Guglielmo si è trasferito in Polonia per fare il lavoro che ha sempre avuto nel sangue, il cantante lirico.

Originario di Poggiana, paesino veneto in provincia di Treviso, Guglielmo si trasferisce a vivere con la sua ragazza in Polonia, facendo il lavoro che ha sempre avuto nel sangue, il cantante lirico. Lasciandosi alle spalle la frenesia e i pregiudizi italiani.
“Qui ognuno fa il proprio lavoro, parlando del ramo artistico: non esiste l’idraulico o altra figura che si metta a fare un lavoro artistico pubblico solo perché gli piace e per di più gratis. Ognuno ha il proprio lavoro!”

Come hai maturato la scelta di trasferirti inPolonia?

Dopo alcuni anni di convivenza in Italia con la mia ragazza, i tempi sono diventati maturi, la scuola che avevo deciso di intraprendere l’avevo finita, la ditta dove lavoravo in comune accordo è stata chiusa, quindi…

Che facevi in Italia?

Lavoravo nella ditta di mio padre (floricoltore) e dopo la sua morte ho rilevato la ditta.



Eri già stato altre volte in Polonia prima di trasferirti?

Sì, ci son stato 10 anni fa, e da allora vado e vengo. Le cose sono molto cambiate, mi sembra di vedere i vecchi anni 70-80 del veneto dove il lavoro non era mai troppo… poco!


Come ti sei mosso appena arrivato?

E’ stata una decisione comune con la mia compagna, si potrebbe dire quasi moglie visto che abitiamo insieme da 10 anni circa, e per fortuna sono a casa dei suoi almeno per un po’, altrimenti sarebbe molto dura. Posso dire di essere uno dei pochi fortunati!


Che attività svolgi oggi?

Svolgo l’attività del cantante lirico, insegnate di canto qui a Rzeszow. Cosa che probabilmente avevo nel “sangue” da sempre.

E’ stato facile trovare lavoro?

Eh si, è un po’ dura, visto che mi son trasferito da poco, devo piano entrare nel giro, e la lirica come in Italia è un circolo chiuso: bisogna far vedere chi si è insomma…


Hai notato differenze tra il mondo lavorativo polacco e quello italiano?

Sì, ci sono molte differenze. Primo la frenesia! Diciamo che qui la vita scorre in modo più lento rispetto all’Italia, almeno da dove provengo: la stessa frenesia del mio paesello, per esempio, la puoi trovare a Warsavia. Ma qui a Rzeszow è un più calmo! Altra differenza, ognuno fa il proprio lavoro, parlando del ramo artistico: non esiste l’idraulico o altra figura che si metta a fare un lavoro artistico pubblico solo perché gli piace e per di più gratis. Ognuno ha il proprio lavoro! Non so se mi son spiegato…

E tra lo stile di vita?

Una cosa importante per me è che nessuno ti giudica per i vestiti che porti, se hai il portafoglio pieno o no… In Italia se non sei in supertiro nessuno ti nota, o meglio, tutti ti notano e ti evitano. Qui non c’è una cosa del genere, se puoi spendi se non puoi nessuno ti giudica perché non puoi.


Torni in Italia qualche volta?

Sì sì, vado e vengo. Faccio la stessa cosa che facevo prima, con la differenza che ora faccio base qui in Polonia e non in Italia.


Cosa ne pensi del luogo in cui oggi vivi?

E’ un bel posto per vivere, anche se con la lingua per ora è un casino, ma qualcosa comincio a capire.


Torneresti in Italia?

No, per ora non credo proprio. Per lavorare non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello. Se mi chiamano per qualche concerto o opera sono disponibilissimo, ma di certo non vado a chiedere lavoro!


Sito Web di Guglielmo: LIRIKANDO

Di Emiliana Pistillo 26/07/2012

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