Nicoletta lavora all’ambasciata italiana in India a Nuova Delhi

Nata all’estero da genitori italiani che avevano deciso tempo prima di “mollare tutto”, Nicoletta si è divisa tra Italia e Arabia Saudita fino al 2000, quando ha deciso di ritornare in pianta stabile nel Bel Paese lavorando tra Roma, Milano e Trieste. Ci vuole poco per capire che l’Italia le sta stretta… Ora vive e lavora in India.

“…Volevo fare nuove esperienze e tornare a viaggiare e vivere in paesi totalmente diversi dal nostro. Prima del viaggio, decisi di inviare il mio curriculum a varie aziende Italiane in loco e prima di partire avevo già 2/3 colloqui di lavoro, mentre in Italia già iniziava il periodo di crisi, quindi partii abbastanza contenta!”.

Che facevi in Italia Nicoletta?

In Italia ho frequentato dalla terza elementare fino alla terza media per poi ritornare in maniera stabile nell’Agosto del 2000. La mia infanzia l’ho trascorsa all’estero seguendo i miei genitori che già al tempo avevano deciso di lavorare e vivere all’estero.

Come hai maturato la scelta di trasferirti?

La scelta di trasferirmi all’estero di nuovo è avvenuta nel Febbraio del 2007 dopo aver lavorato a Roma, Milano e Trieste nel mondo dei Media (Cinecitta’ Studios, Sky Italia) e dopo aver perso tempo e lavoro per un “inconsistente” ragazzo italiano. L’Italia stava iniziando a ‘starmi stretta’, volevo fare nuove esperienze e tornare a viaggiare e vivere in paesi totalmente diversi dal nostro, per questo ho raggiunto i Miei che abitavano a Bangalore in India per le vacanze Pasquali del 2007. Prima del viaggio, decisi di inviare il mio curriculum a varie aziende Italiane in loco e prima di partire avevo già 2/3 colloqui di lavoro, mentre in Italia già iniziava il periodo di crisi, quindi partii abbastanza contenta!

Eri già stata altre volte in India prima di trasferirti?

In India c’ero già stata 2 volte ma solo per un breve periodo di vacanza: la prima quando avevo 8 anni con mia madre e mio fratello negli anni ‘80 e la seconda nel ‘94 questa volta anche con mio padre. Entrambe le volte mi piacque anche se molto diversa dall’Italia ma io diciamo che ero già allenata, perché al tempo vivevo in Arabia Saudita con i miei (mio padre lavorava per una società Araba nel settore del petrolio). La prima volta vidi solo New Delhi e la seconda Mumbai e Goa e Mumbai non mi fece per niente un bell’effetto! Mi ricordo grosse strade vuote e poche macchine in circolazione, tutto l’opposto di ora!



Avevi qualche appoggio appena arrivata?

Nel Marzo del 2007 arrivai a Mumbai, feci tutto da sola non avevo nessuno che conoscevo a parte qualche vecchi amici di mia madre ma che decisi di non contattare per non disturbarli (mia madre ha vissuto a New Delhi dal ‘68 al ‘72) ma feci tutto da sola. Devo dire che in genere la comunità italiana all’estero non è molto d’aiuto, purtroppo! L’unica persona che mi diede delle dritti fu uno stagista della Camera di Commercio Indo Italiana (il mio primo lavoro a Mumbai). Non è stato facilissimo ma nel giro di un mese avevo già fatto molte conoscenze al di fuori dell’ambiente di lavoro e miei nuovi amici indiani mi furono di grosso aiuto!


E’ stato facile trovare lavoro?

Per me sì! Penso di essere stata la persona giusta al momento giusto, prima che iniziò il periodo di crisi in Italia, almeno con i miei primi due impieghi. Il mio secondo impiego fu presso il Four Seasons Hotel, uno degli alberghi di extra lusso che apriva per la prima volta in India, tutto questo prima che la crisi colpì l’Europa – poi fu un po’ più difficile prima per l’attentato all’hotel Taj Mahal e poi per la crisi mondiale. Molti Europei si sono rivolti all’Oriente creando una forte competizione.

