Da Pokhara a Muktinath; un fantastico trekking lungo la valle del Kali Gandaki, tra le vette maestose ed imponenti dell’Annapurna e del Dhaulagiri, fino a raggiungere sull’altopiano tibetano, il confine con il leggendario regno del Mustang, in un susseguirsi di splendidi scenari e minuscoli villaggi.
Contrariamente a quanto viene fatto solitamente, abbiamo preferito, a causa delle incerte condizioni metereologiche, raggiungere direttamente Jomsom in aereo, rinunciando al graduale acclimatamento alla quota. Nei giorni precedenti il trekking, un forte vento aveva condizionato i voli tra Jomsom e Pokhara; il servizio era stato sospeso per un paio di giorni creando non pochi problemi a chi doveva rientrare.
Quando abbiamo effettuato il viaggio, nel 1997, il piccolo Twin Otter a 17 posti della Royal Nepal Airlines (volo RA 557) partiva dall’aeroporto di Pokhara alle ore 9.40 e con un volo spettacolare nelle strette vallate dominate dalla catena himalayana, raggiungeva in una ventina di minuti, la breve pista erbosa di Jomsom. Espletate le operazioni di sbarco e successivo imbarco di merci e passeggeri faceva ritorno a Pokhara; il rientro doveva avvenire entro le ore 11, ora in cui la vallata cominciava ad essere investita da forti raffiche di vento che rendono il volo estremamente pericoloso.
Dopo aver raggiunto Jomsom in aereo, abbiamo iniziato il nostro trekking salendo a Muktinath; ritornati a Jomsom, siamo scesi a Pokhara percorrendo la valle del Kali Gandaki.
Durante il trekking ci siamo avvalsi, per il trasporto dello zaino, dell’aiuto di un portatore. Per i primi tre giorni ci ha accompagnato un ragazzo abbastanza indisponente che si riteneva più guida che portatore; oltre a svolgere malamente entrambe le mansioni, aveva come unico fine quello di trarre un profitto personale da ogni situazione. Invitato a rispettare il suo ruolo, al rientro a Jomsom, ci ha comunicato di non voler più proseguire; con l’ausilio del proprietario del Tilicho Hotel, in cui alloggiavamo, abbiamo contattato un secondo portatore. Kamol, un ragazzo cortese, premuroso, discreto e disponibile, ci ha seguito fino a Birethanti; camminatore instancabile, si è rivelato un ottimo portatore.

Domenica 5 ottobre

Da Pokhara (mt. 884) a Jomsom (mt. 2.713) con volo Royal Nepal Airlines
Inizio trekking; da Jomsom (mt. 2.713) – Eklebhatti – a Kagbeni (mt. 2.810)
Circa 10 km. e 4 ore di cammino in leggera salita.
Il sentiero si snoda in un paesaggio semi-desertico, lungo il letto del fiume Kali Gandaki; la presenza di campi coltivati annuncia l’arrivo a Kagbeni, villaggio medioevale, porta d’ingresso per l’alto Mustang.

Lunedì 6 ottobre

Da Kagbeni (mt. 2.810) – Khingar (mt. 3.200) – Jharkot (mt. 3.500) – Muktinath (mt. 3.900) a Ranipauwa (mt. 3.710)
Circa 11 km. e 5 ore di cammino in salita, in alcuni tratti ripida.
Il sentiero, subito ripido, permette di ammirare vedute spettacolari sulla valle del Kali Gandaki, sul Mustang e sui monti circostanti; attraversato Jharkot, autentico villaggio tibetano, si intravede in lontananza Muktinath sovrastata dal Thorung La, il passo posto a 5.416 metri che immette nella valle di Manang e che consente di compiere il periplo dell’Annapurna. A Muktinath, meta di pellegrinaggio per buddhisti ed hindu, sorgono un gompa ed il tempio di Jiwala Mayi, dedicato a Vishnu, in cui getti di gas naturale alimentano una fiamma eterna.

Martedì 7 ottobre

Da Ranipauwa (mt. 3.710) – Jharkot (mt. 3.500) – Eklebhatti – a Jomsom (mt. 2.713)
Circa 20 km. e 6 ore di cammino in discesa.
Percorriamo a ritroso l’itinerario utilizzato per la salita. A Jharkot imbocchiamo un sentiero che non transitando da Kagbeni permette di accorciare i tempi di rientro a Jomsom, e consente di avere splendide vedute sul massiccio del Dhaulagiri (mt. 8.167).

