Raffaele Giordano in giro per il mondo

Raffaele Giordano – il giramondo di Salerno- che abbiamo intervistato nel 2016 ci raccontava come dopo tanto girovagare in giro per il mondo fosse tornato in Italia ma solo per preparare la sua nuova avventura. Coltivava il sogno di ripartire; questa volta per un giro del mondo via terra. Il viaggio doveva durare “solo” 500 giorni ma poi non è più riuscito a fermarsi…

Ciao Raffaele ci vuoi raccontare le tue nuove avventure in giro per il mondo?

Da quell’anno sono accadute tante cose: ho cominciato a pianificare un lungo viaggio e nel 2017 sono partito con un biglietto di sola andata per il mondo.

Raffaele Giordano in giro per il mondo

Questa seconda partenza come è stata rispetto alla prima?

È stata in parte differente, ho studiato un po’ i costi dei vari paesi che volevo visitare in giro per il mondo. Già la pianificazione di per sé è stata meravigliosa, un continuo flusso di idee e adrenalina che non smetteva di scorrere. Programmi precisi non ne ho mai avuti, ma avevo un elenco di probabili Paesi che avrei potuto attraversare.

E’ andato tutto secondo i piani o è successo qualcosa di inaspettato che ti ha fatto cambiare programma?

L’unico punto è il passaggio in Sud America perché l’idea era di viaggiare solo 500 giorni via terra. Poi non sono riuscito più a fermarmi ed ho cambiato continente. In Vietnam non credevo di passarci e invece ci sono ritornato, in India avevo un permesso di 6 mesi e ci sono stato circa un anno. Tutti i piani non pianificati sono stati comunque stravolti.

Raffaele Giordano in giro per il mondo

La prima volta finanziavi il tuo viaggio in giro per il mondo con dei lavoretti più o meno saltuari. Adesso è ancora così o ti sostieni anche grazie alla tua visibilità online?

La mia visibilità? Ma figurati, anzi, in tanti credono che qualche follower in più equivale a soldi; invece, mi dispiace dirlo ma non è così (ammenoché non sei un influencer affermato o cominci a pubblicizzare ogni diavoleria che ti propongono, ma questo non mi riguarda). Ho lavorato un altro anno negli ospedali per poi licenziarmi. Ho pubblicato un libro che (per fortuna) sembra piacere ed ho alcune date pianificate in giro per l’Italia. Mi vivrò quest’altra avventura che la vita mi sta regalando e poi si vedrà il futuro.

Con tanta esperienza da viaggiatore avrai una marea di episodi curiosi da raccontare…

Bhè non posso negarlo, anche per questo ho cercato di metterle tutte nero su bianco. Mi ci son volute 400 pagine!

Raffaele Giordano in giro per il mondo

Parole tue: ”Più vanno male le cose, più belle saranno le storie che racconterai” Qualcosa che ti ha spaventato e fatto dubitare di quello che stavi facendo così lontano da casa in giro per il mondo? Come l’hai superato?

Più che mie, quelle parole sono di Podell, un vecchio viaggiatore che stimo molto. Mi sequestrarono in Vietnam, in Colombia mi attaccarono con un machete per derubarmi, esplose un ordigno al confine seguito da un conflitto a fuoco al confine India – Myanmar, mi ritrovai nella rivolta civile in Cile. In Vietnam affrontai tutto con la calma, faticai molto per tenere la lucidità, in Colombia non bastò, anzi, li pensai davvero che sarei morto.

Raffaele Giordano in giro per il mondo

Come affronti l’incertezza dovuta al continuo viaggiare?

Con il tempo ho abbattuto dei limiti e delle paure, non faccio altro che ascoltarmi e fare tutto ciò che mi fa bene. Viaggio solo, a volte accompagnato, a volte mi aggiungo a qualche amico. Sono certo di fare quello che mi fa bene. Il viaggio mi sta dando solo certezze.

Ma soprattutto dove ti senti veramente a “casa” quando sei in viaggio?

Quando tutto quello che mi circonda mi da un benessere tale da non voler desiderare un altro posto.

Che cos’è “casa” per te?

Stare bene e non pensare ad un altro luogo o ad un’altra sensazione al di fuori di ogni cosa

Raffaele Giordano in giro per il mondo

Raffaele Giordano in giro per il mondoCi puoi anticipare cosa troveremo nel tuo libro?

Il libro è un riassunto dei 5 diari che mi hanno accompagnato in questi 3 anni per le strade del mondo. Un racconto nato dopo aver abbandonato una “vita perfetta”: Dai chilometri in bici tra la Colombia e la Patagonia, tutti gli incontri con le diverse (e singolari) tribù, incontri, riflessioni, poi l’India è la sua magia. La storia di una rinascita grazie alla medicina del viaggio, appunto si intitola VENIRE AL MONDO

Parole tue: “realizzare il proprio sogno è il progetto più bello che si possa portare a termine”. La pensi ancora così?

Certo, i sogni mi danno una forza incredibile di spingere ancora di più. È il carburante per la mia vita

Raffaele Giordano in giro per il mondo

Realizzando sogni il cassetto dei sogni si vuota o si riempie sempre di più?

Bella domanda! Io dico che sono partito con 100 domande e sono ritornato con 1000, averne realizzati un bel po’ sicuramente fa stare meglio, ma non hanno ancora appagato la fame che ho.

Quali saranno i tuoi prossimi passi?

Vorrei ritornare in India, magari in bici da qui, poi c’è l’Africa e chissà quante ancora me ne dirà il cervello.

Come ti vedi tra 5 anni?

Non riesco nemmeno a vedermi tra cinque mesi, ma credo che starò ancora a rincorrere i miei sogni.

Raffaele Giordano in giro per il mondo

Instagram: https://www.instagram.com/raffaele_in_giro_nel_mondo/

Sito internet: http://www.worldwildtour.it/

di Pamela Conforti

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