Una vita dedicata all'Africa: Davide Bomben Come diventare guida safari

Davide è presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa, nonché istruttore delle unità anti bracconaggio e formatore per future guide safari. Davide Bomben ha dedicato gran parte della sua vita all’Africa a studiare ed approfondire la conoscenza del territorio e della natura africana, trasformando il suo amore per questo continente in una professione: Davide è presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa, guida safari, ranger, nonché istruttore delle unità anti bracconaggio e formatore per future guide safari. Ecco come diventare guida safari

Quando è nata la tua grande passione per l’Africa?


Sono nato 9 mesi dopo al viaggio di nozze dei miei genitori: Kenya. Mio padre mi portò per la prima volta in Africa quando avevo solo 2 anni, compii 3 anni in Senegal e a 5 anni mi fece attraversare il deserto del Namib. A 19 anni dopo il diploma e prima dell’Università ho intrapreso con 2 amici un viaggio di oltre 8.000 km in Africa australe a bordo di un furgone VW tipo figli dei fiori! Credo che il mio amore per l’Africa sia nato con me, mi sento un figlio d’Africa.


Qual è stato il percorso che ti ha portato a trasformare la tua passione in una professione?


Ovviamente con il solo amore e passione si fa poco, pertanto mi sono formato in Africa per diventare prima ranger ed operatore anti bracconaggio e, successivamente, guida professionista e trainer delle guide.
La formazione in primis e poi la possibilità di lavorare per due aziende turistiche importantissime. Il Diamante mi ha dato modo di lavorare a tempo pieno per molti anni in Africa (prevalentemente Namibia), mentre la Wilderness Safaris mi ha formato come guida e come esperto d’Africa.

I corsi di formazione sono stati tantissimi

Ho passato (e tuttora lo faccio) migliaia di ore a studiare la fauna, la flora e la Natura africana, ho scritto 9 libri e nel 2013 ne usciranno altri 2.
Solo grazie alla formazione, in aula, sui libri e soprattutto sul campo, ho potuto trasformare la voglia di vivere l’avventura dei safari in una professione.


Immagino che il tuo lavoro, soprattutto come operatore anti bracconaggio, comporti anche diversi rischi. Ti è mai capitato di trovarti in situazioni di pericolo?

Le attività di antibracconaggio prevedono una serie di rischi abbastanza importanti e tangibili. Oltre ai pericoli posti in essere dal contesto operativo, lotta a bracconieri armati, la presenza di animali pericolosi non è mai da sottovalutare.
A novembre un collega in una riserva è stato ferito in modo grave da un rinoceronte nero, solo grazie alle tecniche apprese durante il corso di pronto soccorso remoto i suoi colleghi sono riusciti a salvargli la vita.

La mia attività di istruttore di unità anti bracconaggio mi porta a confrontarmi spesso con persone pagate pochissimo, mal addestrate che, però, rischiano la vita allo stesso livello dei soldati. Situazioni di pericolo ne ho vissute alcune ma, per fortuna, sono tutte passate!


Qual è l’aspetto più interessante del tuo lavoro?


Diciamo che il mio lavoro si divide in due momenti: la formazione e l’attività di guida. Fino a 5 anni fa ero impegnato solo come guida. Accompagnavo un dozzina di gruppi l’anno soprattutto in Namibia ma anche Sudafrica e Botswana.

Una vita dedicata all'Africa: Davide Bomben Come diventare guida safariHo avuto la fortuna di accompagnare anche molte troupe televisive e giornalisti, per un totale di una cinquantina di documentari. Da 5 anni a questa parte accompagno sempre meno, pochi gruppi molto selezionati. Il resto del tempo lo passo a fare formazione per future guide in Italia. E soprattutto in Africa: Namibia, Sudafrica, Zambia, Tanzania e Kenya.

L’aspetto più interessante

E’ sicuramente la condivisione della passione per l’Africa, delle conoscenze acquisite, dell’amore per la Natura e per la sua protezione.
Quando sono in safari con gli ospiti adoro vedere nei loro occhi la gioia per l’incontro con i grandi mammiferi, o lo stupore per la bellezza dei paesaggi.
Quando sono in training mi piace tantissimo condividere quello che ho studiato con i miei allievi, scherzare e giocare con loro sottolineando la nostra fortuna poiché abbiamo l’ufficio più bello del Mondo: la savana africana.

