Lavorare all'estero Marco Abbruzzese grafico digitale in giro per il Mondo

Lavorare all’estero: Marco Abbruzzese, grafico digitale in giro per il Mondo

“Diciamo che l’Italia è carente di investimenti e quindi di strutture di altissimo livello e quindi la qualità del prodotto non è ancora paragonabile al top dell’industria. Di conseguenza il guadagno monetario è minore. In giro per il mondo i governi stanziano grandi incentivi che le grandi industrie usano per creare posti di lavoro e generare prodotti di qualità. In Italia non investiamo abbastanza.”

Come ti chiami? Quanti anni hai? Da dove vieni?

Salve a tutti, mi chiamo Marco Abbruzzese ho 32.35 anni ( viva i numeri decimali! ) e sono nato a Roma.

Prima di tutto grazie per condividere la tua esperienza Marco. Ma tu quando eri all’università ci avresti mai pensato che avresti girato il Mondo lavorando?

Durante il percorso universitario come in tutti i percorsi di vita non sempre riesci a mettere a fuoco il tuo futuro.

L’università ti indirizza ma può anche confonderti.

Io ad esempio inizialmente ero convinto che il mio futuro sarebbe stato da Sviluppatore software, vista la mia passione per la programmazione e il diploma come perito informatico che avevo conseguito alle scuole superiori ed invece poi ho virato su un lavoro che ha un cuore scientifico ma un corpo molto artistico.

In quali Paesi hai lavorato?

Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Canada, Belgio, Svezia e Italia. L’italia è l’ultima perchè è veramente l’ultimo posto dove ho lavorato e lavoro ogni qualvolta ritorno dalle spedizioni estere ^_^.

Scusami non ti ho chiesto una cosa importante 🙂 Qual è la tua educazione scolastica e qual é la tua professione?

Giustamente !
Io sono laureato in “Scienza dei media” che attualmente penso si chiami “Scienze e tecnologie dei nuovi media” o qualcosa del genere.

E’ un corso di laurea del dipartimento di Matematica della facolta Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Roma Tor Vergata.

Non mi prolungo su i dettagli che penso annoierei un buon 99% dei lettori.

Qual é il motivo principale che ti spinge a lavorare all’estero molti mesi l’anno ?

Si parte sempre per imparare, crescere e naturalmente guadagnare ma inizialmente avevo solo tanta fame di conoscenza perché mi sentivo indietro.

Amavo tutto il processo di post produzione ma l’università mi aveva insegnato come costruire gli strumenti di post produzione e come capire la loro logica ma non avevo la conoscenza profonda che le aziende ad alti livelli richiedevano e dopo la laurea e diversi mesi in Italia.

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Come hai iniziato? Da quale Nazione sei partito?

Sono partito per la fatidica Londra correva l’annooooo… oddio … 2011 credo.. (scusate è la vecchiaia galoppante).

Mi stavo organizzando per partire solo, poi con un Amico dell’università ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda e siamo partiti.

Tutto parte da una “stanza” di un ostello a kings cross st.Pancras a Londra, minuscola, puzzolente, con un letto a castello. Considerate che si faceva fatica a stare in piedi in 2.

Avevo due tipologie di CV pronte. Uno era con le mie due piccolissime esperienze lavorative fatte a Roma come tutto fare dentro un paio di aziende e il secondo CV come cameriere/cuoco ( no non sapevo cucinare ma sicuramente ero meglio dell’90% della popolazione londinese).

Ed in fine un video di presentazione (showreel) da finire dentro qualche caffe’ in giro per Londra perché non avevo avuto tempo di terminarlo.

Che lingue parlavi e che livello eri quando sei andato a Londra?

Parlavo un ottimo italiano come se fossi madre lingua e un inglese che faceva fatica a capire la differenza “do” e “does” quindi un bel 3 su 10.

10… 15 anni fa internet non era ancora usato come oggi, l’inglese non era così sdoganato e non andavano di moda le parole in inglese a parte “jeans” forse ^_^.

Quanti soldi ti sono serviti per andare a Londra e trovare lavoro?

Prima di trovare lavoro e quindi iniziare a guadagnare qualcosa penso 2500/3000 per due mesi tutto compreso.

Quanto tempo ci hai messo a trovare lavoro a Londra? Come hai fatto?

Ci ho messo due mese abbondanti.

Non ero sicuro di me stesso. Dovevo finire il mio video e migliorare il mio inglese, quindi non ho inviato subito le mie candidature. Dopo un mesetto di adattamento e un corso di lingua ho iniziato a ricercare le aziende del settore, sono andato sul loro sito internet ed inviato le mie candidature.

Tutto questo avrei potuto farlo da casa in Italia e partire per fare il colloquio qualora mi avessero chiamato.

Quando siamo in Italia non ci impegniamo allo stesso modo di quando siamo all’estero (parlo in generale sicuramente molti di voi si impegnano tantissimo) .

Ricevetti una mail con la richiesta di interview di una grande azienda di effetti digitali. Mi presentai li che non sapevo neanche come vestirmi.

Dopo le firme di rito nella reception, avevo due persone che mi aspettavano all’uscita dell’ascensore. Avro’ capito il 30% di quello che mi dicevano.

Mi portano una stanza enorme con tutte TV che riproducevano il mio video in loop.
Ero concentratissimo, cercavo di intuire quello che mi stavano dicendo.