Che attività svolgi oggi?

Dopo aver vissuto 5 anni e qualche mese a Mumbai ora, da un mese, mi sono trasferita a New Delhi dove inizierò a lavorare presso l’Ambasciata Italiana, dopo aver vinto un concorso lo scorso febbraio.



Hai notato differenze tra il mondo lavorativo indiano e quello italiano?

Sì ce ne sono diverse, per esempio: sono molto molto rilassati e spesso si finisce sempre all’ultimo momento. L’organizzazione è a volte scarsa e bisogna essere martellanti con le richieste e svolgere un controllo continuo per farsi’ che le cose avvengano. Ho imparato che quello che per noi è scontano in India non lo è affatto e quindi spesso si perde molto tempo a controllare e ricontrollare che ogni fase del progetto sia eseguita con la dovuta attenzione. Invece per quanto riguarda la burocrazia purtroppo anche in Italia stiamo raggiungendo gli stessi livelli, per cui ci vuole… tanta, tanta pazienza. Una cosa che apprezzo degli Indiani è che tutto è possibile e che il tempo è “vasto”!

Come ti sembra lo stile di vita?

C’è molta più gioia di vivere, tantissima vita sociale, un grande fermento fra i giovani. Una cosa che ci accomuna è il forte senso della famiglia, dei legami etc. Anche loro come noi, amano la buona tavola, la natura e il contatto umano, sono estremamente socievoli. Posso solo dire che in 5 anni di vita vissuta in india, le amicizie che ho stresso fra amici Indiani sono più consolidate che non quelle del passato: ho la certezza che in qualsiasi momento io dovessi aver bisogno loro sono lì pronti ad aiutarmi!



Torni in Italia qualche volta?

Torno in Italia come minimo una volta all’anno, di solito nel periodo estivo, cerco di evitare il freddo perché non lo sopporto molto!

Cosa ti manca dell’Italia?

Dell’Italia mi manca il cibo, mi sono scoperta non vegetariana appena sono arrivata in India, dove con tanti piatti vegetariani, tutti gustosissimi mi è iniziata a mancare la classica bistecca e dire che io non sono neanche una carnivora. In India una buona bistecca è difficile da trovare per via della loro religione Hindu, in cui la mucca è considerata sacra e quindi per questo non si può mangiare. Quindi la bistecca è la prima cosa che mangio appena arrivo a Roma! Oltre al cibo e il vino mi mancano i miei parenti e gli amici.

Cosa non ti manca invece?

Di sicuro sono tutti i problemi e scandali politici che stanno accadendo in Italia in questi ultimi anni, le raccomandazioni e il freddo dell’inverno.



Cosa ne pensi del luogo in cui oggi vivi?

Di New Delhi posso dire che confronto a Mumbai è sicuramente più cosmopolita per via di tutte le rappresentanze diplomatiche presenti. Mi sembra una città più ordinata, più verde e con più spazio confronto al caos e densità delle costruzioni presenti a Mumbai. La cosa che mi ha più colpito di New Delhi è la pulizia della città e la presenza di molti giardini curati, cosa che spesso manca a Mumbai. Ma quello che è più incisivo di tutta l’India sono i colori, gli odori delle spezie e i sorrisi della popolazione.


Com’è il rapporto tra italiani e indiani?

Marò a parte, è ottimo ma gli Italiani all’estero sono generalmente ben voluti e poi non dimentichiamoci che in India c’è anche Sonia Gandhi che rappresenta tutti noi ed è ben vista da tutti gli Indiani.


Torneresti in Italia?

Per ora solo per le vacanze.

Email: nicoletta.andreini@gmail.com

Di Emiliana Pistillo 21/07/2012

“yourevolution”
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