Magnifiche perle incastonate nell’Oceano Indiano
Le Maldive sono magnifiche perle incastonate nell’Oceano Indiano, offrono spiagge meravigliose ed un mare cristallino dalla straordinaria fauna. Quando si parla di paradisi, le Maldive rappresentano probabilmente il luogo che più si avvicina a questa definizione. Gli spunti per percorrere piacevoli itinerari tra gli atolli sono infiniti, vista l’estrema frammentazione del territorio maldiviano, dove sarà possibile trovare caldi soli, spazi subacquei da sogno e sabbie sottili di colore bianco, causate della degenerazione delle barriere coralline.

Il periodo migliore per viaggiare alla volta delle Maldive
è quello che va da fine dicembre a fine aprile, quando la stagione è secca. La soluzione più conveniente è quella di partire dall’aeroporto Venezia, facendo una ricerca dei voli della compagnia aere Meridiana con Skyscanner.
Per chi pratica immersioni consigliamo novembre, febbraio e marzo, evitando i mesi estivi (metà maggio-inizio luglio), caratterizzati da acquazzoni quotidiani. La temperatura media nelle Maldive varia dai 28C°-30°C con punte di 35°C a febbraio-aprile, mentre l’umidità raggiunge punte del 90% (ma fortunatamente le brezze oceaniche alleviano l’afa).
La prima località da visitare nelle Maldive è la capitale Male,
abitata da circa 70.000 persone e che colpisce per la limitata estensione dell’isola, sulla quale sembra essersi trasferito artificialmente un quartiere metropolitano. I palazzi infatti colmano completamente la superficie dell’isola, fin quasi la costa sabbiosa. Per muoversi attraverso le centinaia d’isole è consigliato un particolare mezzo marino, il dhoni.
Dalla capitale Male la meta più prossima è l’atollo di Ihuru, che si raggiunge volgendo verso nord rispetto a Male. In queste, oltre a scrutare il sottofondo acqueo, sarà possibile stabilire un contatto diretto con gli autoctoni.

Le Maldive da qualche anno offrono la possibilità di dedicarsi al turismo sostenibile
alloggiando in resort a basso impatto ecologico, che sostengono programmi di conservazione, sopra e sotto il mare. Tra questi spiccano il Soneva Fushi, sull’isola di Kunfunadhoo, nell’atollo di Baa, il Coco Palm Dhuni Kolhu, che ha ricevuto il Green Globe Certification, che premia il rispetto per la natura e il Banyan Tree Madivaru, con progetti per rinascita del reef. Sull’isola di Thinadhoo, sono presenti bungalow a due passi dal mare, per vivere una vacanza direttamente sulla spiaggia.
L’atollo di Ari è famoso per le thila (le secche) piene di vita e di colore,
oltre che per i cosiddetti manta point, dei siti ben precisi che nella stagione giusta, vengono visitati dalle mante per farsi fare toilette dai pesci pulitori e per un luogo, a sud dell’atollo, dal quale si possono avvistare gli squali balena.
Altro luogo da visitare è Dhuni Kolhu nell’atollo di Baa.
Qui tutto è a basso impatto ambientale, visto le ville in stile maldiviano fatte con materiali naturali, il cibo a km zero e alle carni “sostenibili” allevate nelle isole vicine. Qui sarà possibile crogiolarsi sotto il sole, avvistare i delfini e nuotare con le tartarughe marine. Sicuramente uno dei luoghi più affascinanti delle Maldive e soprattutto un modello a dir poco perfetto di turismo e di vita, da prendere come modello per uno sviluppo sostenibile anche magari in Europa.
Di Sandro Cannatella 26-11-2011