Mercoledì 8 ottobre

Da Jomsom (mt. 2.713) – Syang – Marpha (mt. 2.665) – Tukuche (mt. 2.591) – Larjung (mt. 2.650) – a Kalopani (mt. 2.530)
Circa 24 km. e 7 ore di cammino su falsopiano in discesa, inframezzato da un breve tratto in salita.
Si prosegue seguendo il corso del fiume fino a Marpha, villaggio abbarbicato dietro il crinale della montagna, con le abitazione addossate l’una all’altra e collegate da gallerie per contrastare la forza del vento che qui comincia a soffiare dalle prime ore del mattino. Dopo aver attraversato Tukuche, villaggio thakali, un tempo importante centro carovaniero, un breve tratto in salita conduce a Larjung; giungiamo a Kalopani dopo aver attraversato il Kali Gandaki su un ponte sospeso.

Giovedì 9 ottobre

Da Kalopani (mt. 2.530) – Lete (mt. 2.438) – Ghasa (mt. 2.015) – Dana (mt. 1.445) – a Tatopani (mt. 1.180)
Circa 21 km. e 8 ore di cammino in discesa, con tratti ripidi che si alternano a tratti meno impegnativi.
Il sentiero molto ripido, attraversa ora zone boschive; frequenti sono gli attraversamenti del fiume che impetuoso, scorre in una gola. Lasciamo i villaggi dei Thakali, abili commercianti appartenenti al ceppo tibetano-birmano, per entrare nella zona in cui vivono i Magar, etnia dedita principalmente all’agricoltura.

Venerdì 10 ottobre

Da Tatopani (mt. 1.180) – Ghara (mt. 1.765) – a Sikha (mt. 1.920)
Circa 7 km. e 5 ore di cammino in salita molto ripida, inframezzata da un tratto in falsopiano.
A Tatopani, grosso villaggio, rinomato per le sorgenti di acqua calda, lasciamo la valle del Kali Gandaki. Risaliamo il crinale della montagna; il sentiero molto ripido, è percorso da carovane di muli che risalgono la valle trasportando pesanti basti. Dopo un breve tratto in falsopiano la mulattiera, ora a gradoni, riprende ripida fino a Sikha, zona di montagna coltivata a terrazze.

Sabato 11 ottobre

Da Sikha (mt. 1.920) – Phalante (mt. 2.236) – Chitre (mt. 2.320) – a Ghorepani (mt. 2.855)
Circa 5 km. e 4 ore di cammino in salita molto ripida.
Breve ma faticoso tragitto lungo una scalinata a gradoni che si snoda attraverso la foresta ed ad ampi terrazzamenti coltivati.

Domenica 12 ottobre

Da Ghorepani (mt. 2.855) a Poon Hill (mt. 3.100) per alba sulla catena himalayana; ritorno a Ghorepani (mt. 2.855) – Bahunthanti (mt. 2.250) – Ulleri (mt. 2.073) – Tikhedhunga (mt. 1.575) – a Birethanti (mt. 1.065)
Circa 14 km. ed 8 ore di cammino in salita e discesa.
Saliamo alla luce delle torcie sulla “collina” di Poon Hill, dove aspettiamo il sorgere del sole. Lo spettacolo è affascinate e seppur velato da nubi possiamo ammirare il grandioso spettacolo offerto dalle vette del Machhapuchhare (mt. 7.059), del Dhulagiri (mt. 8.167), del Nilgiri (mt. 6.940), dell’Annapurna I (mt. 8.091) e di altri picchi meno elevati. Da Ghorepani attraverso foreste di querce e rododendri scendiamo ad Ulleri; proseguendo verso Birethanti constatiamo come terrazzamenti coltivati sempre più vasti, abbiano preso il posto della foresta.

Lunedì 13 ottobre

Da Birethanti (mt. 1.065) a Nayapul.
Circa 2 km. ed 1 ora di cammino in leggera discesa (falsopiano).
Da Nayapul a Pokhara in autobus.
Siamo al termine della nostra fatica; congedatici da Kamol, percorriamo fra campi coltivati l’ultimo breve tratto che ci separa dal piccolo borgo di Nayapul, dove attendiamo il passaggio dell’autobus che ci riporterà a Pokhara.

di Mauro Rolando www.viaggiephoto.it

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