Michela vive a Melbourne con suo marito e insegna italiano

Una laurea in tasca, tanti viaggi alle spalle e lo scontento, comune a molti giovani, di ritrovarsi a vivere in un paese che non regala soddisfazioni e speranze. Michela ha scoperto l’Australia durante una vacanza – studio e non è più riuscita a lasciarla. Ora vive a Melbourne con un marito e un cagnolino e fa ciò che davvero le piace. Questa è la sua storia.

La prima è una domanda che sicuramente ti sarai sentita chiedere spesso: qual è stato il motivo che ti ha spinto a mollare tutto? Molte persone se lo ripetono continuamente ma poche hanno veramente il coraggio di farlo.

Sicuramente da una parte c’era il desiderio di avventura. Avevo 28 anni, avevo studiato lingue all’università ed il lavoro che facevo in Italia (import-export) non mi faceva impazzire! Troppo stress!! Poi c’era anche il discorso che in Italia tutti si lamentano ma non fanno niente per cambiare la loro situazione. Io non ero contenta, la mia città mi stava stretta, in Australia c’ero già stata cinuque anni prima per sei mesi e mi aveva lasciato nel cuore un senso di libertà e spazio. E così ho preso e sono partita! All’inizio con l’idea di rimanerci per un anno, fare un corso per manager del turismo e poi tornare in Italia ed aprire un ostello/agenzia viaggi. Di fatto il corso l’ho fatto e l’ho finito ma poi non sono più ritornata permanentemente in Italia.

Cosa ti ha portato a scegliere un paese lontano? La curiosità di un paese così diverso o solo la voglia di lasciarsi alle spalle tutto?

In Australia ci sono venuta perchè come detto prima c’ero già stata insieme ai miei nonni. La compagna di mio nonno aveva i figli a Melbourne e siccome io studiavo lingue all’università ed avevo bisogno di fare pratica con il mio inglese, li avevo seguiti per sei mesi. Di fatto avevo fatto un corso di inglese per un mese e poi avevo viaggiato per cinque! 🙂 Diciamo che comunque ho scelto l’Australia perchè il destino me l’ha presentata come una scelta possibile. Ci sono poi tornata per le sensazioni che mi aveva comunicato durante la mia prima esperienza.

Hai avuto altre esperienze di questo genere prima di mettere radici definitivamente in Australia?

Prima di venire in Australia, ho vissuto per sei mesi in Siberia (mentre scrivevo la tesi) e per altri sei a San Pietroburgo sempre per studi.

Quali sono le difficoltà maggiori che hai dovuto affrontare appena arrivata?

Per quanto riguarda le difficoltà principali, da una parte c’era la comprensione della lingua, io ero abituata ad un inglese più americano mentre qui la pronuncia dell’inglese è molto diversa e all’inizio non capivo sempre molto (nonostante la laurea in inglese!).
Poi sicuramente la lontananza da casa, dalla famiglia e dagli amici non è stata sempre una cosa facile da sostenere. Ma sono una persona abbastanza indipendente e socievole e quindi da subito ho conosciuto molte persone e creato belle amicizie. Poi ti posso dire che decisamente il problema del visto è stato una parte decisiva della mia esperienza. L’Australia è un paese che ti apre molte porte se hai il visto giusto, ma per riuscire ad avere il visto giusto ci vuole determinazione, qualifiche e fortuna!
Infine ti devo dire che qui come ovunque nel mondo, quando arrivi da un altro paese sei un immigrato e quindi devi essere umile e capire che a volte l’esperienza che puoi avere fatto in Italia è tutta relativa.

Di cosa ti occupi? Hai avuto la possibilità di fare ciò che già facevi in Italia oppure, per tua scelta o per motivi di forza maggiore, ti sei dovuta reinventare?

Qui in Australia insegno l’italiano. Lo facevo già in Italia part-time e quando sono arrivata qui mi sono ritrovata a farlo. Prima insegnavo in una scuola privata ad adulti e bambini, poi ho insegnato per cinque anni all’università e adesso sto facendo un Master of Teaching all’università di Melbourne per poterlo insegnare anche alle scuole superiori ed elementari. Nel frattempo ho anche aperto una mia società che si chiama Ians Educational insieme ad un’amica e, oltre ad occuparci dell’italiano in Australia, aiutiamo gli italiani che come noi vogliono venire qui a studiare o lavorare.

Cosa ti piace di più dell’Australia?

Le cose che mi piacciono di più sono il senso di tranquillità che ho nella mia vita di tutto i giorni (anche se poi da brava italiana corro a destra e a sinistra e faccio miliardi di cose), camminare nei parchi di Melbourne, l’oceano immenso e sopratutto avere la possibilità di fare un lavoro che mi piace!

Quali sono le maggiori differenze, culturali e non, che hai riscontrato nel confronto con l’Italia?

Sicuramente noi italiani siamo più ‘emotivi’, ‘passionali’. Mi spiego: gli australiani sono per la maggior parte di discendenza anglosassone quindi un po’ più freddini. Il concetto dell’amicizia come lo conosciamo noi, il suonare il campanello per vedere se l’amico è a casa o l’organizzare una bella cenetta all’ultimo minuto qui non esiste! Tutte le cene vanno organizzate settimane se non mesi in anticipo. Anche il contatto fisico e il fatto che noi italiani siamo abituati a salutarci con un bacio qui non esiste. Al massimo un mezzo abbraccio ma abbastanza privo di contatto. Eh Eh
Dall’altra parte una cosa che mi piace dell’Australia, e che in Italia mi risultava un po’ pesante, è l’attenzione per all’abbigliamento. Qui uno si veste come vuole, ci sono chiaramente degli estremi ma la cosa bella e’ proprio la libertà di scelta, dove nessuno ti controlla dalla testa ai piedi e commenta se non sei vestita all’ultima moda. Poi chiaramente ce ne sono molte altre, ma il bello è che, soprattutto Melbourne, è molto multiculturale e quindi si trova di tutto.

Hai mai pensato di ritornare indietro?

Ho pensato di ritornare più volte ma non so se riuscire a reinserirmi. Poi qui mi sono sposata e quindi sarebbero due le persone da muovere ed un cagnolino. Diciamo che per adesso sto bene qui e poi sarà quel che sarà, non escludo niente! 🙂

Un consiglio per chi ha già deciso di mollare tutto ma ha solo bisogno di un pizzico di coraggio in più.

Come consiglio mi verrebbe da dire che ‘Niente e’ per sempre!”. Vale la pena provare perchè alla fine si può sempre tornare indietro. Ma se uno non ci prova, vivrà sempre con la paura di essersi perso l’occasione della propria vita!

Di Federica Tadini 29/06/2011

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