Matteo sta aprendo un’attività nel campo della ristorazione e import/export di bevande
Matteo, studente universitario vicentino, parte per la Spagna nel 2008 e approda a Palma di Mallorca. Lì conosce la sua ragazza e comincia ad allargare l’orizzonte del suo futuro: “Da allora è stata sempre più forte l’idea di andarmene e conoscere posti nuovi, culture differenti e gente nuova”.
Oggi è in Messico a Irapuato, dove sta aprendo un’attività nel campo della ristorazione oltre all’import/export di bevande alcoliche da tutto il mondo.
Eri già stato altre volte in Messico?
Si ero già stato in Messico prima del mio arrivo “definitivo”, e il primo impatto non fu dei migliori, nel senso che ero angosciato da tutta la mala pubblicità che gira riguardo Narcos, crimini e omicidi… infatti appena atterrato la prima volta avevo gli occhi ben aperti ed ero pronto a scappare al primo indizio di pericolo. Ovviamente la mia ragazza mi vedeva “strano” e, dopo averle raccontato i miei stati d’animo, si è fatta una fragorosa risata e mi ha rassicurato. Allora mi sono lasciato andare… Infatti ad oggi non mi è successo il benché minimo problema. Ovviamente non si può occultare che cose molto gravi e brutte succedano, ma se ognuno vive la sua vita rispettando tutti e con un pò di intelligenza non ci sono problemi.
Avevi qualche appoggio quando sei arrivato?
Si questa è stata la mia fortuna, avevo la mia ragazza e la sua famiglia che mi aspettavano a braccia aperte, e tutt’ ora sono una colonna importante della nostra quotidianità. Ho conosciuto in questi mesi molti italiani che sono arrivati senza molti contatti e che non hanno avuto il benché minimo problema ad ambientarsi.
E’ stato facile trovare lavoro?
Si lavori ce ne sono molti, l’economia va a gonfie vele, ma come sempre accade il rovescio della medaglia è il fatto che i salari sono normalmente bassi, assenza di sindacati e turni di lavoro estenuanti senza che siano pagati gli straordinari. Per dare un dato che sentivo alla radio il mese scorso, il 50% della popolazione messicana vive con 3000 pesos al mese (circa 187 euro).
Che attività svolgi oggi?
Io attualmente, con dei soci, sto per aprire un’attività nel campo della ristorazione e import/export di bevande alcoliche da tutto il mondo. In più collaboro con il governo dello stato su alcuni contratti a progetto.
Hai notato differenze tra il mondo lavorativo messicano e quello italiano?
Il mondo lavorativo qua in Messico è più rilassato. Questo è il primo impatto che si ha! Contrariamente a quanto pensano tutti però la cosa non è così divertente come sembra, infatti ciò implica l’assenza di puntualità, persone che non si trovano, lavori urgenti che vanno a rilento e il tutto si riflette in lavori pressapochistici e molte volte di bassa qualità. Devo a onor del vero aggiungere che le nuove generazioni, complice il più alto livello di studi e la voglia di migliorarsi stanno facendo scomparire questa abitudine.
E tra lo stile di vita?
Lo stile di vita invece è come si può intuire più rilassato, meno attento alle cose materiali ed effimere della vita e più propenso a vivere bene ogni momento della giornata e della vita. Anche nelle famiglie più povere c’ è sempre l’abitudine di fare mangiate insieme a tutta la famiglia, se arriva un’ospite invitarlo a mangiare è quasi d’obbligo. Si fanno molte feste popolari a cui partecipa tutto il paese senza distinzione di grado e soldi e tutti mangiano assieme e si divertono assieme.
Torni in Italia qualche volta?
E’ da un’ anno che non torno, infatti i miei genitori hanno dovuto loro prendere il biglietto per venirmi a trovare. Non mi manca molto l’Italia… anche quando ci vivevo e studiavo ero spesso in giro per l’Europa o in Erasmus per cui non ho mai stabilito un legame forte con essa. Inoltre ci sono troppi posti in cui vorrei andare o visitare per stare sempre nello stesso posto, il mondo è troppo grande e bello insomma.
Cosa ne pensi del luogo in cui oggi vivi?
Bellissimo, lo stato di Guanajuato dove vivo è la culla dell’indipendenza messicana, si intrecciano storie e leggende di tutti i tipi, le città hanno un aspetto coloniale e le tradizioni sono intatte. Le persone mi trattano con il massimo di rispetto e sono gentilissime con me. In più essendo giusto nel centro del paese posso spostarmi per tutta la Repubblica senza problemi essendo vicino a tutto.
Torneresti in Italia?
Per ora non è nei miei piani… vediamo più avanti…
Di Emiliana Pistillo 19/11/2011