Ovviamente mi ero preparato poche righe da dire bene dove mi presentavo e spiegavo quello che avevo studiato ecc ecc.

Dopo tante cose dette da loro e pochissime da me mi chiesero il mio daily rate e finì li… Arrivederci.

Una settimana dopo ricevetti via email la proposta di contratto per 6 mesi ed ovviamente accettai subito.

Quanto costa vivere in Nuova Zelanda? Divertimenti esclusi

1500 euro al mese , con una casetta onesta in affitto. Come sapete dipende da come si è abituati a vivere.

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Quante valigie ti sei portato quando sei andato a lavorare in Nuova Zelanda? Quanti kg?

Una in stiva e ed il computer a mano. Stop. Lo so ragazze è poco ma avevo raggiunto questo equilibrio dopo 3 anni fuori casa.

E’ vero che bastano pochi mesi di lavoro l’anno in posti come la Svezia per poter vivere di rendita il resto dell’anno?

Beh si per i lavori specializzati sicuramente si, gli stipendi sono molto alti ma ovviamente dipende da caso in caso. Sicuramente si risparmiano più soldi.

Qual’é la differenza principale tra lavorare all’estero e lavorare in Italia?

E’ una domanda difficile perché bisognerebbe dividere per ambiti.

Diciamo che l’Italia è carente di investimenti e quindi di strutture di altissimo livello e quindi la qualità del prodotto non è ancora paragonabile al top dell’industria.

Di conseguenza il guadagno monetario è minore.

In giro per il mondo i governi stanziano grandi incentivi che le grandi industrie usano per creare posti di lavoro e generare prodotti di qualità.

In Italia non investiamo abbastanza.

Com’è stato trovare nuovi amici in posti per te nuovi?

Non è mai facile, ma non bisogna aver paura della solitudine.

La lingua una volta imparata sufficientemente non è un problema insormontabile ma ci vuole pazienza.

Lo possono essere le differenze sociali e organizzative, ma con un po’ di spirito di adattamento tutto si fa .

Domanda strana: Ti senti più in forma quando sei in giro per il Mondo o quando sei in Italia?

Beh si abbastanza…fisicamente in media più all’estero che si mangia peggio quindi si mangia meno  :).

Psicologicamente, più attivo all’estero ma più sereno in Italia ma è una visione soggettiva e tu lo sai.

Sono meglio le donne Canadesi o quelle Italiane?

Anche qui dipende anche da un pizzico di fortuna.

Parlare in generale è un compito arduo! Perchè si rischia di essere presuntuosi. Le italiane sono potenzialmente mooolto meglio in tutto, dalla bellezza all’intelligenza, ma le ragazze all’estero sono un po’ più risolute.

Ovviamente questa è solo un mio punto di vista 🙂

Cos’é cambiato da quando sei partito la prima volta?

Sono passati 8 anni … basta ? …. no è ?

Devo continuare a crescere lavorativamente parlando e mettermi alla prova, ma adesso voglio scegliere il ritmo tra il mio tempo libero e il tempo lavorativo all’estero.

Questa possibilità ce l’ho proprio perché negli anni passati ho scelto di andare all’estero e di mettermi alla prova.

Ma questo vale per tutti che siano o no viaggiatori per lavoro.

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Meglio il caldo o il freddo?

HOT!!!!!!!!

Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare in Italia?

6

Da 1a 10 come valuti vivere e lavorare in Canada?

5.5

Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare in Nuova Zelanda?

7.5

Da 1 a 10 come valuti vivere e lavorare in Svezia?

6.5

Al momento qual’é la tua paura più grande?

La paura serve perché ti sprona a reagire positivamente e non è da confondere con il panico che non ti sprona ma ti fa reagire con gesti privi di senso.

Quindi mi fa paura “tutto” ma reagirò a tutto!

Vivresti 12 mesi l’anno in Italia se il rapporto stipendio/costo della vita fosse migliore?

Ovviamente si ! ragazzi il nostro paese è spettacolare. Non è l’unico ma non ce ne sono molti come l’Italia.

Dove ti vedi tra 5 anni?

Chissà, Spero di aver proseguito il mio percorso di vita in maniera positiva sia nel lavoro che nella sfera affettiva.

Torneresti indietro lo rifaresti?

Certo che si!

Se tu fossi il nemico di un supereroe quale saresti?

Ma cattivi perdono sempre ! Dai dai noi dobbiamo puntare ad essere eroi nel nostro piccolo.

Un piatto Italiano che ti manca quando sei fuori per molti mesi?

Mi mancano le materie prime non un piatto preciso.

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Il piatto più buono che hai trovato in giro per il Mondo?

Amo tutta cucina indiana e giapponese.

Un amico che ti manca? Perché ti manca?

Quando sei all’estero la difficoltà principale è quella di trasmettere il tuo carattere con un’altra lingua. Trasmettere l’ironia con l’inglese non è semplice perché devi tenere conto del fatto che alcune cose sono difficilmente comprensibili se non si ha la stessa radice.

Un amico è colui che capisce la tua ironia e i tuoi stati d’animo ed è questo quello che manca quando sei fuori.

Un consiglio per chi vuole diventare un viaggio lavoratore in massimo 5 parole.

Essere perseveranti, professionali e sereni.

intervista di Miky Rubini

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