Sabina Coluccia, 26enne bresciana, si è trasferita in Ecuador per seguire il marito di lì originario
Sabina Coluccia, 26enne bresciana, si è trasferita in Ecuador per seguire il marito di lì originario. Trova un paese sviluppato e moderno, dove sta per aprire un’attività.
Ciao Sabina, di dove sei originaria?
Io vivevo a Brescia. Prima in Italia, fino a circa 2 anni fa, facevo l’educatrice nelle scuole materne con bambini disabili.
Successivamente ho conosciuto l’uomo che sarebbe stato il mio futuro marito. Lui è di origine ecuadoriana. Da lì è nata la scelta del trasferimento.
Hai scelto così di andare a vivere in Ecuador. Dove ti trovi?
Mi sono trasferita in Ecuador nella capitale, Quito. E’ stata una scelta naturale data la nazionalità di mio marito. Abbiamo deciso si trasferirci per lui e presto apriremo un negozio nostro di una nota marca di abbigliamento (Datch).
Che differenze hai notato nel modo di vivere rispetto a quello italiano? Ti trovi bene a Quito?
A Quito non manca nulla, trovo tutte le comodità possibili. Le differenze che osservo qui non stanno tanto nel modo in cui è strutturato il Paese, perché alla fine è del tutto simile ad una città italiana, ma vedo molte differenze riguardo il modo di pensare. Questo lo noto già dal fatto che io e mio marito non sempre abbiamo idee in comune, visto che io sono italiana e lui ecuadoriano. Per fare un esempio concreto, le feste natalizie o altra cosa similare qui la festeggiano in modo diverso rispetto a come si fa da noi in Italia.
Consiglieresti ad altri italiani di trasferirsi in Ecuador? C’è possibilità di lavoro?
L’Ecuador è molto bello, non l’ho conosciuto tutto però devo dire che dove abito io nella capitale, Quito, è molto industrializzato, soprattutto al nord; per quanto riguarda il lavoro qua si può trovare di tutto,sicuramente meglio che nella mia cara Italia che purtroppo al momento sta per essere distrutta e fatta a pezzettini.
Sicuramente i miei connazionali si troverebbero bene per quanto riguarda il vivere sociale. Ho conosciuto solo ieri dopo due anni che sono qua un mio connazionale che ha aperto da 12 anni un ristorante italiano e riassaporare il cibo italiano mi ha entusiasmata tanto e anche il poter parlare con lui. Alla fine noi italiani mai rinunceremo ad amare la nostra terra però purtroppo a volte per vivere è meglio andarsene lontano dalle proprie radici.
C’è qualcosa di cui senti la mancanza in particolare?
Mi manca molto la mia famiglia che amo tanto, soprattutto mia sorella. Alla fine vivo in un Paese dove lavoro e ho poco tempo per sentirli.
Di Luisa Galati 16/03/2013