Alessandro si è adattato a diversi tipi di lavoro… Ora lavora come modello a Sydney
Alessandro, 28 anni di Reggio Emilia, decise di lasciare l’Italia circa cinque anni fa, perché aveva voglia di cambiare il suo futuro… Immaginava la sua vita sempre uguale, non vedeva sbocchi, opportunità, occasioni.
Appena giunto in Australia si è adattato a diversi tipi di lavoro: dalle pulizie di gabinetti, al lavapiatti, al pizzaiolo, fino ad arrivare ad essere responsabile di una pizzeria… Ora lavora come modello a Sydney.
Ciao Alessandro, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Ciao, mi chiamo Alessandro, ho 28 anni. E sono nato a Reggio Emilia dove ho praticamente sempre vissuto fino ai 25 anni. In Italia dopo aver preso il diploma in lingue, ho tentato la via dell’università. Ma ho capito ben presto che quel percorso non era troppo adatto a me… avevo bisogno di lavorare… Così ho iniziato come magazziniere part-time, per poi trovare un posto di lavoro nelle poste italiane. Sempre con contratti determinati di 3 mesi… successivamente sono riuscito a diventare postino per la TNT che stava aprendo la sede di Reggio Emilia proprio in quel periodo. Così io ed un paio di amici siamo entrati.
Ho lavorato come postino per 5 anni, e di tanto in tanto cercavo di fare qualche lavoretto come modello, ma non vivendo a Milano ed avendo poco tempo libero ho ben presto riposto quel sogno nel cassetto.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
Ho deciso di lasciare l’Italia quando avevo circa 23/24 anni, perché avevo voglia di cambiare. Mi immaginavo la mia vita nel futuro e la vedevo sempre uguale, non vedevo sbocchi, opportunità, occasioni. Mi vedevo a 40 anni ancora li a fare il postino e questo non mi andava.
Perché hai scelto proprio a l’Australia?
Un giorno un amico mi ha detto che sarebbe partito per l’Australia così mi interessai e organizzammo la partenza insieme… che pero’ e poi slittata di un anno… Volevo mettere da parte qualche soldo in più, sistemare due o tre faccende in sospeso. E coltivare una relazione che era appena nata con una ragazza di milano. Andò a finire che, passato un anno, decidemmo di partire tutti insieme. Io la mia fidanzata, sua sorella gemella e questo mio amico.
Quando siete partiti e diretti in quale città?
Partenza ottobre 2011 destinazione Brisbane. Si optò per Brisbane per via del suo clima perfetto. L’Australia è stata la scelta più semplice. Perché offriva un clima interessante e la possibilità di poter restare per un anno grazie al visto da studente. Potevo ottenerlo grazie anche al mio livello di inglese CAE (Certificate of advanced english).
Partire con la fidanzata e amici… tutti insieme, ritieni sia stato un vantaggio?
Partire con il partner può risultare un po rischioso e dannoso per la coppia, perché vi porta a fare scelte quasi obbligate, come ad esempio la convivenza, poi in Australia si deve accettare il fatto di vivere in condizioni particolari almeno all’inizio, poca privacy, pochi amici, poco di tutto, quindi per una coppia può essere un problema. Infatti la nostra relazione e terminata dopo tre anni.
In che cosa consiste la tua attività?
Attualmente lavoro come modello. Ebbene si, ho riaperto il cassetto dei sogni, il mio primo lavoro australiano però e stato quello di cleaner, facevo le pulizie negli uffici, iniziando dai gabinetti.
Dopo 6 mesi a Brisbane abbiamo deciso di spostarci a Sydney da un amico italiano. Città che offre molto di più… e così ho iniziato a lavorare in un ristorante come lavapiatti.
Dopo 8 mesi ero pizzaiolo e mi sono ritrovato a lavorare in un altro posto da solo a gestire la pizzeria.
Che sensazione provi ad avere fatto così tante esperienze in un tempo relativamente breve?
La sensazione e sempre stata quella che il tempo qui scorre diversamente: in due anni penso di aver vissuto più situazioni che in 20 anni in Italia, ho cambiato molti lavori, molte abitazioni, conosciuto molte persone, avuto tantissime esperienze e ancora oggi mi rendo conto che se non parlo con amici in Italia per tre mesi quando li risento ci sono troppo cose da raccontare che sono accadute.