Qual è secondo te l’età giusta per intraprendere una simile avventura e magari diventare diventare ranger o guida di safari?

Sono due mestieri davvero diversi, due vite difficilmente sovrapponibili a meno che non si disponga di doti davvero uniche.
Ho formato e certificato guide di safari di tutte le età: mai più giovani di 22 anni ed una che ne aveva 63. Per il settore dell’anti bracconaggio più che l’età è fondamentale la preparazione. Ricevo molte mail di volontari ex militari interessati ad iniziare questa carriera. Ottimi sotto il profilo tattico ma digiuni di vita in savana. E’ più facile addestrare un ragazzo locale all’uso delle armi. Piuttosto che insegnare ad un italiano a come vivere in savana!


Ti stancherai mai di vivere in Africa? Hai mai pensato di tornare a vivere in Italia?

Una vita dedicata all'Africa: Davide Bomben Come diventare guida safariQuando vivevo a tempo pieno in Africa ritornavo sempre per Pasqua, era sempre un bellissimo periodo. Adesso vivo molto di più in Italia viaggiando tantissimo fra l’Europa e l’Africa. Tanti dei miei colleghi guide vivono stabilmente in Africa e non tornerebbero più. Il vicepresidente della mia Associazione vive stabilmente in Kenya con sua moglie, idem per uno dei nostri consiglieri e per molti altri expert member dell’AIEA che hanno deciso di rimanere in Africa a tempo pieno.

Quali sono le professioni a cui un italiano può aspirare nel campo del turismo africano?


Gli italiani sono ricercatissimi come guide di safari. I viaggiatori italiani spesso non sanno parlare l’inglese e questo significa non capire molto delle spiegazioni.
Da due anni abbiamo aperto dei corsi di formazione anche in Italia per aspiranti guide. Facciamo formazione teorica presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e presso il Parco Natura Viva di Verona. Poi la formazione pratica in Africa presso le accademie accreditate. Sono decine gli iscritti. Tutti desiderosi di partire e lavorare nei vari paesi dove il safari è un business. Ma è anche uno strumento di salvaguardia dei territori e della biodiversità.


Che caratteristiche deve avere un buon candidato guida?


Per diventare guida di safari si deve avere tanta passione per la Natura e tanta pazienza. Spesso i viaggiatori pretendono troppo da un viaggio in Africa. Convinti di trovare il lusso anche in mezzo alla savana.

Una vita dedicata all'Africa: Davide Bomben Come diventare guida safariInoltre devono sapere che lo studio è fondamentale

Esistono decine (per non dire centinaia) di sedicenti guide italiane. Persone che arrivano in Africa ed aprono la loro compagnia di safari. Per distinguersi da questi si devono seguire corsi di formazione ed avere buoni docenti. Per eccellere in un settore molto competitivo e dove le responsabilità sono davvero tantissime.
Altra caratteristica fondamentale è la positività, chi fa la guida diventa un ambasciatore del paese dove risiede e condivide le sue conoscenze con gli ospiti in safari.

Quali sono gli aspetti burocratici da tenere in conto?

Per il lavoro come guida sono molti. Una volta in possesso delle certificazioni come guida si deve possedere un documento, visto, che attesti la possibilità di lavorare in quel paese. Abbiamo allontanato persone dalla nostra associazione che, pur avendo una regolare certificazione come guide, hanno lavorato e lavorano con visti turistici. Questo non è accettabile.

Hai qualche altro consiglio per chi vuole lasciare l’Italia con l’intento di costruirsi una nuova professione e una nuova vita in Africa?

Una vita dedicata all'Africa: Davide Bomben come diventare guida safariIo formo guide e posso parlare solo del mio settore. Se volete intraprendere questa vita prima imparate a fare le guide e poi iniziate questa carriera, non basta un viaggio per accompagnare ci vuole esperienza, formazione e un buon mentore che insegni a fare un mestiere bellissimo ma pieno di responsabilità. Oltre a me potete chiederlo al mio Vice, Massimo Vallarin che in Africa lavora come guida da oltre 15 anni. Lui potrà fornirvi decine di casi di italiani che si sono trasferiti in Africa (Kenya nello specifico). Ed hanno iniziato una carriera come guide senza sapere cosa sia la savana!

www.espertiafrica.it

Di Giacomo Savonitto 01/03/2013

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