Paolo Carnelli vive a Shangai da 5 anni con moglie e figli
Chi ha paura della Cina che è sempre più vicina? Paolo Carnelli, 40 anni, dopo avere tanto agognato di essere trasferito all’estero dalla sua azienda è andato a vivere proprio in quel grande paese.
Ormai vive a Shangai da 5 anni con moglie e figli: è la persona giusta per confermare o smentire i tanti stereotipi e luoghi comuni su questo grande paese.
E’ stata una tua scelta andare in Cina ?
L`azienda per la quale lavoro ha parecchie filiali all`estero, ho sempre sperato di poter lavorare fuori dall`Italia e quando si e`presentata l’opportunita` di andare in Cina l`ho accettata con grande entusiasmo. Devo ringraziare mia moglie che conosceva questo mio sogno da tempo e quando si e` contretizzata l`occasione non mi ha ostacolato ma ha accettato di condividere questa avventura insieme ai bambini nonostante le molte incognite alle quali andavamo incontro.
L`idea di lavorare all`estero e` sempre stata una mia aspirazione fin da giovane. In precedenza erano sfumate altre opportunita` che avevo seguito con interesse in Brasile e Spagna. Ho sempre comunicato chiaramente le mie intenzioni all`interno della mia azienda e alla fine sono stato premiato.
Quale incarico ricopri ?
Sono Direttore Marketing e Vendite di Wam Shanghai una filiale del gruppo Wam che conta circa 500 dipendenti in Cina. Mi occupo dell`ampliamento della rete distributiva dei prodotti Wam sul territtorio cinese. La Cina per noi non e` un paese dove produrre a basso costo per poi rivendere sui mercati europei ma un grande mercato in forte espansione dove proporre tecnologia italiana prodotta localmente.
Cosa ti impressiona maggiormente della Cina?
La dinamicita` innanzitutto. Questo paese ha una grande voglia di lasciarsi alle spalle la poverta` in cui a vissuto per molti anni e si sta dando da fare in modo ammirevole. Credo che stia vivendo una fase simile a cio` che e` avvenuto in Italia negli anni cinquanta e sessanta. Tutto sembra possibile, c`e` ottimismo e speranza di un futuro migliore. I cinesi sono persone socievoli, spesso lontane dallo stereotipo etichettatogli dagli Europei. Io trovo che abbiano molte similitudini con gli italiani, amano la loro cucina, si sentono molto attaccati alla loro famiglia ed anno un invidiabile senso di appartenenza alla loro nazione e alle loro tradizioni.
Nostalgia dell’Italia?
Al momento non tornerei in Italia. Amo vivere in un contesto multiculturale come quello di Shanghai, una citta` che non dorme mai che offre tantissime opportunità di svago e numerose attivita` sociali e culturali. I miei figli stanno crescendo in un contesto stimolante vanno a scuola insieme a compagni provenienti da tutto il mondo. Imparano l`Inglese e il Cinese. Come stranieri siamo accolti in modo eccellente, e la qualita` della vita in generale e` molto buona.
Ma ti manca qualcosa dell’Italia ?
Mi manca il cibo, mi mancano certi profumi e certi sapori che qui` non trovo. Mi mancano alcuni amici e la possibilita` di fare una passeggiata tranqulla in bicicletta in mezzo al verde.
Quando torno a Mirandola mi sembra di tornare in una localita` di vacanza. Tutto scorre piu` lento e il contatto con la natura e` piu` forte.
Come era la tua giornata tipo in Italia e com’è in questo paese?
In Italiani riuscivo a fare molte piu` attivita` nella stessa giornata. A Shanghai viste le grandi distanze, perdo parecchio tempo nei trasferimenti tra un posto e un altro ed e` quindi necessario organizzare meglio il tempo a disposizione.
C’è davvero tanta differenza tre Italia e Cina a livello di valori sociali?
In Cina esiste enorme disparita` tra ricchi e poveri. La classe sociale media si sta` formando negli ultimi anni. In Cina la maggioranza delle persone e` impegnata a cercare di migliorare il proprio tenore di vita; c`e` molta competizione sociale e voglia di arrivare. Il valore della famiglia e` importantissimo in Cina, la famiglia esercita un ruolo fondamentale nelle scelte delle persone dal matrimonio al lavoro.
Hai ancora contatti con l’Italia e gli Italiani?
Si, torno in Italia 2 volte all`anno per incontrare genitori parenti e amici. Leggo i giornali on-line praticamente tutti i giorni. Frequento amici italiani che abitano a Shanghai e Pechino.
Come ti sembra l’Italia vista da lì?
Da quando sono in Cina l`Italia mi sembra piu` bella dal punto di vista paesaggistico e sono piu` cosciente di appartenere ad un paese unico dal punto di vista artistico e scenografico. Da cio` che leggo sui giornali e dai racconti di parenti e amici mi sembra pero`un paese confuso non in grado di dare speranze ai giovani e a tutti coloro che vorrebbero fare di piu`. Un paese in forte crisi di identita`con un gran bisogno di rinnovarsi. Un paese talentuoso dove ognuno pensa al proprio piccolo egoismo senza riuscire a fare sistema.
A livello personale cosa ti ha dato questa esperienza?
Vivere all`estero e` difficile specialmente se si ha famiglia. Credo di aver impiegato molto tempo per riuscire ad adattarmi in modo soddisfacente ai nuovi ritmi e alle nuove abitudini. Questo periodo mi ha cambiato come persona e mi ha fatto maturare. Mi sento migliore e piu` forte caratterialmente.
Hai degli hobby, pratichi qualche sport, sei inserito nella vita sociale di questo paese, vai al ristorante…Italiano?
Vado in palestra e nuoto 1 o 2 volte la settimana, esco a volte con amici la sera a mangiare e il fine settimana spesso andiamo a pranzo o a cena fuori con la famiglia. Non Frequento pero` la comunita` italiana “ufficiale” e le sue associazioni, preferisco la compagnia intima di pochi amici scelti.
Di Raffaele Ganzerli 22/10/2010