Lavorare da solo in pizzeria mi diede un senso di noia, ma avevo il tempo libero al mattino siccome lavoravo solo di sera, così ho iniziato a studiare e a riprovare con la carriera da modello, le cose sono andate sempre meglio e piano piano ho deciso di lasciare la pizzeria per dedicarmi solo a quello.
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Non posso dire molto sulle differenze lavorative con l’Italia ho lavorato solo nella ristorazione qui, settore che in Italia non ho mai affrontato e nella moda settore che fa testo a parte. Di sicuro posso dire che le paghe sono molto più alte, e che il lavoro non manca praticamente mai. chi ha voglia di lavorare qui ha possibilità. ovviamente l’inglese da una grossa mano, saperlo ti apre praticamente tutte le porte.
Io infatti prima di partire ho frequentato un corso di inglese presso Lingua Point, scuola di lingue privata di Reggio Emilia che mi ha permesso di ottenere in soli sei mesi la certificazione Cambridge English CAE: Certificate of Advanced English certificazione importantissima perché riconosciuta a livello internazionale e che inoltre può essere utilizzato per le richieste di visto per studenti e per entrare in Australia.
E per quanto riguarda la società australiana?
La società australiana è aperta, sono socievoli, cordiali, ti salutano per strada anche se non ti conoscono. Sono soliti ringraziare gli autisti del autobus, cosa che ho imparato a fare anche io qui. Tutto questo credo sia dovuto al fatto che siano tutti piuttosto felici. La qualità della vita media qui è molto alta e con un lavoro part time un residente australiano può vivere allo stesso modo di come si vive in Italia con un lavoro full time. Ho conosciuto parecchi australiani che erano disoccupati ma per nulla preoccupati.
Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?
Integrarsi con gli australiani comunque non e semplicissimo perché difficilmente si frequentano “locali” australiani, ovvero dove loro solitamente vanno. Eccezion fatta per il lavoro, ma anche li ci sono molti stranieri come noi.
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
L’Italia non mi manca affatto, mancano gli amici e i parenti. La vedo ormai come una meta per una vacanza, in questo l’Italia ha ancora il suo fascino. Ma come posto per viverci è un lontano ricordo.
Come hai affrontato e risolto il problema del visto permanente?
Non ho ancora ottenuto il visto permanente perché ho il visto da studente ottenuto grazie al CAE… Ottenere il visto permanente è il problema più difficile dell’Australia, rimanere qui e difficile, molto! Ci vuole molta pazienza. Voglia di lavorare di sacrificarsi e anche molta fortuna, ma le occasioni ci sono e una volta che ci si arriva il gioco e fatto.
Vivere in Australia sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?
Non potete aspettarvi di vivere nella “vostra” casa, dovete condividere tutto, stanze camere da letto, salotti. Dovete essere pronti a questo tipo di vita e se siete intelligenti potete sfruttarlo a vostro vantaggio. Io dopo un annetto sono riuscito ad affittarmi una casa per me che ora gestisco io e la condivido con amici stretti… senza il via vai continuo di gente.
Tra le altre cose forse un po’ negative c’è la questione medico sanitaria, i servizi sono impeccabili, ma costano e qui bisogna avere l’assicurazione medica.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?
Il mio consiglio è di prepararsi, soprattutto con la lingua, questo inizialmente fa la differenza, rimboccatevi le maniche e sappiate che gli sforzi qui vengono ricompensati. Non e tutto oro ciò che luccica, questo non e il paese dei balocchi, ma quasi.
Altro consiglio, lasciate in Italia la mentalità italiana, qui si condivide, si sorride, si e tutti amici, si e aperti, si guadagna ma si spende.
In definitiva, vista la tua esperienza, consiglieresti l’Australia come meta per espatriare o più per una vacanza?
Consiglio l’Australia per entrambe le occasioni. Per espatriare sicuramente penso che al momento sia il paese più bello dove vivere. Ma anche coma vacanza può risultare un esperienza indimenticabile.
Di Massimo Dallaglio 25/03/2014