breakfast qui, se cerchi su booking.com, “Dar el Jadida” mi trovi. Ci sono commenti e leggerai che non è male. Ho un buon punteggio: 8,2, in più come elemento positivo viene segnalata la cordialità del gestore. Come puoi vedere nelle mie foto, su questo sito e anche su face book (mail.elgattomarokin@hotmail.fr), i clienti non mancano e spesso mi vengono a trovare parenti e amici. Amo cucinare per i clienti, sia cucina marocchina che veneziana, infatti spesso qui si mangia pesce. I clienti li prendo per la gola, niente di meglio di una buona cena per fare amicizia, infine offro un bicchierino di grappa italiana ed il gioco è fatto.
Come hai fatto ad intraprendere questa attività?
L’hotel era già avviato, ma non con una buona gestione, l’ho tirato su a modo mio, i risultati non si sono fatti attendere. Non sono in società con nessuno; come si dice a Venezia: ”Meglio esser paroni de na sessola che non di una nave in compagnia”. Qui la proprietà è tua, non serve un socio locale, vai dal notaio ed è tutto in regola. Per i primi cinque anni non si paga nulla, poi il 20% circa. Rispetto alle leggi italiane in materia mi sembra non ci sia paragone.
Com’è il clima a El Jadida?
Ottimo. E’più secco e ventilato rispetto a Venezia, che ha il difetto dell’umidità eccessiva. Parlando delle temperature, diciamo che a gennaio e febbraio fa fresco, non sono nemmeno qua mesi estivi, mentre da marzo a dicembre si sta benissimo. In agosto qui da me è caldo ma essendoci vento, non si suda.
Senti la mancanza dell’Italia o di qualcosa in particolare?
Beh, sì, logicamente mi mancano i parenti, gli amici. Per il resto non sento mancanza di qualcosa. Ogni tanto torno per un po’ a Venezia così rivedo tutti, ma in ogni caso, grazie al mio lavoro vengono a trovarmi e quella poca tristezza se ne va.
Torneresti in Italia?
Vivere in Italia? Ci sono troppi “casini”politici e le tasse non danno respiro. No, non ci penso proprio a ritornare.
EMAIL: elgattomarokin@hotmail.fr
Di Luisa Galati 24/02/2012