Giulia e Marco non sono figli di papá ma hanno deciso di partire per il giro del mondo con i loro risparmi
“… Siamo giovani, in salute, conviviamo, abbiamo un lavoro stabile, amici fidati e famiglie amorevoli. Eppure! E allora perché, nonostante stessimo seguendo passo passo questa strada giá prefissata, non ci sentivamo felici? Cosí abbiamo deciso di prenderci un anno della nostra vita e farne qualcos’altro: dedicarlo interamente a ció che ci rende piú felici. Scoprire il mondo!”
Presentatevi: come vi chiamate, di dove siete, quanti anni avete, che studi e che esperienze e lavori avete fatto?
Ciao! Io sono Giulia, ho 27 anni e sono una metá del duo Humanitrip.
Abito a Torino e sono cresciuta a cavallo tra il Brasile e l’Italia, figlia di italiani “emigrati”. Sono tornata in Italia intorno ai 4 anni, da allora ho sempre fatto la spola viaggiando in lungo e in largo, accumulando decine di migliaia di km di volo nei primissimi anni di vita. Affamata di indipendenza, ho iniziato a lavorare prestissimo e sono andata a vivere da sola appena 18enne. Da allora ho sempre studiato a casa, ho imparato 4 lingue e i rudimenti della grafica e del fotoritocco. Al momento lavoro part-time in un call center, fornisco assistenza per un’azienda di benefit. In aggiunta faccio diversi lavori online che mi permettono di lavorare da remoto e di non trascorrere troppe ore in ufficio.
Ciao, Io sono Marco! Nato e cresciuto a Torino.
Ho studiato Economia, suono batteria e basso e negli anni ho fatto parte di diversi gruppi rock/metal. Smanetto con programmi di audio e video editing, mi occupo del montaggio dei nostri video e ho sempre avuto la passione per il viaggio: solo nei due anni precedenti al mio incontro con Giulia ho viaggiato per Tanzania, Marocco, Messico, Guatemala, Belize e ho camminato da Bologna a Firenze scavallando gli appennini e dormendo in tenda abusivamente dove capitava, per risparmiare. Fino a quando un cinghiale gigantesco non si é addormentato di fianco a me, nel bel mezzo di un bosco.
Il 1 giugno partirete per il giro del mondo, dopo aver deciso di mollare la vostra “precedente” vita per viaggiare alla scoperta del mondo, perché?
Al nostro primo appuntamento, davanti ad una birra (ok, piú di una), il primo argomento che abbiamo affrontato é stato proprio questo: L’amore folle per i viaggi, l’ambiente, il mondo e l’umanitá che lo abita. L’idea di mollare tutto é passata lentamente dall’essere un “come mi piacerebbe” a “dovremmo proprio farlo, ma…”, fino a diventare “il 1 giugno partiamo!”. E’ cresciuta con forza dentro di noi e ci ha fatto riconsiderare del tutto la nostra vita.
Una storia giá sentita, giá condivisa centinaia di volte da centinaia di avventurieri. Quella sensazione opprimente di vivere in una gabbia dorata e il desiderio irrefrenabile di abbracciare con gli occhi tutto il mondo.
Siamo giovani, in salute, conviviamo, abbiamo un lavoro stabile, amici fidati e famiglie amorevoli. Eppure! Eppure il classico 9-18 / lunedí-venerdí stava rosicchiando le nostre esistenze e il nostro tempo. I sabati, le domeniche e le festivitá stavano cessando di essere momenti di relax e iniziavano ad essere ritagli d’aria da sfruttare per scappare un paio di giorni il piú lontano possibile dalla cittá, a costo di fare campeggio in auto quando i soldi scarseggiavano. Chi piú, chi meno, veniamo tutti cresciuti al motto di:
“Studia, cosí troverai un buon lavoro! Lavora, cosí guadagnerai molto! Guadagna molto, cosí avrai una buona pensione! Vai in pensione, cosí potrai goderti…”
Cosa, la vecchiaia? E allora perché, nonostante stessimo seguendo passo passo questa strada giá prefissata, non ci sentivamo felici? Cosí abbiamo deciso di prenderci un anno della nostra vita e farne qualcos’altro: dedicarlo interamente a ció che ci rende piú felici. Scoprire il mondo!
Avete stabilito un itinerario?
Si e no. Abbiamo programmato le prime 5 settimane, che si articoleranno tra Corea del Sud e Giappone. Una volta “svezzati”, probabilmente ci muoveremo secondo il metodo che da sempre contraddistingue le nostre azioni, ovvero senza cognizione!
Quali paesi visiterete e quali sono i vostri progetti e obiettivi di questa avventura?
Dopo il Giappone ci sposteremo via terra attraverso tutto il Sud Est Asiatico utilizzando esclusivamente mezzi locali, viaggiando lentamente. Non sappiamo ancora quanti mesi trascorreremo lí, per visitarlo tutto non basterebbe una vita intera! Vorremmo poi raggiungere l’America, risalendola da sud a nord. Da lí pensiamo di fare un coast to coast di un mese circa attraverso gli Stati Uniti.
Attraverso il nostro viaggio e le nostre esperienze, cercheremo di documentare nel modo piú fedele possibile gli usi e i costumi delle persone che abitano questi paesi incredibili. Potremo dire di aver compiuto la nostra “missione” se, leggendo i nostri articoli e le interviste che raccoglieremo, anche una sola persona spaventata dal prossimo cambierá il suo modo di pensare. Alla fine il nostro progetto “la gentilezza salverá il mondo” si basa unicamente su questo, diffondere un po’ di gentilezza in un mondo che ha giá abbastanza problemi senza doverci aggiungere anche l’odio verso il prossimo.
