Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo: Ce ne parla Gianfilippo Capotosti

Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo: Ce ne parla Gianfilippo Capotosti

Qualche anno fa, Gianfilippo Capotosti partì per l’Australia con appena 500 € in tasca, a quei tempi era possibile… Dopo l’esperienza Australiana ha continuato a Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo. Ha attraversato Il Rio delle Amazzoni su una nave da trasporto merci, assistito a riti tradizionali Boliviani, insegnato Italiano a Città del Messico, ha aiutato a costruire un centro per l’ayahuasca nella selva peruviana e tante altre esperienze indimenticabili.

Ciao Gianfilippo, puoi dirci dove vivevi e cosa facevi quando eri in Italia?

Ho vissuto a Calvi dell’Umbria, lavoravo part time come giardiniere e scrivevo-scrivo recensioni di hotel, ristoranti e luoghi d’interesse per un sito americano.

Qual’é il motivo principale che ti ha spinto a lasciare tutto per andare a vivere e lavorare in giro per il mondo?

La curiosità, ho iniziato a viaggiare da bambino insieme ai miei fratelli, accompagnavamo i nostri genitori alle fiere di antiquariato in Inghilterra. Dopo queste prime esperienze è stato naturale partire da solo, era ed è la voglia di scoprire cose nuove che mi guida.

In quali posti hai lavorato?

In Inghilterra, in città come Londra, Chester e Penzance, nelle Northern Beaches di Sydney in Australia, a Città del Messico, nella selva peruviana vicino Iquitos e ad Oruro in Bolivia.

Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo: Ce ne parla Gianfilippo Capotosti

Ti é servito conoscere un lingua quando sei partito per la prima volta? Che livello eri?

Certo, conoscere la lingua è il miglior modo per interagire con una cultura e conoscerla. Il mio inglese era scolastico, niente di che.

Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo: Ce ne parla Gianfilippo CapotostiSei partito da solo o in compagnia?

Sono sempre partito solo, ma raramente viaggiando lo sono stato, s’incontrano così tante persone quando ci si viaggia che spesso le destinazioni sono in comune.

Che lavori hai fatto?

Sono stato cameriere, lavapiatti, aiuto in cucina, lavabicchieri in un pub, insegnante di Italiano e Inglese, traduttore di Spagnolo, Inglese e Italiano, scrittore di recensioni online. Come volontario ho lavorato in un centro sociale a Cochabamba in Bolivia ed in ostello ad Oruro dove ho fatto anche da guida in una miniera d’argento. Ho aiutato a costruire un centro per l’ayahuasca nella selva peruviana.

Quanti soldi ti sono serviti per trasferirsi e cominciare una nuova esperienza lavorativa in Australia?

Ne avevo pochissimi, circa 500 euro. Erano i soldi che finito il liceo ho messo da parte facendo il cameriere.

C’é molta differenza per quanto riguarda il rapporto stipendio/costo della vita tra l’Australia e l’Italia?

Mi verrebbe da rispondere: no. In Italia si guadagna in media meno dell’Australia, ma i costi della vita sono relativamente bassi, in Australia è il contrario, si guadagna di più, ma si spende anche di più.

Come hai fatto a trovare tutti questi lavori in America del Sud?

Curiosando su internet e parlando con le persone; alla fine il contatto diretto è la cosa che ho trovato più utile. All’inizio si fatica un po’, ma appena ti crei dei contatti il lavoro non manca.

Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo: Ce ne parla Gianfilippo CapotostiQuante valigie ti porti normalmente? peso?

Una sola, che spesso contiene una più piccola che uso per spostarmi in città. Il peso è all’incirca 15 kg se riesco a portarmi meno libri riesco facilmente a raggiungere gli 8 o i 10 kg.

Hai veramente percorso quasi tutto il Rio delle Amazzoni su una nave da trasporto merci?

Si, mi sono imbarcato a Leticia, in Colombia, dove il Rio tocca i confini di Colombia, Brasile e Perù. Il costo di tutta la traversata è di circa 80 euro, include vitto e “alloggio” per dormire è necessaria un amaca propria. Il tempo di navigazione varia a seconda degli scali e se si segue la corrente o se le si va contro.

Per percorrere tutto il fiume si ha bisogno di circa 10 giorni.

Altre esperienze particolari? Mi parlavi di aver vissuto in una comunità indigena in Bolivia…

Per poco tempo, collaboravo, tramite l’ostello dove lavoravo, con la comunità dell’inca Pukara. Con loro ho partecipato al più importante rito boliviano che è il saluto al sole durante il solstizio d’inverno. Siamo saliti all’alba, con una temperatura sotto lo zero, sulla cima della montagna più alta, a 4200 metri, e lì abbiamo aspettato, festeggiando con musica e balli, il nascere del sole.

A chi consigli di vivere questo tipo di esperienze?

Praticamente a tutti. Soprattutto però lo consiglio a chi ha finito il liceo e prima di iniziare l’università ha voglia di prendersi un anno sabbatico.

Sei interessato ad avere un lavoro a tempo indeterminato?

Dipende dal lavoro.

Com’é stato fare nuove amicizie in Perù?

Semplice, ho trovato persone aperte, interessanti e interessate a te, al mondo che rappresenti.

Ti senti più in forma, fisicamente e mentalmente, quando sei all’estero o quando sei in Italia?

Cerco di stare bene dovunque sono, che sia in Italia o in Brasile o in Messico.

Cos’é cambiato da quando sei partito la prima volta?

Io, il modo in cui mi guardo attorno, il modo di spostarmi e di affrontare le situazioni che mi si presentano.

Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo: Ce ne parla Gianfilippo Capotosti

Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare in Italia?

9

Da 1a 10 come valuti vivere e lavorare in Australia?

7

Da 1 a 10 come valuti viaggiare wild in Sud America?

10

Dove ti vedi tra 5 anni?

In un aula, davanti a dei ragazzi che aspettano che inizi la mia lezione.

Torneresti indietro lo rifaresti?

Certo, a dirla tutta, continuo a viaggiare.

Se tu fossi un supereroe quale saresti?

Spalman, il più simbolico tra i supereroi italiani.

Un piatto Italiano che ti manca quando viaggi?

La panzanella, pane bagnato con pomodori, sale, olio, una foglia di basilico.

Il piatto più buono che hai trovato in giro per il mondo?

Il pozole, una stupenda zuppa messicana con tanto origano, limone, carne di manzo, mais, paprica, peperoncino.

Un consiglio per chi vuole Viaggiare e lavorare in giro per il Mondo in massimo 5 parole.

Non aver paura dell’inesplorato.

Con la speranza che possa essere di esempio per chi vuole mollare tutto e cambiare vita.

By Miky Rubini

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