Come vi sposterete, ma soprattutto, come troverete i fondi per viaggiare?
Raggiungeremo Corea e Giappone in aereo, tutti gli altri spostamenti verranno fatti esclusivamente via treno, bus, nave, piedi, risció e qualsiasi altro mezzo di trasporto sostenibile ci capiti di trovare!
Il nostro viaggio é finanziato in parte tramite i risparmi che ci siamo messi da parte negli anni (non siamo assolutamente “figli di papá”, per intenderci) e in parte verrá sostenuto lavorando online da remoto e nei luoghi nei quali ci troveremo. Siamo sempre aperti a nuove collaborazioni che ci permettano di agevolare le spese di viaggio, anche solo seguendoci sui nostri canali potrete contribuire concretamente ai nostri progetti regalandoci una visibilitá che possa farci entrare in contatto con nuove aziende.
Siamo stati Brand Ambassador per un motore di ricerca viaggi nella stagione 2018-19, collaborazione che ci ha portato un piccolo guadagno con il quale abbiamo acquistato attrezzatura fotografica da utilizzare in questa avventura, e che pensiamo di riprendere nella prossima edizione. Esistono davvero un’infinitá di possibilitá per viaggiare a costo zero o quasi, facendo couchsurfing, prestando lavoro in cambio di vitto e alloggio, facendo house o pet sitting in cambio di ospitalitá e cosí via. Siamo dell’idea che, se ami davvero viaggiare, non ti servono molti soldi per farlo.
Cosa facevate prima di partire e com’è stata accolta da parenti ed amici la vostra “scelta di vita”?
Prima della decisione di partire vivevamo una vita che definiremmo “normale”, ognuno con le proprie passioni, amicizie, abitudini. Casa, lavoro, famiglia e viaggi ogni volta che ci venivano concesse ferie in ufficio. Adesso, a poco dalla partenza ogni istante é pervaso da una leggera palpitazione, dal costante ticchettio dell’orologio mentale che corre velocissimo e segna il conto alla rovescia. Stiamo svuotando il nostro appartamento, vendendo tutto ció che é superfluo e invadendo casa dei nostri familiari con scatole e scatoloni.
La famiglia di Giulia ha accolto la notizia con un attimo di sgomento; Giulia in quanto sorella maggiore é sempre stata la “mamma” per le sue due sorelle, che si fa in quattro e corre per non fare mancare nulla a nessuno, e saperla lontana (anche se solo fisicamente) per un anno é stato difficile da accettare. Whatsapp e Wifi saranno la nostra salvezza!
La famiglia di Marco invece, molto unita, ha affrontato nell’arco di qualche mese tutte le 5 fasi del lutto:
- Partendo dalla negazione dell’esistenza stessa del viaggio,
- mutata in rabbia per una scelta cosí azzardata,
- veleggiando verso l’elaborazione quando hanno scoperto che alcune app consentono di monitorare gli spostamenti dei membri della famiglia tramite GPS,
- sbarcando sulle coste della depressione una volta resi conto che la scelta era stata definitivamente presa,
- arrivando infine all’accettazione, una volta compreso che questo viaggio é davvero il grande sogno della nostra vita.
Ed ora un po’ di romanticismo: come è nata la vostra storia d’amore?
Siamo amici dal 2010, frequentavamo lo stesso giro di amicizie. Quando ci siamo conosciuti, Marco era fidanzato da anni con una ragazza.
Anche Giulia era fidanzata con una ragazza, tra l’altro.
7 anni dopo, una coincidenza ci ha fatti rincontrare. Abbiamo deciso di rivederci e fare due chiacchiere in amicizia, contro ogni aspettativa invece é scoccata la scintilla. Da quel giorno di due anni fa, siamo inseparabili.
Giulia dice sempre che non puoi decidere chi amare, la nostra relazione ne é stata la prova.
Avete pensato alle difficoltà che affronterete quotidianamente nel vostro viaggio “insieme” in giro per il mondo?
Ci siamo tutelati sottoscrivendo un’assicurazione sanitaria che ci copra per tutta la durata del viaggio, imparando qualche trucco per nascondere i nostri averi e renderli meno a rischio di furto, controllando quali siano le vaccinazioni consigliate ecc…
In termini umani, l’unico concreto rischio é che Giulia decida di imbavagliare e legare Marco se non si decide a finirla di saltellare euforico per casa facendo il conto di quante ore mancano alla partenza (per farsi poi prendere dal panico). Scherzi a parte, siamo abituati alla presenza reciproca, abbiamo giá affrontato viaggi di durata media senza patire la vicinanza H24. Siamo molto simili!
Quali sono i vostri desideri futuri?
Viviamo quanto possibile nel “qui e ora”, senza pianificare eccessivamente. Se proprio volessimo fare uno sforzo di fantasia, nel futuro ci immaginiamo impegnati in un lavoro che ci appassiona, che sia di reale utilitá per il mondo. Magari una casa in legno in mezzo alla natura, un paio di gatti, un’amaca legata in veranda. Magari un paio di bambini, 4 zaini e il progetto di mille viaggi tutti insieme. Una vita serena.
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Di Massimo Dallaglio